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Per Italbasket è l’estate dell’Europeo, che si svolgerà tra Cipro e Riga, dove verrà disputata la fase ad eliminazione diretta, in programma dal 6 al 14 settembre prossimi. Mentre le colleghe della femminile stanno già giocando la competizione continentale, in casa a Bologna, e andranno in vacanza con il termine dello stesso ai primi di luglio, l’avventura dei maschi inizierà ai primi di agosto, con il Training Camp di Folgaria e sei amichevoli di alto livello, che prepareranno la squadra alla competizione continentale, dal 28 agosto al 4 settembre.

Il calendario delle amichevoli di Italbasket

Islanda e una tra Polonia e Senegal il 2 e 3 agosto a Trento per la Trentino Basket Cup, poi Lettonia (9 agosto a Trieste), Argentina (14 agosto a Bologna), ancora Lettonia e poi Grecia (21 e 22 agosto ad Atene per l’Acropolis Tournament). È questo il calendario Azzurro che accompagnerà la Nazionale verso l’Europeo. Tra match intriganti, grandi classiche e la sfida agli argentini che manca dalla finale olimpica di Atene 2004.

Si inizia con la Trentino Basket Cup, che farà da coda alla settimana di preparazione come sempre a Folgaria, giunta quest’anno all’undicesima edizione. Gli Azzurri sfideranno sabato 2 agosto alle ore 20.00 la sempre ostica Islanda (una vittoria a Reykjavik e una sconfitta a Reggio Emilia nelle qualificazioni europee) e il giorno seguente, domenica 3 agosto (ore 19,00), una tra Polonia (tra i quattro Paesi che ospiteranno l’Europeo col girone di Katowice) e Senegal, che dopo aver dominato il proprio girone (6/0) nelle qualificazioni ad AfroBasket è in Europa per preparare la competizione continentale che si giocherà in Angola. Poi la Lettonia di Banchi a Trieste (piazza spesso scelta come tappa di passaggio delle amichevoli azzurre per via della provenienza del coach e della grande passione che infiamma la città), l’Argentina a Bologna in un remake della finale che fece sognare tutta Italia alle Olimpiadi del 2004, ancora la Lettonia e infine la Grecia di Giannis Antetokounmpo, da sfidare nel classico torneo dell’Acropolis di Atene.

Le aspirazioni della Nazionale italiana

Una serie di match che metteranno già alla prova la squadra di Pozzecco, attesa da un’estate nella quale bisognerà cercare di portare a casa qualcosa. Dal suo arrivo in panchina infatti, il coach goriziano ha portato tanto entusiasmo ma ancora nessun tangibile risultato sportivo, con la non qualificazione alle Olimpiadi di Parigi che resta un pesante fardello da portare sulle spalle, nonostante la costante e confermata fiducia da parte del Presidente Petrucci.

L’ultimo canto del Gallo

Sarà questa anche l’estate nella quale potrebbe esserci il canto del cigno (o del gallo) per Danilo Gallinari, impegnato nel finale di stagione con i Vaqueros di Porto Rico e, a detta sua, pronto per l’ultimo saluto alla pallacanestro con Eurobasket 2025. La presenza dell’ex Milano andrà ovviamente valutata dallo staff azzurro, ma sembra possa essere la ciliegina (speriamo di una buonissima torta) su una carriera che ha visto Danilo sempre molto legato alla maglia azzurra, con la quale però non è mai riuscito a togliersi la soddisfazione di conquistare una medaglia in competizioni internazionali.

Le certezze di Pozzecco: Fontecchio, Melli e i suoi figliocci Spissu e Mannion

Insieme a lui i nomi caldi, per non dire certi, di un posto tra i 12 che andranno a Eurobasket, sono Fontecchio, stella della squadra; Melli, capitano e leader emotivo del gruppo che funge da ancora difensiva e playmaker occulto; Pajola, reduce da una stagione scudettata e da leader con la Virtus Bologna nella quale ha migliorato anche il suo tiro dalla lunga distanza; Ricci, prezioso in tanti modi per la sua duttilità tattica; Mannion, da sempre legatissimo alla maglia azzurra e al Poz; Spissu, figlioccio del coach e reduce da una stagione positiva a Saragozza e Tonut, che nonostante un’annata difficile con l’Olimpia Milano resta uno dei talenti più genuini della nostra pallacanestro, al quale difficilmente gli Azzurri possono rinunciare.

Il momento di Procida e Spagnolo

Chi è particolarmente atteso da questa estate azzurra sono sicuramente i due “fratellini”, i “Manuè” come sono soliti chiamarsi da qualche anno: Gabriele Procida e Matteo Spagnolo. L’esperienza maturata nelle ultime stagioni all’Alba Berlino li candida per essere tra le sorprese del prossimo Eurobasket, ma dovranno essere bravi a prendere per mano la squadra, caricandosela sulle spalle anche nei momenti decisivi, senza che a levare le castagne dal fuoco siano sempre Melli, o Gallinari se ci sarà. Procida, classe 2002, ha un atletismo unico nel gruppo azzurro e può essere l’alternativa offensiva a Fontecchio, mentre Spagnolo, 2003, ha doti di creazione di gioco che ben si sposano con i compagni. A loro possiamo aggiungere Momo Diouf, unico vero centro a disposizione. Il prodotto di Reggio Emilia, di origini senegalesi, ha mostrato grandi segnali di crescita tecnica e tattica nell’ultima stagione in maglia Virtus tra campionato ed Eurolega: è lungo, ha fisico, mobilità e anche una discreta capacità di chiudere al ferro da centro area. La sua convocazione, ci sentiamo di dirlo, è obbligatoria, soprattutto per mancanza di valide alternative nel ruolo.

Resta un posto: se lo giocano in tanti

A conti fatti, abbiamo tirato fuori 11 nomi, papabili per Eurobasket 2025. Resta ancora un posto, con diversi contendenti. Fuori dai giochi, purtroppo, Achille Polonara, che deve curare le leucemia mieloide. Tra i papabili ha preso piede, grazie a una stagione in enorme crescita, la candidatura di Saliou Niang, uscito da una stagione pazzesca in maglia Aquila Trento ma forse ancora acerbo per una competizione dove c’è bisogno di un po’ di esperienza nel fare “a botte” contro avversari particolarmente sgamati. D’altro canto il suo entusiasmo e la sua sfrontatezza potrebbero tornare utili, anche se da 12° per lui rischierebbe di essere solo un viaggio per fare tanta panchina. Una bella esperienza con la maglia azzurra e poco più.

In ottica convocazione ci sono poi Awudu Abass, che era presente al Preolimpico di Portorico ma poi non è stato più chiamato, forse anche per la scelta di uscire dai radar del basket europeo andando a giocare a Dubai (dall’anno prossimo in Eurolega), e per una difficile collocazione con Fontecchio e Procida davanti a lui. John Petrucelli, che sarebbe utile per le doti difensive e di temperamento ma è considerabile con un “doppione” di Tonut, con meno punti nelle mani. E infine tre pedine di contorno come Akele, Caruso e Bortolani, che verrebbero chiamati come 12° e sarebbero già consci di un ruolo esclusivamente da uomo spogliatoio. L’uomo a sorpresa potrebbe infine essere Grant Basile, reduce da una stagione da uomo copertina con la neopromossa Cantù. Sarebbe una validissima alternativa all’unico lungo presente, Diouf, aumentando il tonnellaggio di una squadra molto piccola fisicamente. Una soluzione che non è escluso possa essere la scelta di Pozzecco per presentarsi ad Eurobasket con qualche kilo in più e due braccia forti da contrapporre ai lunghi avversari.