Nella prossima Serie A ci saranno anche l’Acqua San Bernardo Cantù e l’APU Udine, che prenderanno il posto delle retrocesse Givova Scafati ed Extra Pistoia. Due graditi ritorni che mancavano alla massima categoria rispettivamente da quattro e sedici anni.
Ma quali sono, oggi, le prospettive delle due squadre, che sognano un primo anno come quello di Trieste e Trapani, promosse la scorsa stagione e capaci di raggiungere entrambe Final Four di Coppa Italia e i Playoff scudetto?
Cantù
Coach Brienza, rientrato alla base (dove ha svolto tutta la carriera da allenatore tra giovanili e prima squadra) dopo le esperienze di Trento e Pistoia, è riuscito nell’impresa di riportare una delle storiche piazze di basket italiane nella categoria che più le compete. Affidandosi al duo di italiani Moraschini-De Nicolao, la squadra dovrebbe poggiare ancora sul talento di McGee, nonostante le avances di Scafati.
Il nodo più tosto per il mercato estivo è quello legato a Grant Basile, uomo copertina della promozione e richiestissimo da tante squadre, Milano in primis, che però potrebbe lasciarlo in prestito in Brianza per farsi ancora le ossa. A caccia di un centro straniero come titolare e con Basile in dubbio, rischia il posto per l’anno prossimo capitan Baldi Rossi, che però è molto legato alla piazza e la sua eventuale dipartita andrà parecchio discussa con la società. In entrata la dirigenza ha messo gli occhi su Bortolani e Caruso, in uscita da Milano.
La sensazione è che Cantù non voglia fare la Cenerentola della prossima Serie A, ma piuttosto diventare da subito una squadra pericolosa anche in chiave playoff, magari non il primo anno, ma avvicinandosi molto a quanto fatto nell’ultima stagione da Trapani e Trieste, due esempi virtuosi a cui ispirarsi.
Udine
Promossa con grande merito e tornata in serie A dopo sedici anni di lunghissima assenza, Udine avrà a che fare con un nuovo primo anno da novellina al piano di sopra, tra conferme, addii e nuovi acquisti che i sostenitori bianconeri sperano possano garantire alla squadra una stagione tranquilla. Arrivate le conferme di Hickey, Alibegovic e Ikangi, ci sono tre/quattro giocatori destinati a lasciare il Friuli. Ambrosin è già di Brindisi, mentre strada al contrario la farà Calzavara, pronto a vestire la maglia dell’APU. Arletti, reduce dal prestito a Brindisi, dovrebbe trovare una nuova sistemazione in A2; stesso destino per Stefanelli, frenato dagli infortuni in questa stagione, e Bruttini, esperto in promozioni pronto a far salire un’altra formazione di seconda lega.
Anche Caroti e Pepe dovrebbero lasciare il capoluogo friulano, per un gruppo italiani che verrà quasi totalmente rivoluzionato. Possibile conferma invece per Giovanni Pini, che nonostante sia assente da dicembre ha esperienza in LBA e ha ancora un anno di contratto con la società udinese. Rispetto al mercato straniero, in arrivo l’ala grande Shakur Juiston, 29enne del New Jersey che dopo un passaggio in G-League ha costruito una buona carriera in Grecia, dove ha giocato l’ultima stagione nelle fila dell’Aris Thessaloniki, dopo averla iniziato in Israele all’Hapoel Galil Elyon.
Rispetto a Cantù, Udine parte con qualche ambizione in meno in vista della prossima stagione di Serie A, con il primo e unico obiettivo di salvarsi il prima possibile.