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In attesa delle ultime tre partite che chiuderanno il quadro della 22ª giornata di Serie A, il week end ha riservato diversi risultati interessanti e anche qualche sorpresa.

Dal bel pareggio tra Inter e Atalanta (malgrado l’assenza di gol), allo spettacolo di Verona e Sassuolo (che hanno invece regalato sei reti in campo), oltre alla conferma del buon momento per i granata di Juric e la Juve di Allegri, nonché la vittoria per le due romane.

Insomma eccovi 8 curiosità statistiche da sapere sulle partite appena giocate in campionato.

1. Inter a secco dopo un anno

Lo zero a zero tra Atalanta e Inter è probabilmente il risultato meno atteso della vigilia, anche se al contempo è piuttosto interessante dal punto di vista statistico. Da una parte infatti, questa è la prima partita dell’Inter senza reti da un anno a questa parte (l’ultima volta a Gennaio 2021 in un altro zero a zero contro l’Udinese). Da allora ben 39 partite di fila con almeno un gol all’attivo.

La squadra di Inzaghi ha anche mantenuto la porta inviolata per cinque partite di fila in trasferta, un record per l’Inter nei campionati da tre punti. Così come record per Samir Handanovic, che oltre a fare una delle prestazioni migliori della stagione, raggiunge così quota 150 incontri senza subire gol in maglia nero azzurra (tra tutte le competizioni).

2. Gasperini con il problema del gol?

Sembra un paradosso dire che l’Atalanta abbia qualche problema con il gol, visto che resta comunque una delle squadre che negli ultimi anni ha segnato più di tutti e che anche in stagione si ritrova comunque con il quarto attacco della Serie A. Eppure la gara senza reti contro l’Inter è già il secondo zero a zero nelle ultime tre giornate di campionato (non a caso con l’assenza di Zapata che ha pesato particolarmente).

Più che problemi in attacco però, sembra più che altro che sia l’Inter la vera bestia nera dell’attacco di Gasperini, visto che nelle ultime dieci sfide tra nero azzurri, per ben sei volte l’Atalanta non è riuscita ad andare in gol. In questa occasione poi, ha ottenuto un possesso palla del 36%, ovvero il suo dato più basso in Serie A addirittura dal 2018 a oggi (allora contro la Roma con un 33% appena).

3. La Roma parla portoghese

Non poteva esserci esordio migliore per il neo giallo rosso Sergio Oliveira. Alla sua prima presenza infatti, è arrivato subito il gol vittoria, pur su rigore. La sua è anche la prima marcatura di un giocatore portoghese nella Roma in Serie A, oltre che il primo centrocampista centrale a segnare nel match di esordio (almeno nell’era dei tre punti a vittoria).

Oliveira del resto è un vero e proprio cecchino nei tiri dal dischetto, visto che con quello di ieri è arrivato a quota 11 su 12 rigori calciati (gli altri ovviamente nella Primeira Liga). Quella di ieri è stata anche la prima partita in cui la Roma ha schierato due giocatori portoghesi nella stessa partita: Rui Patricio e Sergio Oliveira appunto. Senza contare lo Special One in panchina, contento anche per un altro motivo: nessuna squadra ha ottenuto più “Clean Sheet” della Roma in casa (6, al pari del Napoli).

4. Ed è subito Nani

Il neo arrivato Nani, ha dovuto aspettare fino al minuto 72 per entrare in campo con la nuova maglia del Venezia, a 1337 giorni dalla sua ultima apparizione in Serie A (il 20 maggio 2018 nella Lazio), ma gli sono poi bastati 115 secondi per prendere parte al gol dei lagunari servendo l’assist al solito Okereke (arrivato a quota cinque reti in campionato, nessun giocatore del Venezia ha mai fatto meglio in Serie A). Certo nelle ultime otto giornate la squadra di Zanetti è quella che ha raccolto meno punti di tutti (solo 3, come il Genoa), ma la zona retrocessione è ancora a due punti di distanza per ora.

Nonostante il pareggio, motivo di gioia per Andreazzoli è il rendimento stagionale del suo Empoli, che con 19 punti conquistati in trasferta ha già eguagliato il suo miglior bottino in Serie A (di un’intera stagione).

