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Non sarà un martedì come gli altri quello che si vivrà nel basket italiano.

Due parquet saranno infuocati, perché la posta in palio è veramente altissima: a Scafati i padroni di casa della Givova e l’Acqua San Bernardo Cantù saranno impegnati in gara 5, una gara che inizierà alle 20.45 e da cui scaturirà il nome dell’ultima squadra promossa nella massima serie.

Verona è l’altra promossa avendo eliminato Udine con il punteggio di 3-1 e sia i campani che i brianzoli faranno di tutto per accompagnare gli scaligeri, che hanno operato un salto di categoria che attendevano da vent’anni.

La Givova ha vinto i primi due incontri, giocati in casa propria, portandosi sul 2-0 (89-79 e 67-53) e dando un duro colpo ai rivali, che però hanno reagito nel loro fortino del PalaDesio e si sono imposti tanto in gara 3 quanto in gara 4 (79-68 e 77-68).

La gara del PalaMangano di Scafati verrà trasmessa in piazza Garibaldi, a Cantù, grazie all’installazione di un maxi schermo. “Dal punto di vista emotivo, questa gara 5 è una partita da giocare col cuore – ha detto il coach dei campani, Alessandro Rossi -. Servirà però anche la testa. Dovremo essere bravi a bilanciare cuore e testa, facendoci trascinare nel modo giusto dall’ambiente che ci circonda, senza perdere lucidità. Non deve mancare poi la cura dei dettagli sotto l’aspetto tecnico, anche se ormai le due squadre si conoscono bene. Non credo che cambino gli equilibri, né tanto meno che ci possano essere sorprese. Sarà la partita degli uno contro uno, della capacità dei giocatori di trovare vantaggi anche nelle situazioni difficili, nelle quali ci sarà grande fisicità e pressione. Siamo sicuri che il nostro grande pubblico potrà permetterci di superare ogni problema fisico“.

Gara 4 della finale scudetto

Al Forum di Assago, il via alle 20.30, nuovo incrocio tra Olimpia Milano e Virtus Bologna con i biancorossi che conducono le danze sul 2-1 dopo avere strappato il fattore campo ai rivali in gara 1 (66-62 in casa di Marco Belinelli e compagni nel match che ha aperto la serie).

Non sarà un match decisivo ma infinitamente importante, perché per potersi cucire il tricolore sulle maglie c’è bisogno di quattro successi: nel caso in cui martedì sera dovessero essere le Scarpette Rosse a uscire vincitrici per Sergio Rodriguez (che sembra al passo d’addio con i meneghini: è più che probabile che nella prossima stagione il fuoriclasse ex NBA indossi la canotta del Real Madrid) e soci inizieranno i match-point.

La serie si trasferirà a Bologna per gara 5 in programma giovedì 16 giugno: alle 20.45 il via all’incontro.

Golden State ha il match point

Intanto, a migliaia di chilometri di distanza, va avanti la finale che assegnerà il titolo NBA: davanti al proprio pubblico, Golden State ha vinto gara 5, superando Boston 104-94. Una vittoria che è valsa il 3-2 nella serie e, quindi, il primo match point (gara 6 è in programma al TD Garden di Boston).

Nonostante una serataccia di Curry (16 punti ma 0/9 da tre), i Warriors, trascinati da un Wiggins scintillante (26 punti e 13 rimbalzi), hanno fatto un passo avanti verso l’anello.

Dall’altra parte non è servito un Tatum da 27 punti e 10 rimbalzi per evitare la seconda sconfitta consecutive in queste NBA Finals.