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Il 10° turno di Eurolega regala un match di alta classifica, dagli altri valori tecnici, tattici e umani, vista la situazione che sta vivendo – seppur a distanza – la squadra israeliana del Maccabi Tel Aviv. Mentre nel loro paese la guerra continua a mietere migliaia di vittime ogni giorno, la squadra sta conducendo una stagione di EL pazzesca: cinque vittorie e tre sconfitte nelle otto partite giocate, con tre successi nelle ultime quattro, di cui due ottenute sul “nuovo” campo di casa, l’Aleksander Nikolic Hall di Belgrado, dove la squadra sta disputando le gare casalinghe per poter ottemperare agli impegni di calendario.

Oltre a questo importante match, occhio alle sfide per le italiane: Virtus impegnata in casa contro il Fenerbahce giovedì 23 per continuare a tenere il passo delle prime, Olimpia di scena a Belgrado contro la Stella Rossa degli ex Napier e Nedovic venerdì 24 per risalire ancora la classifica, in uno scontro diretto da deluse.

Maccabi Playtika Tel Aviv – Barcellona: big match in un clima surreale

Difficile parlare di basket in questo periodo quando c’è coinvolto il Maccabi. Quanto continua ad accadere in Israele non può non influire sulle menti di giocatori e staff della squadra, ormai costantemente lontani dalla propria patria per poter continuare a disputare l’Eurolega. Per la terza volta in un mese, il Maccabi disputerà una gara sul campo di Belgrado, scelto come sede delle gare casalinghe, con una cornice di pubblico “anomala”, fatta dai residenti israeliani in Serbia e appassionati del caso, che per solidarietà sostengono le sorti del team.

Una squadra che, nonostante quando accada nella proprio nazione, sta realizzando risultati importanti e contro il Barcellona ha l’occasione per avvicinare in classifica proprio i blaugrana, lontani due vittorie e al momento seconda forza solitaria del torneo dietro all’imbattuto Real Madrid.

Di fronte il 3° miglior attacco (Maccabi) contro la 3ª miglior difesa (Barça), la squadra che recupera più palloni e la 2ª per assist (Maccabi) contro la 3ª per stoppate e 2ª per rimbalzi presi (Barça): insomma attacco contro difesa in una cornice surreale, dove i valori in campo non saranno l’unica cosa a contare per vincere il match.

Virtus Segafredo Bologna – Fenerbahce Beko Istanbul: banco di prova importante per le V nere

Ben altro clima ci sarà invece alla Segafredo Arena di Bologna, dove arriva il Fener reduce da tre sconfitte consecutive, peggior serie da inizio stagione. La squadra di Itoudis non sta brillando in attacco (10° del torneo) e nemmeno in difesa (8°), ma è squadra cui prestare sempre attenzione perché in possesso di un roster di enorme talento, in grado di sfoderare prestazioni che possono cambiare partite e, perché no, la stagione. Wilbekin, Calathes, Dorsey, Hayes-Davis, Motley: quattro dei cinque viaggiano oltre la doppia cifra di punti a partita, ma stanno faticando particolarmente con le percentuali, che li ha visti stare sempre sotto gli 84 punti segnati nelle ultime cinque partite, pur con due vittorie.

Dall’altra parte la Virtus sta decisamente meglio. Se è vero che sono arrivate due sconfitte nelle ultime tre gare, va considerato che queste sono avvenute in trasferta con Real e Pana, due squadre tra le candidate alla vittoria finale, cosa che la Virtus, ad oggi, non è. Per il resto il cammino della squadra di Banchi è stato fin qui positivo, e un match come questo potrebbe dare un’ulteriore scossa positiva a un ambiente comunque soddisfatto, perché anche la vittoria in campionato con Brescia e l’attuale primato solitario in classifica, ha dato ulteriore morale al gruppo. Al contrario di quanto detto del Fener, è una Segafredo che viaggia a vele spiegate in attacco, segnando di media 83.3 punti (4° attacco della competizione) e tira con grandi percentuali sia da tre (3ª col 38.2%), sia da due (3ª col 58%).

Per le V nere una ghiottissima occasione, di restare attaccata al gruppetto di testa e un importante banco di prova per misurare il livello del proprio status all’interno dell’Eurolega.

Stella Rossa Meridianbet Belgrado – EA7 Emporio Armani Milano: sfida nella sfida Messina-Napier

Chiudiamo con l’impegno dell’EA7 Milano, che giocherà venerdì sera a Belgrado contro la Stella Rossa. Alla Stark Arena si ritroveranno Shabazz Napier ed Ettore Messina, che nelle ultime settimane non se le sono mandate a dire, a mezzo stampa. Incomprensioni che sono state alla base anche dell’addio dell’americano in estate dal biancorosso, per aver chiesto troppo a livello salariale, ha dichiarato dallo stesso Messina, aggiungendo che il giocatore scrivesse ai suoi ex compagni di voler tornare. Questo ha scatenato una serie di reazioni, da una parte e dall’altra, ma venerdì in campo non ci sarà tempo per discutere, sarà il parquet a parlare, e fino adesso ci ha detto che entrambe le squadra stanno ampiamente deludendo le aspettative che si avevano su di loro a inizio stagione.

La Stella Rossa, dei vari Napier, Nedovic (altro ex Olimpia), Teodosic, Dos Santos e Tobey, non è andata fin qui oltre le tre vittorie in questa stagione europea. Stesso magro bottino di Milano, che ha vinto due delle ultime tre gare giocate, ma dopo un filotto di quattro sconfitte consecutive. Per entrambe è innegabile il bisogno di fare punti, per “staccare” la diretta avversaria e riavvicinarsi alle posizioni che contano, con la zona playoff oggi lontana due vittorie, numero ancora accettabile considerando le tante partite a disposizione. Ma il tempo passa e risultati contano sempre di più: per entrambe le ambizioni sono alte e le società hanno costruito in estate roster per puntare a raggiungere almeno i playoff, se non le Final Four. Ora sembrano traguardi lontani, ma questa sfida potrà dare qualche riscontro in più.

La certezza sono i numeri attuali delle squadre: Milano si fa preferire dal punto di vista difensivo (1ª per rimbalzi totali, 6ª per assist concessi, 3ª per stoppate fatte, 5ª miglior difesa); mentre la Stella Rossa fa decisamente meglio in attacco (5ª per rimbalzi complessivi, 2ª per palle rubate, 3ª per palle perse). Di fronte due squadre agli antipodi come stili di gioco, ma con lo stesso bisogno di vincere!