Al PalaLeonessa si è chiusa la serie scudetto, che ha consegnato il 17° titolo alla Virtus Segafredo Bologna. Gara 3 senza storia, con la squadra di Dusko Ivanovic che domina dall’inizio alla fine, non consentendo a Brescia alcuna replica. Taylor e Shengelia firmano l’allungo che già nel primo quarto dà una chiara direzione alla partita. Nella Germani si salva solo Burnell, che per l’ennesima volta tiene botta chiudendo come ultimo baluardo di una squadra che nell’ultimo match non è parsa scendere in campo. Un finale che non rende merito alla grande stagione di Brescia, mentre esalta una Bologna ai limiti della perfezione, con tutta la squadra che dedica il titolo e si stringe attorno ad Achille Polonara, in ospedale da qualche giorno per una leucemia mieloide. Ecco gli ultimi voti relativi alla serie playoff.
Tornik’e Shengelia – 8.5
Immarcabile. Il georgiano disputa l’ennesima gara da leader, conquistando agevolmente il titolo di MVP di questa serie e degli interi playoff, iniziati dalla tribuna per via di un infortunio e finiti in gloria. Chiude con 31 punti (7/8 da due e 4/4 da tre), 9 rimbalzi, 5 assist e 46 di valutazione, la migliore dell’intera post season. Un sigillo su una stagione pazzesca per il georgiano, che dovrebbe essere il punto di partenza anche della Virtus del prossimo anno. Questo, perlomeno, è ciò che sognerebbero i tifosi bianconeri, anche se il suo futuro potrebbe essere lontano da Bologna, con il Barcellona forte sulle sue tracce.
Brandon Taylor – 8
Arrivato per essere di supporto a un roster già forte, ha messo il boost al gruppo, rivelandosi decisivo nella serie finale. Chiude una super gara 3 con 19 punti (1/1 da due, 5/7 da tre), 4 rimbalzi, 6 assist e 26 di valutazione, dimostrando di saper fare tutto in campo, soprattutto con la palla tra le mani. La sua addizione ha dato una marcia in più alla Virtus, lo si era visto sin dalla semifinale contro l’Olimpia Milano, ma è stato lampante nelle ultime tre partite. Il suo contratto scade a giugno e sicuramente, dopo queste prestazioni, avrà mercato in tutta Europa. Alla Virtus però, è chiaro, la sua permanenza potrebbe tornare molto utile.
Nikola Akele – 7
Senza Polonara, è lui a prenderne il posto come ala grande in uscita dalla panchina. Come in gara 2, anche in quest’ultima occasione si fa trovare pronto ogni qualvolta viene chiamato in causa, risultando particolarmente utile alla causa bianconera. I suoi punti alla fine sono “solo” 5, ma quanto fatto in campo vale molto di più dei numeri a referto. Akele vince il suo primo scudetto, secondo trofeo dopo la Coppa Italia conquistata proprio con la maglia della Germani Brescia. Un valido uomo squadra che, col passare degli anni, si sta ritagliando un ruolo importante in uscita dalla panchina.
Amedeo Della Valle – 4
Non ce l’ha fatta. Anche in gara 3 Amedeo Della Valle non è riuscito a entrare nella serie. Il suo primo canestro dal campo arriva a metà terzo quarto, quando la gara è già abbondantemente andata, così come la sua serie finale. A Brescia è mancato come l’aria in questa serie finale, nella quale è stato letteralmente annullato dalla marcatura di Daniel Hackett, in missione speciale sull’esterno biancoblu. Le sue brutte prestazioni in finale, e i conseguenti voti bassi, non cancellano però la grandissima stagione disputata dal giocatore originario di Alba, che ha chiuso meritatamente la stagione regolare come miglior italiano del campionato.
Jason Burnell – 7
Ultimo ad abbandonare la nave in tutte e tre le gare della serie finale, anche in questa occasione, pur forzando alcune situazioni di gioco, riesce ad essere l’unica vera nota positiva in casa Germani. Il migliore di tutta la serie, il faro di una Germani che, dopo gara 1 nella quale se l’è realmente giocata, è andata costantemente in calando, chiudendo gara 3 con una disfatta che non dà merito alla squadra in un’annata comunque molto positiva. Jason meriterebbe un rinnovo e un adeguamento di contratto solo per i playoff disputati, nei quali è stato indubbiamente il punto di riferimento in campo dell’intera squadra, per il resto colpevolmente arrendevole soprattutto in gara 3. Chiude con 24 punti (8/11 da due e 2/5 da tre) e 24 di valutazione, confermando di essere diventato a tutti gli effetti un giocatore che può spostare gli equilibri in LBA.