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Una partita da non perdere, perché tra mille significati che può avere Ajax-Napoli, il fattore spettacolo resta al vertice, o comunque tra i primissimi posti. Da una parte una scuola del calcio, dall’altra una realtà concreta che abbellisce il nostro pallone. Il Napoli è forse l’espressione più bella e più imponente che in questo momento il calcio italiano può permettersi. L’ha dimostrato con il Liverpool – e una notte così non può arrivare per caso -, ha proseguito allo stesso modo con i Rangers di Glasgow. Ora vogliono la ciliegina finale: sarebbe già un bel pezzo d’ottavi di finale.

Dall’altra parte chiaramente ci sarà un Ajax poco arrendevole: ha 3 punti esattamente come il Liverpool, e ha l’occasione di accorciare su una diretta concorrente per il turno successivo. Saremo pure alla prima parte di stagione, ma la storia inizia a diventare già importante, praticamente decisiva. E il ko con il Liverpool, arrivato solo al minuto 89, non può non gridare vendetta.

Ajax-Napoli in breve

  • Quando si gioca: martedì 4 ottobre, ore 21.00
  • Dove si gioca: Johan Cruyff Arena, anche detta Amsterdam Arena
  • Arbitro: Francois Letexier
  • Dove vederla: Sky Sport Arena (numero 204 del satellite) e Sky Sport (253 del satellite), Infinity+
  • Probabile formazione Ajax (4-3-3): Pasveer; Rensch, Timber, Bassey, Blind; Berghuis, Alvarez, Taylor; Tadic, Kudus, Bergwijn. All. Schreuder.
  • Probabile formazione Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Simeone, Kvaratskhelia. All. Spalletti.

I precedenti tra le due squadre

  • Partite totali: 2
  • Vittorie Ajax: 1
  • Pareggi: 0
  • Vittorie Napoli: 1
  • Gol Ajax: 4
  • Gol Napoli: 1

L’avreste mai detto? Nella storia di Ajax e Napoli, le due squadre si sono affrontate soltanto due volte. E per beccare l’ultima bisogna andare a oltre 50 anni fa, in un doppio incontro di Coppa delle Fiere, dove gli azzurri aprirono le danze con una vittoria allo stadio San Paolo: ottavi di finale, gara d’andata, la squadra allora di Zoff, capitan Juliano e Montefusco (allenatore Giuseppe Chiappella) riuscì a battere la temibile formazione guidata in difesa da Krol, che avrebbe poi fatto la storia proprio in azzurro. Era il dicembre del 1969 e in gol andò l’esterno destro, il numero 7 Manservisi.

Il ritorno fu un match per cuori fortissimi: all’allora Olympisch Stadion di Amsterdam, il 21 gennaio del 1970, l’Ajax pareggiò i conti nei tempi regolamentari con la rete di Wart. Michels, storico allenatore dei Lancieri, di quei Lancieri, indovinò la scelta nella ripresa: dentro Suurendonk per l’attaccante Van Dijk. Ecco: in appena sei minuti, nei supplementari, ribaltò l’intera situazione, regalando una vittoria fondamentale ai biancorossi. Nota a margine, piuttosto importante: se all’andata era l’assenza più chiacchierata, al ritorno l’Ajax poté fare affidamento su Johan Cruyff, autore dell’assist per il primo e decisivo gol di Suurendonk.

Ajax-Napoli, le statistiche a confronto

L’Ajax è rimasta una squadra da tanti gol nelle gambe. Nell’avvio in Eredivisie – da 6 vittorie nelle prime 8 partite, 1 pareggio e 1 sconfitta – ha totalizzato ben 23 gol fatti e 6 subiti. A trascinarli è naturalmente Bergwijn, che sarà l’indiziato numero uno per la difesa del Napoli. Tadic è già a quota 6 assist, sta invece faticando a trovare spazio Lorenzo Lucca, l’anno scorso al Pisa e unico italiano nella rosa di Schreuder.

Oh, non che gli azzurri debbano preoccuparsi: restano pur sempre una squadra da 18 gol fatti, che ha vinto facilmente con il Liverpool e ha confermato le belle sensazioni tra Serie A e resto della Champions. A trascinarla è invece Kvaratskhelia, già a 5 reti siglate. Manca Osimhen, ancora alle prese con un infortunio, ma quando tornerà sarà assolutamente al completo. E pronta a vincere.

Sono ovviamente le occasioni prodotte a rendere queste due squadre così temibili. Il Napoli ha segnato 13 delle 18 reti su azione sviluppata, ma sa essere pericolosa anche da corner (4 reti segnate finora). Gli xG sono una sentenza: 16.14 è il dato completo, oltre il 60% in più di quanto subito. A proposito: anche l’Ajax sta imparato a tenere duro: in 10 partite ha preso 8 gol, ma resta la fragilità nell’ultima fase di gara, tra il 75′ e il 90′ ha subito infatti il 38% delle reti. Da tenere d’occhio.

Gli stati di forma e l’analisi della gara

Schreuder non avrà a disposizione Kaplan e Sanchez, ma il resto della squadra è pronta a dare battaglia. Possibile la conferma del 4-2-3-1, con Klassen alle spalle di Brobbey. Tadic, capitano, è il faro di questa squadra, a fare posto a Bergwijn potrebbe essere invece Lucas Ocampos, l’anno scorso al Siviglia. Lucca partirà dalla panchina.

Osimhen corre verso il rientro, ma in Champions dovrebbe toccare nuovamente a Raspadori attaccante centrale. Per Spalletti sono tutti a disposizione: confermato in blocco la difesa, con Mario Rui preferito a Olivera sulla sinistra. Anguissa non si tocca, così come Lobotka e Zielinski. Davanti: Kvara a sinistra, uno tra Lozano e Politano sulla destra, e Raspa preferito a Simeone da centravanti.

Le probabili formazioni di Ajax-Napoli

AJAX (4-3-3): Pasveer; Rensch, Timber, Bassey, Blind; Berghuis, Alvarez, Taylor; Tadic, Kudus, Bergwijn. All. Schreuder.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Raspadori, Kvaratskhelia. All. Spalletti.

Ajax: l’occasione è ghiotta

Oh, per l’Ajax è questa la partita. Quella da non sbagliare. I Lancieri sono pronti a dare battaglia anche perché di alternative non è che ce ne siano così tante. Vincono in casa o faticheranno a imporsi, a meno che non arrivino grosse imprese tra Maradona e Anfield, due stadi non particolarmente semplici. Finora: vittoria con i Rangers, ko con il Liverpool. Con il Napoli è meno aperto di quanto pensassero a inizio stagione, però.

Napoli: ecco la consacrazione

Gli azzurri possono mettere la pietra quasi definitiva sul passaggio al prossimo turno. Dopo 6 punti nelle prime due partite, gli azzurri hanno un set point, per chiudere le sfide d’andata senza una macchina. La squadra è in fiducia, arriva da vittorie importanti e sa di poter imporsi su ogni campo. Tutto quest’entusiasmo va raccolto.