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Dopo gli esoneri di Lazio, Roma e Napoli, è il momento di soffermarci sugli allenatori licenziati dall’Inter dal 2000 ad oggi. Fino al 2013, anno in cui il presidente Moratti iniziò a fare spazio alla nuova proprietà Suning, la società nerazzurra ha esonerato cinque allenatori, mentre, nel periodo successivo (dal 2014 ad oggi), sono stati allontanati quattro allenatori, l’ultimo dei quali è stato Luciano Spalletti al termine dell’annata 2018/19.

Marcello Lippi (2000)

Marcello Lippi giunse sulla panchina dell’Inter nel 1999 e, nonostante una prima stagione inconcludente, rimase a guidare i nerazzurri anche nell’annata successiva. Per la verità, il suo soggiorno nella stagione 2000/01 durò una sola giornata: l’1-2 contro la Reggina fu subito fatale a Lippi, il quale venne esonerato e sostituito da Marco Tardelli.

Hector Cuper (2003)

Nell’estate 2001 il presidente Massimo Moratti optò per ingaggiare Hector Cuper, allenatore argentino che arrivava da due finali di Champions (perse) con il Valencia. Grazie a lui, l’Inter tornò a lottare per lo Scudetto e in Champions League, anche se i finali di stagione (2001/02 e 2002/03) furono amari: il 5 maggio 2002 i nerazzurri persero il campionato all’ultima giornata e nel maggio 2003 furono eliminati dal Milan in semifinale di Champions League. Cuper venne confermato per l’annata successiva, ma già ad ottobre venne licenziato, a causa degli scarsi risultati e di un rapporto ormai non idilliaco con lo spogliatoio. Affidata ad interim a Corrado Verdelli, la panchina sarà poi assegnata ad Alberto Zaccheroni.

Rafa Benitez (2010)

Succedere a Josè Mourinho non fu semplice, anche perché l’allenatore portoghese vinse uno storico Triplete nel 2010, prima di trasferirsi a Madrid. Il compito di sostituire Mourinho sulla panchina dell’Inter venne affidato allo spagnolo Rafa Benitez, ma il rapporto con la società nerazzurra (e con i tifosi) si deteriorò fin da subito. Non a caso, nel dicembre 2010 Benitez venne esonerato per far posto a Leonardo, pur avendo vinto Supercoppa e Mondiale per Club.

Gian Piero Gasperini e Claudio Ranieri (2011/12)

Anche “l’esperimento Gasperini” all’Inter durò poco. Arrivato nell’estate 2011, l’allenatore classe 1958 rimase sulla panchina nerazzurra per soli 86 giorni, subendo un ko dietro l’altro. Moratti optò per l’esonero e, al posto di Gasperini, fu ingaggiato Claudio Ranieri: quest’ultimo, dopo alcuni risultati incoraggianti, venne a sua volta sostituito (da Andrea Stramaccioni) nel marzo 2012, causa il pessimo andamento della squadra meneghina.

Walter Mazzarri (2014)

La prima stagione di Walter Mazzarri sulla panchina dell’Inter risale al 2013/14 e risultò di transizione: pur senza brillare, l’allenatore toscano riportò ordine e disciplina ad un ambiente che ne aveva estremamente bisogno. Mazzarri però non riuscì a farsi amare e, dopo un inizio di annata 2014/15 complicato, il club nerazzurro scelse di esonerarlo, affidando la panchina a Roberto Mancini.

Frank De Boer e Stefano Pioli (2016/17)

Anche l’avventura all’Inter di Frank De Boer durò poco, ovvero solo 85 giorni. Fu scelto al posto di Mancini nell’estate 2016, ma non riuscì mai ad ambientarsi, motivo per cui, nel novembre dello stesso anno, fu esonerato dopo alcuni risultati disastrosi sia in campionato che in coppa. Stefano Vecchi prese il suo posto ad interim, per poi far posto a Stefano Pioli: sembrava tornato il sereno a San Siro, invece nel maggio 2017 anche Pioli fu messo alla porta, a causa dei risultati poco brillanti ottenuti.

Luciano Spalletti (2019)

L’ultimo esonero in ordine temporale è stato quello di Luciano Spalletti. A differenza degli altri, però, l’allenatore toscano non è stato licenziato a stagione in corso: al termine dell’annata 2018/19, precisamente il 30 maggio 2019, l’Inter ha deciso di separarsi dal tecnico (il quale aveva un contratto fino al 2021), nonostante i buoni risultati ottenuti – al suo posto arrivò Antonio Conte.