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C’è una novità dedicata alle Finals LBA, le pagelle dopo ogni match della serie tra Virtus Segafredo Bologna ed EA7 Emporio Armani Milano.

Gara 1, vinta dall’Olimpia dopo un tempo supplementare, ha fatto spiccare il talento degli esterni biancorossi, mentre la nota positiva per i bianconeri è soprattutto il rientro, in buone condizioni, di Iffe Lundberg.

Shavon Shields – 8

I suoi canestri nel supplementare sono stati come grandine sulla testa dei giocatori della Virtus. Dopo una partita “normale”, se di normale c’è una gara di Shavon Shields che comunque avrebbe chiuso i primi 40′ con 16 punti, negli ultimi cinque decisivi minuti è stato l’ira di Dio. Tre triple in fila che hanno messo il sigillo alla vittoria di Milano in gara 1 con quell’onnipotenza cestistica che gli abbiamo visto avere già in diverse altre occasioni. C’è poco da altro da aggiungere: quando è in quel tipo di serate, fermarlo è impossibile!

Shabazz Napier – 8

Se Shields ha deciso la partita nel finale, Napier ha fatto in modo che il compagno arrivasse a quel punto per poterla chiudere. Prova da leader vero, cosa che difficilmente non è stato da quando è tornato a vestire la casacca dell’Olimpia. 21 punti in 34′ di continuità impeccabile. 3/6 da due, 4/7 da tre, quattro rimbalzi e 19 di valutazione, con i canestri decisivi per portare la squadra al supplementare. Impossibile avere ancora dei dubbi sulle qualità del giocatore!

Devon Hall – 8

Tra i tre piccoletti dell’EA7, è forse quello che meno ci si aspettava ma che più di tutti ha fatto da collante nei vari momenti della partita. Nel finale di stagione ha alzato notevolmente il livello delle prestazioni, nonché le percentuali al tiro dalla lunga distanza (3/6 in gara 1). Ma la cosa che lascia ben pensare Messina e tutta l’Olimpia, sono i sette rimbalzi catturati, segno di una presenza mentale che tornerà molto utile in questa finale scudetto.

Gabriel Lundberg – 6.5

Una sufficienza di stima e augurio per il buon rientro in campo in gara 1. In 24′ chiude con 10 punti e 3/7 al tiro, aggiungendo tre rimbalzi e cinque assist per 14 di valutazione e soprattutto cinque di plus/minus, uno dei soli quattro valori positivi tra i compagni in questa statistica. La sua presenza in campo desta sempre preoccupazione nella difesa avversaria, è un giocatore imprescindibile per le rotazioni di Banchi, che con lui hanno finalmente una reale alternativa al gioco perimetrale di Belinelli e a quello a tutto campo di Shengelia.

Tornike Shengelia – 6

Rivedibile e, per questo, atteso da una prova da leader in gara 2. Chiude con 16 punti in 38′ (tantissimi!) ma sbagliando tanto da due (4/10) e faticando a trovare ritmo. -11 di plus/minus in una gara in cui difensivamente ha fatto moltissima fatica, pur avendo dato una discreta mano a rimbalzo, catturandone otto. La Virtus ha bisogno di avere di più dal georgiano, che nell’ultima parte di stagione non è stato il trascinatore che era all’inizio, soprattutto in Eurolega.

Bryant Dunston – 5

Un solo tiro dal campo tentato in 16′ di gioco. Giocatore che evidentemente è nella fase calante della propria carriera ma dal quale ci si aspetta decisamente di più in un appuntamento importante come una finale scudetto, soprattutto sotto le plance, dove i soli due rimbalzi catturati sono davvero troppo pochi. Senza Mickey, lasciato fuori per scelta da Banchi, sono lui e Zizic (non ancora al meglio fisicamente) a dover fare la guardia al ferro, ma questo standard è troppo poco per opporsi ai giocatori interni dell’Olimpia.

Marco Belinelli – 6

L’MVP della stagione regolare è sempre il primo a metterci faccia e corpo per la propria squadra, restando in campo per 28′ a tirare la carretta. Purtroppo però non tutte le serate sono di festa e quando tira 3/10 dall’arco per la Virtus diventa tutto più complicato. D’altronde questo è il suo gioco e la Virtus è costruita tanto sulle sue uscite dai blocchi: Banchi sa di poter sempre contare su Beli, ma deve vagliare soluzioni diverse per non far cadere tutto sulle spalle del capitano, che sono larghe, ma non infinite.