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I destini di scudetto e Champions si incrociano in questa 34ª giornata, con la doppia sfida sull’asse Milano-Roma che potrebbe risultare decisiva.

Ad approfittarne c’è il Napoli, impegnato a Empoli per cercare di non perdere il passo dopo un solo punto raccolto in due partite.

Dall’altra parte c’è la volata salvezza che ha ripreso vita dopo la doppia vittoria della Salernitana che ha compattato tutte le ultime tre della classifica, che dovranno però recuperare un margine di sei punti dal Cagliari (e c’è attesa per la sfida con il Genoa).

Insomma anche questa settimana non mancano certo gli spunti di interesse in Serie A, che proviamo a riassumere nel nostro consueto appuntamento con le curiosità e le statistiche di giornata.

La corsa al titolo

Tre partite che potrebbero essere quanto mai decisive per tutte le posizioni di alta classifica, tanto che meritano un approfondimento a parte a cui vi rimandiamo.

Torino vs Spezia

Due pareggi di fila per i granata, tutte e due con qualche rammarico per come erano andate le partite contro Milan e Lazio. Juric ha poco da chiedere ormai alla classifica, mentre per lo Spezia sarebbe importante mettere in cascina qualche altro punto per una totale sicurezza di permanenza in Serie A.

Intanto sono arrivati tre “clean sheet” per i liguri nelle ultime cinque giornate, ovvero tanti quanti in tutte le precedenti 16 giornate. Per i granata attacco ancora affidato a Pellegri, che dopo essersi sbloccato in zona gol sta scalando le gerarchie e cercando di conquistarsi una eventuale riconferma.

  • Scontri diretti: solo tre i precedenti, con il Toro però che non è mai riuscito a vincere contro il liguri, portando a casa solo un punto e due sconfitte.
  • Curiosità: difese agli antipodi per le due squadre, visto che il Torino è la squadra che ha concesso meno conclusioni nello specchio in assoluto (97), mentre lo Spezia è quella che ne ha concesso più tiri del campionato (597).
  • Occhio a: Nzola, che pur vivendo il suo periodo si astinenza da gol più lungo in Serie A (11 presenze di fila), ha segnato una doppietta al Torino proprio nella scorsa stagione.

Venezia vs Atalanta

Non c’è dubbio che nessuna delle due squadre stia attraversando un grande momento, pur con le dovute differenze. Il Venezia arriva da sette sconfitte di fila, la peggior striscia dei veneti in Serie A da quella di otto, raggiunta nel 1949.

Di contro anche per i bergamaschi lo score parla di tre sconfitte consecutive (non arriva a quattro dal 2016), nove sconfitte in totale in stagione e da febbraio a oggi ha perso 3 delle quattro partite giocate in trasferta. Per dare un’idea, tante quante in tutte le precedenti 56 partite esterne dei nero azzurri.

  • Scontri diretti: bergamaschi in netto vantaggio contro i lagunari, avendo vinto tutte e quattro le ultime sfide senza peraltro subire nemmeno un gol. In generale in tutte e 13 le partite disputate tra le due nella massima serie negli ultimi 75 anni, il Venezia è riuscito a vincere soltanto una volta (nel 1963).
  • Curiosità: ci sarà da fare attenzione soprattutto nell’ultimo quarto d’ora, dove l’Atalanta è in assoluto la squadra che ha segnato di più in campionato con ben 16 gol in quel periodo di gioco.
  • Occhio a: Thomas Henry, che ha realizzato tutte e due le ultime reti segnate dal Venezia in campionato.

Verona vs Sampdoria

Stati d’animo opposti per le due formazioni, con il Verona lanciatissimo verso un insperato ottavo posto e che in casa arriva da quattro vittorie in cinque partite oltre al più recente successo esterno sul campo dell’Atalanta che ne ha rinvigorito le ambizioni.

La Sampdoria di contro non ha mai pareggiato in questo 2022, raccogliendo però 11 sconfitte su 14 partite di cui le ultime tre consecutive. E la classifica adesso fa davvero paura, salvata solo dal ritmo ancora più lento delle ultime tre che tengono i liguri a sette punti dalla retrocessione.

  • Scontri diretti: quattro su quattro a favore dei blucerchiati nelle ultime sfide di Serie A, con i veneti che in tutte le ultime 12 hanno raccolto soltanto una vittoria (nel 2019) con due pareggi a completare il quadro.
  • Curiosità: la Sampdoria ha raggiunto quota 20 sconfitte in campionato, segnando un nuovo record negativo nella sua storia (al pari delle 20 registrate in tutta la stagione 2019/20).
  • Occhio a: Francesco Caputo, che contro il Verona non è ancora mai riuscito a segnare nei suoi 362 minuti in cui ci ha giocato contro, servendo però tre assist invece.

Salernitana vs Fiorentina

E c’è da attendersi invece un bello spettacolo all’Arechi, soprattutto ora che la Salernitana ha incredibilmente ripreso vigore dopo due vittorie consecutive tutte e due però ottenute in trasferta.

Proprio il rendimento in casa ha deluso probabilmente, visto che davanti al suo pubblico è arrivata una sola vittoria in stagione, ormai datata ottobre scorso però (solo Genoa e Metz hanno lo stesso dato tra i cinque maggiori campionato europei).

Di contro la Fiorentina di Italiano ha agguantato il sesto posto in comunione con la Lazio dopo tre vittorie consecutive che diventano quattro in cinque partite (in mezzo il prezioso pareggio a S.Siro contro l’Inter). Un bilancio fortemente positivo, macchiato soltanto dalla delusione di Coppa Italia contro la Juventus, che oltre al morale ha colpito uno dei suoi uomini migliori, Torreira, assente almeno fino a inizio maggio. Da sistemare però la difesa in esterna, che prende almeno un gol da ormai 12 partite di fila.

