E’ andata esattamente come non ci aspettavamo. Le due favorite, Olympiacos e Panathinaikos, sono state entrambe eliminate in semifinale da Monaco e Fenerbahce e si ritroveranno a giocarsi soltanto il terzo posto. Le due underdogs di queste Final Four hanno quindi fatto saltare il banco dei pronostici, guadagnandosi l’ultimo atto della competizione meritatamente e giocandosi quello che per l’una, il Fener, sarebbe la seconda Eurolega della storia e per l’altra, il Monaco, la prima.
Sarà una sfida inedita per una finale di EL, ma che negli ultimi anni abbiamo spesso visto tra i piani alti della competizione continentale. Il Fener parte con qualche punto in più per via di un roster maggiormente profondo, ma il Monaco è ormai considerabile una grande del basket europeo, che merita ampiamente di essere dove è arrivata.
I precedenti
In questa stagione i due confronti hanno visto sempre vincere la formazione del Principato. Nel complesso le squadre si sono incontrate 13 volte, con 6 vittorie del Monaco e 7 del Fenerbahce.
Cosa aspettarsi dalla sfida
Se coi pronostici siamo andati totalmente fuori strada nella presentazione delle semifinali, questa volta evitiamo di provarci. Quel che sappiamo è che le due avversarie arrivano alla finalissima con tutte le carte per raggiungere il traguardo tanto agognato. Il Fener ha giocato contro il Pana una grande prova difensiva, costringendo Nunn a tirare male dall’arco (0/5), annullando Hernangomez (5 punti con appena 4 tentativi dal campo) e Lessort, appena rientrato in campo dopo il lungo infortunio e sul parquet 14 minuti (solo 3 tiri dal campo e 7 punti). Offensivamente invece la squadra di Jasikevicius ha trovato quattro uomini in doppia cifra, con Hall a guidare la compagnia con 18 punti e il 66.7% da tre. L’ex Milano, insieme a Biberovic, Baldwin, McCollum e un silente Hayes-Davis (7 punti in semifinale), sono i punti di riferimento di una squadra che sulla carta, ha qualcosa in più rispetto all’avversaria.
Dall’altra parte però ci sono un team e un allenatore che non vedono l’ora di togliersi la scimmia di vincere la prima Eurolega della storia del club monegasco. Un gruppo in missione, che ha in coach Spanoulis l’anima trainante e in Mike James il più fidato condottiero. L’esterno ex Milano è stato decisivo in semifinale (17 punti con 5/11 dal campo), ma più di tutti lo è stato Alpha Diallo, autore della miglior prova stagionale (22 punti con 10/12 da due e 6 rimbalzi). Questi due, insieme a Blossomgame, Okobo, Jaiteh (11 punti in semifinale) e il rientrante Calathes (11 minuti abbondanti in campo contro l’Olympiacos) sono le armi in mano a Spanoulis per provare scardinare la difesa del Fener, con la consapevolezza di avere a disposizione una squadra più corta, nella quale le scelte si limitano a 9 giocatori (così in semifinale, con Papagiannis, Tarpey e Brown non impiegati).
Possiamo aspettarci una gara giocata a scacchi dai due allenatori. Il Fener si affida al rodato sistema di Jasikevicius, fatto di disciplina tattica e un discreto ordine. Più legato all’estro e alle giocate di alcuni singoli il modus operandi del Monaco di Spanoulis, che comunque ha messo la sua grande impronta sulla stagione della compagine monegasca. Oltre che una sfida tra grandi giocatori, sarà pertanto una battaglia tra i due coach, che dopo carriere di altissimo livello in campo, stanno dando seguito al loro talento anche in panchina. Jasikevicius prova a vincere il titolo per la seconda volta dopo la sconfitta contro l’Efes (quando allenava il Barcellona quattro anni fa), mentre Spanoulis punta a concludere la sua prima stagione da allenatore del Monaco in modo trionfale.


