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Il dado è ormai quasi tratto in quel di Parigi, dove allo Stade Roland Garros, si sono ieri consumati gli ultimi 4 quarti di finale in programma , che hanno così permesso all’omino delle caselle, di completare i rispettivi 4 spazi ancora senza padrone, due in campo maschile e due in quello femminile.

Fin dalla giornata di oggi, le semifinali in salsa francese verranno servite su un gustoso piatto di portata, che vedrà come ingredienti principali le 4 reginette del ballo parigino, quelle che a partire dal pomeriggio scenderanno in campo per conquistare l’ambitissima finale di sabato.

Ma cominciamo con quello che si è visto nella giornata di ieri, dedicata alla seconda parte dei quarti di finale.

È tornato Zverev, passa anche Ruud

I due giocatori col ranking migliore, sono passati alle semifinali che si giocheranno venerdì pomeriggio, vincitori degli scontri dei quarti, gli ultimi due della parte bassa del tabellone maschile del Roland Garros, che hanno proiettato al turno successivo Alexander Zverev e Casper Ruud, che raggiungono Carlos Alcaraz e Novak Djokovic, che se la vedranno l’uno contro l’altro sempre nella giornata di domani.

Il giocatore tedesco si è imposto in 4 set sull’ottimo sud americano Tomas Martin Etcheverry, argentino che ha trovato la propria consacrazione sulla superficie argillosa dei campi di Parigi, sulla quale l’argentino ha terminato il proprio percorso solo nella giornata di ieri.

Nonostante l’atavico problema coi doppi falli, ben nove fatti registrare ieri, Zverev ha condotto il match da par suo, facendo pesare l’indiscusso tasso tecnico maggiore, utilizzato per liquidare Etcheverry in 4 set, 6-4/3-6/6-3/6-4, anche se ad un’analisi più approfondita, si scopre che, almeno per quanto riguarda i freddi numeri, l’equilibrio ha regnato durante buona parte del match. Alcune statistiche a supporto: i punti complessivi sono stati 120 a 112 a favore del tedesco, le percentuali di prime hanno sorriso a Zverev, 67% vs 62%, mentre le palle break sono state addirittura due in più quelle procurate da Etcheverry. Ma Zverev ha giocato meglio i colpi e i frangenti decisivi, portando a casa la partita.

Per certi versi simile la seconda semifinale giocatasi nella giornata di ieri, quella che ha visto prevalere Casper Ruud su Holger Rune, nel derby nordico che con ogni probabilità dovremo abituarci a vedere con frequenza da qui ai prossimi 10 anni almeno. Ieri l’ha quindi spuntata il norvegese, forte della finale dell’anno scorso, quando fu uccellato da Rafael Nadal in un match che ebbe poca storia. Quest’anno Ruud ci riprova nella parte bassa del tabellone, quella nella quale è uscito in modo troppo repentino il vincitore degli Internazionali di Roma, Daniil Medvedev.

Il punteggio finale, 6-1/6-2/3-6/6-3 ricalca l’andamento di un match che ha visto partire alla grandissima Ruud, che si è preso una pausa al terzo set e che infine ha asfaltato il giovane danese nell’ultima frazione.

In campo femminile rispetta il pronostico la favorita Iga Swiatek che porta a casa il suo quarto di finale contro Coco Gauff, cosa che non fa Ons Jabeur, sconfitta al terzo set dalla sempre più sorprendente Beatriz Haddad Maia, 3-6/7-5/6-1.

Oggi le due semi del torneo femminile

Nella giornata di oggi scenderanno di nuovo in campo le due giocatrici appena menzionate, per quella che sarà la seconda semifinale femminile, quella delle ore 16,00.

Entrambi gli incontri di semifinale appaiono monopolizzati dalle prime due della classifica WTA, Swiatek e Sabalenka e non sono in pochi a pronosticare una finale annunciata tra le due regine.

La brasiliana Haddad Maia, numero 14 del ranking, ha fin qui giocato un torneo fantastico, peraltro pieno zeppo di match chiusi al terzo e decisivo set, tutti tranne il primo, quello contro la tedesca Maria, l’unico chiuso in due set. Per il resto solo grandi maratone, tutte risolte a suo favore, contro Shnaider, Alexandrova, Sorribes Tormo e la tunisina battuta ieri pomeriggio.

Swiatek non ha bisogno di grosse presentazioni, numero uno del mondo, tennis completo e colpi profondi che mettono in difficoltà chiunque, in attesa del potenziale mostro finale rappresentato da Sabalenka, si presenta alla semifinale di questo pomeriggio con un record di 0, leggasi Zero, set concessi alle proprie avversarie, Bucsa, Liu, Wang, Tsurenko (per amore di cronaca ritiratasi alla fine del primo set sotto 5-1) e Gauff. Tutte vittorie nette, senza disattenzioni e sbavature, che danno per favorita la polacca senza se e senza ma.

Le due giocatrici si sono incontrare una volta sola e, nell’agosto dello scorso anno, al torneo di Toronto in Canada, la brasiliana ebbe la meglio sul cemento per due set a uno, 6-4/3-6/7-5.

Nell’altra semifinale la parte del leone la dovrebbe fare Aryna Sabalenka che parte coi favori del pronostico su Karolina Muchova, numero 43 del mondo, alla sua seconda semifinale in un torneo del Grande Slam, dopo quella centrata nel 2021 agli Australian Open, l’ultima giocata in qualsiasi torneo WTA. Crollata per tutta una serie di infortuni fino al numero 43 dell’attuale ranking internazionale, la tennista ceca si è presentata in gran forma al Roland Garros, estromettendo al primo turno una delle favorite alla vittoria finale, Maria Sakkari, in soli due set, per poi faticare solo al secondo turno contro la giocatrice argentina Podoroska. Tutto facile negli ultimi tre match, tutti vinti in due frazioni contro Begu, Avanesyan e Pavlyuchenkova.

Sabalenka non ha, al pari della Swiatek, necessità di presentazioni e anch’essa, come la giocatrice polacca numero uno al mondo, non ha concesso l’ombra di un solo set alle giocatrici incontrate fin qui, Kostyuk, Shymanovich, Rakhimova, Stephens e Svitolina.

Sabalenka e Muchova hanno giocato un solo precedente, quello dell’ottobre 2019, quando la giunonica bielorussa si prese il match in quel di Zhuhai, in Cina, sul cemento, sempre in semifinale, al termine di un incontro molto equilibrato chiusosi 7-5/7-6.

Gli incontri di oggi

  • H.15,00 Sabalenka-Muchova
  • H.16,30 Swiatek-Haddad Maia