  • Scontri diretti: cinque in tutto i precedenti tra le due in Serie A, con tre vittorie per i toscani più un pareggio e una sconfitta. A Salerno i Viola hanno segnato soltanto una rete in tutto (contro le 10 realizzate al Franchi).
  • Curiosità: nessuno ha subito meno conclusioni della Fiorentina in stagione, solo 296 tiri, a fronte però della ottava difesa di campionato con 40 reti al passivo.
  • Occhio a: Youssef Maleh, che proprio contro la Salernitana aveva segnato il suo ultimo gol in Serie A (il secondo in tutto), e che da allora ha servito 3 assist ai compagni, tutti in partite in trasferta.

Bologna vs Udinese

Per quanto può valere un decimo posto, friulani ed emiliani se lo giocano con un solo punto di distanza tra le due, con l’Udinese che ha interrotto la striscia di tre vittorie di fila proprio nel recupero contro la Salernitana. Tre risultati utili anche per il Bologna, tra cui i due preziosi pareggi esterni contro Milan e Juventus.

In casa i rossoblu hanno chiuso la partita senza subire reti per ben sette volte in stagione, non riusciva a fare altrettanto dall’annata 1999/2000 quando arrivò a 10. Rendimento difensivo migliorato proprio in questo girone di ritorno, dove è passato da una media gol subiti di 1.63 del girone di andata, al 1.08 delle ultime 13 gare giocate. Da valutare però la squadra che Sinisa metterà in campo, viste le contemporanee assenze di Arnautovic, Medel e Soumaoro tutti per squalifica.

  • Scontri diretti: serie aperta di quattro pareggi consecutivi tra le due formazioni, mentre nelle cinque precedenti i friulani ne avevano vinte ben quattro, più una sconfitta.
  • Curiosità: se l’Udinese è la squadra che in trasferta ha segnato più gol partendo da una situazione di calcio d’angolo (cinque), il Bologna è quella che in campionati ne ha subiti meno in questo modo (2, come la Fiorentina, nessuno però al Dall’Ara).
  • Occhio a: Musa Barrow, che torna a giocare prima punta da titolare anche se non segna da 10 presenze, con 465 minuti in campo e 16 conclusioni all’attivo.

Genoa vs Cagliari

Difficile trovare una partita più importante per il destino non solo delle due compagini impegnate al Marassi, ma anche tutte quelle coinvolte nella lotta salvezza.

Una vittoria del Cagliari infatti, complicherebbe non poco la corsa di tutte le ultime tre. E di certo segnerebbe la parola fine alle speranza del Genoa, che pure dovrà fare i conti con un calendario particolarmente impegnativo.

C’è intanto da vincere questa partita, anche se Blessin è riuscito solo una volta a ottenere i tre punti da quando è arrivato, e conta tre sconfitte consecutive nelle ultime giornate. In casa però, il Grifone ha tenuto la porta inviolata in quattro delle ultime sei partite giocate.

I sardi malgrado tutto, almeno nel girone di ritorno hanno già raccolto 18 punti (cinque vittorie e tre pareggi, oltre a sei sconfitte), ma è questa più che mai la partita da non perdere.

  • Scontri diretti: bilancio nettamente a favore del Genoa, che ha vinto tutte e quattro le ultime sfide contro i sardi, tenendo anche la porta inviolata in tre di queste. In casa, nelle ultime sei è imbattuto con cinque vittorie e un pareggio. Ultima vittoria del Cagliari datata 2014.
  • Curiosità: Genoa e Cagliari sono le due squadre che hanno segnato in assoluto meno gol nei primi tempi di questa stagione, 6 per il Grifone e 10 per i sardi.
  • Occhio a: Mattia Destro, che ha il Cagliari come vittima preferita con 8 gol in dieci sfide giocate.

Sassuolo vs Juventus

C’è l’ostacolo Sassuolo sulla strada di una Juventus che cerca soprattutto di mettere al sicuro il suo quarto posto Champions. Il Sassuolo dal canto suo non ha molto da chiedere al finale di campionato, ma soprattutto in casa sta finalmente facendo ottime cose con tre vittorie di fila e da cinque gare segna almeno due reti davanti al proprio pubblico.

Anche la Juventus però ha le stesse tre partite vinte di fila nel suo ultimo score esterno, e non arriva a quattro dalla stagione 2019 (sempre con Allegri in panchina). Sarà comunque una partita altamente spettacolare, come dimostra il dato delle gare del Sassuolo in questo girone di ritorno, che sono quelle che hanno avuto più tiri in totale (443 tra i 233 fatti e i 210 subiti) e più gol segnati (50, con 28 fatti e 22 subiti).

  • Scontri diretti: vantaggio Juve nella sfida contro i nero verdi, che in 17 partite di Serie A sono riusciti a batterla solo 2 volte, con 12 sconfitte di cui cinque proprio in Emilia, dove i bianco neri hanno segnato sempre esattamente tre gol da quattro sfide a questa parte.
  • Curiosità: per il Sassuolo siamo ormai a 13 partite interne di fila con sempre almeno un gol al passivo (23 gol subiti in totale)
  • Occhio a: Dusan Vlahovic, arrivato a sei gol in dieci presenze dal suo arrivo in bianconero, ovvero il doppio di qualsiasi altro suo nuovo compagno di squadra.