La fortuna non è stata dalla parte di Achille Polonara negli ultimi anni. Il giocatore anconetano classe 1991, è stato recentemente ricoverato in ospedale per una leucemia mieloide acuta, una malattia dovuta alla crescita incontrollata di cellule immature a livello di midollo osseo, che può avere origine in maniera rapida e inattesa, senza che in precedenza siano state riscontrate anomalie agli esami del sangue, mentre in altri casi è possibile che si sviluppi a distanza di qualche anno da trattamenti chemioterapici per altri tumori o che sia il frutto dell’evoluzione da un’altra malattia del sangue. Considerato che nel 2023 Achille si fermò per una neoplasia testicolare, è stato ipotizzato che alcuni dei farmaci utilizzati per curare quel tumore, abbiano una connessione con questo, ma è ancora da valutare. Quel che è certo è che Achille è in ospedale, si sta curando e ha vinto uno scudetto da lì, con tutti i compagni che sono andati a fargli visita portandogli l’ambita coppa di Campioni d’Italia.
Per Achille, che ha già affrontato e vinto la prima battaglia col tumore due anni fa, una nuova impresa da superare, senza che si sappiano possibili tempi di recupero e se riuscirà a tornare sui campi da basket. La prima tappa da affrontare è la chemioterapia, ma stando a quanto detto dal prof di ematologia dell’Università di Milano Paolo Corradini, intervistato sulla vicenda, con le medicine attuali anche non chemioterapiche è una malattia che si può guarire. Tutto ciò fa ben sperare, ma da qui a immaginarsi Polonara nuovamente in campo probabilmente passerà diverso tempo. Per lui, che era pronto a giocare anche con la Nazionale il prossimo Eurobasket, sarà un’estate di cure, dove l’obiettivo primario non sarà sportivo, ma quello di riuscire a sconfiggere la leucemia, come da lui stesso affermato in un lungo posto che ha affidato alle sue pagine social.
“Ciao ragazzi, Vorrei inizialmente scusarmi per non essere riuscito a rispondere a tutti i messaggi e chiamate di questi giorni. Sono stati, sono e saranno giorni difficili per vari motivi. La notizia della malattia, la paura, il pensiero di dover stare lontano dai miei figli per un lungo periodo ma nonostante tutto cerco di guardare le cose in maniera positiva.
Vorrei anche solo per un secondo abbracciare o salutare un sacco di persone ma in questa situazione non mi è possibile! Vorrei festeggiare il mio primo scudetto italiano che i miei compagni e lo staff mi hanno regalato giocando una Finale straordinaria ma purtroppo non si può. Se posso permettermi di darvi un consiglio: apprezzate quello che avete perchè vi assicuro che non so che farei per stare con la mia famiglia, con i miei amici, per fare una passeggiata e tante altre semplici cose che sembrano scontate ma sono momenti preziosi! Campioni d’Italia 2025. Ora ci sarà la sfida più tosta, più impegnativa ma sono sempre stato un ragazzo competitivo e sono pronto ad affrontare questa malattia! Un abbraccio”.
Quella competitività di cui parla lo stesso Achille è ciò che dovrà mettere “in campo” in questo momento per affrontare questa nuova sfida che la vita gli ha posto davanti. Non ci sarà da pensare a come marcare un avversario più grande, grosso e veloce, a come migliorare le proprie percentuali di tiro da tre punti o sapersi muovere tatticamente stando alle direttive del coach; ci sarà solo lui, con la famiglia, a lavorare su se stesso e sulla propria salute, al fine (glielo auguriamo con tutto il cuore), di riuscire a tornare a fare ciò che più gli piace: giocare a basket e, magari, vincere altri scudetti, come quello che anche lui si è meritato quest’anno insieme alla Virtus Bologna.