5. Sassuolo e Verona: gol e spettacolo

Quando scendono in campo Sassuolo e Verona c’è una sola certezza, sarà un bello spettacolo. Nelle ultime tre sfide infatti, sono stati ben 16 i gol segnati e non è un caso se le due squadre hanno ora rispettivamente il sesto e il quinto attacco di Serie A. Eroe del giorno è naturalmente Antonin Barak, che è diventato il primo centrocampista del Verona a segnare una tripletta in Serie A. Per lui è già un bilancio da record questa stagione, dove ha partecipato a 12 gol in campionato (8 gol e 4 assit).

Stesso numero di partecipazioni a gol (12) anche per Giancluca Caprari, divise però in 5 marcature personali e 7 assist. Anche in questo caso ha già fatto meglio della sua stagione a Benevento dove si era fermato a 11 (5 gol e 6 assist). Per la prima volta a questo punto della stagione, il Verona ha anche tre giocatori con almeno 7 gol all’attivo: Barak, Caprari e Simeone (ieri alla sua 200° partita in Serie A)

6. La Juventus è in corsa

Comincia a fare paura il ritorno in corsa della Juventus, che pur con tutti i suoi problemi (di gioco, di società e di contratti), da novembre a oggi è di fatto la squadra che ha ottenuto più punti di tutti: 26 con 8 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta. Certo Inter (con 25 punti) e Atalanta (con 21) hanno anche due gare in meno nello stesso frangente, ma resta che la squadra di Allegri è tornata se non altro a dare continuità ai suoi risultati.

Merito soprattutto di una difesa che che proprio in questo periodo di tempo, ha tenuto per ben sette occasioni la porta inviolata, e di un ritrovato appeal con lo Stadium con tre vittore su quattro (tutte senza subire reti). E c’è anche lo zampino di Dybala in tutto questo, con l’argentino che è l’unico giocatore bianco nero ad aver preso parte ad almeno 10 gol in questa stagione (sette gol e tre assist), oltre ad aver segnato 4 gol nelle ultime sei presenze in campionato.

7. La Salernitana non c’è, la Lazio sì

Tutto troppo facile per la squadra di Sarri, contro una Salernitana falcidiate dalle assenze e dalla precaria condizione di molti dei suoi. Partita chiusa già dopo dieci minuti, con la Lazio in vantaggio di due reti grazie alla doppietta di Ciro Immobile, a segno per la sua terza partita di fila (per la prima volta ha segnato in tutte e tre le prime gare dell’anno) e per la prima volta a segno allo stadio Arechi (portando così a 26 gli stadi della Serie A che l’hanno visto esultare almeno una volta).

Dal suo esordio in maglia bianco celeste, Immobile ha segnato qualcosa come 140 reti in campionato, quando solo Messi (163) e Lewandowski (179) hanno fatto meglio di lui in quel frangente. Per Sarri c’è anche finalemnte la gioia di aver visto la sua squadra finire senza subire reti in trasferta, dopo una striscia di ben 15 partite con almeno un gol al passivo (e 34 reti subite, ovvero 2.3 a partita).

8. Il Toro vola, i blucerchiati a picco

Momenti completamente opposti per le due formazioni, con i granata che vivono il loro momento migliore da diverso tempo e i blucerchiati invece costretti a un cambio di direzione (tecnica) risucchiati nella lotta salvezza. Quattro vittorie in cinque giornate per la squadra di Juric (ovvero tante quante in tutte le precedenti 13 giornate di stagione), con il secondo gol consecutivo di Wilfred Singo (alla sua terza marcatura totale) e il quarto assista di Lukic (nessuno come lui tra i granata).

Per la Sampdoria invece nessuna vittoria già da cinque giornate, terza sconfitta di fila (costata l’esonero di D’Aversa) e decima partita consecutiva con almeno un gol subito (solo 1 clean sheet nelle ultime 19 partite). Unica nota lieta, l’ennesima buona prova di Gabbiadini (6 gol e 2 assist nelle ultime 8 giornate).