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Impazza sempre di più il toto allenatore, con continue voci che rimbalzano giorno dopo giorno. Massimiliano Allegri, che sembrava a un passo dal Napoli, adesso è ritornato in auge per il Milan, anche perchè Vincenzo Italiano resterà a Bologna. E’ l’ex bianconero in pole position per prendere il posto di Sergio Conceiçao sulla panchina del Diavolo.

NAPOLI E INTER IN STAND-BY, IL MILAN PROVA AD ACCELERARE

Sono 3 le squadre interessate a Massimiliano Allegri, che si è goduto un anno sabbatico dopo aver vinto la Coppa Italia con la Juventus 12 mesi fa, lasciandosi però non proprio bene, per usare un eufemismo, con il club piemontese. Sulle sue tracce ci sono Napoli e Inter, che però devono ancora capire cosa sceglieranno Antonio Conte e Simone Inzaghi, con il primo indeciso se rimanere sotto il Vesuvio o accettare la corte juventina, e il secondo allettato dalle ricche offerte provenienti dall’Arabia Saudita. Senza contare la sempre più imminente finale di Champions League, che fino a sabato sera, per forza di cose, allungherà un po’ i tempi.

E allora il Milan, preso atto della scelta di Vincenzo Italiano di rimanere a Bologna, ha deciso di fare all-in, offrendo un biennale da 5 milioni a stagione più bonus, con opzione per il terzo anno, ad Allegri, che sarebbe il prescelto del nuovo Direttore Sportivo, Igli Tare. I rossoneri contano di chiudere entro la fine della settimana e di annunciare presto il ritorno dell’allenatore con cui hanno vinto già uno scudetto nel 2011 nella precedente esperienza quadriennale, iniziata nel 2010 e conclusa nel 2014 con la famosa sconfitta col Sassuolo. 

L’AGENTE FRENA, MA LA PISTA RIMANE CALDA

Interpellato sull’argomento, l’agente del tecnico livornese, Giovanni Branchini, ha affermato di non vederlo, per il momento, nè a Napoli nè a Milano, e di non voler alimentare cose “poco serie” nei confronti del pubblico. Le alternative tuttavia non scaldano particolarmente la piazza, come per esempio Thiago Motta, a cui non giova senza ombra di dubbio il recentissimo flop alla Juventus, mentre Cesc Fabregas, altro nome sul taccuino, è molto difficile da portare via da Como, dove è l’artefice di un progetto importante e soprattutto in continua crescita. 

Non resta che attendere per scoprire se ci sarà finalmente la fumata bianca, in un valzer di allenatori sempre più pazzo, dove ogni giorno, vedi le dimissioni improvvise di Raffaele Palladino alla Fiorentina tanto per fare un esempio, ne accade una nuova.