Donte DiVincenzo diventerà a breve un passaportato italiano. Come scrive Giulia Arturi sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, mancano solo due passaggi affinché l’americano con sangue tricolore sia convocabile da Pozzecco già per l’imminente raduno in vista di Eurobasket 2025: la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ritiro del passaporto. Con l’arrivo delle convocazioni in vista del raduno della prossima settimana, sale l’attesa per l’ipotesi che il giocatore NBA possa far parte del roster azzurro per la prossima kermesse continentale.
Una potenziale grande notizia per l’Italbasket nella cocente questione degli oriundi, non fortunata fin qui per gli Azzurri. Prima il nulla di fatto con Ryan Arcidiacono, ormai una decina di anni fa, poi il caso Paolo Banchero, che il passaporto era riuscito a prenderlo salvo poi cambiare idea e giocare con gli Stati Uniti d’America. E ancora i vari nomi circolati: da anni quello di DiVincenzo, seguito da Drew Eubanks e Donovan Clingan. Ma questa volta dovremmo esserci e ora Pozzecco avrà la possibilità di allenare e avere tra i 12 un altro giocatore NBA, il secondo considerando Simone Fontecchio.
Chi è Donte DiVincenzo?
Big Ragù, questo il suo soprannome datogli dal commentatore americano Gus Johnson (legato al nome di un personaggio di una sitcom, anch’egli italiano), ha origini siciliane per via del nonno, con il quale parlava solo in italiano. Guardia tiratrice di 28 anni, ha visto la sua carriera cestistica iniziare all’high school, dove prima del basket si avvicinò al calcio. Arrivato alla Salesianum School a Wilmington, nel Delaware, si mise in mostra con la palla a spicchi ottenendo un posto al college di Villanova. La carriera in NCAA da lì in poi fu un successo: due volte campione nel 2016 e nel 2018, registrando il record di punti segnati in una partita nella fase finale uscendo dalla panchina. Dopo aver vinto il secondo titolo NCAA la decisione di provare la NBA, con la chiamata dei Milwaukee Bucks come 18a scelta del Draft.
La sua avventura parte dal Wisconsin, con prima stagione da rookie non fortunata per un infortunio al piede. Passano due anni però e arriva la doppia cifra di media in termini di punti (10,4 punti), con 5,8 rimbalzi e 3,1 assist; era il 2020/21 e in quell’anno aiutò Milwaukee a vincere il titolo NBA. Alla metà della sua quarta stagione con i Bucks, arriva la trade che nel febbraio del 2022 lo porta ai Sacramento Kings, dove l’avventura dura appena 25 partite perché nella free agency del 2022 firma un contratto annuale con i Golden State Warriors. Un anno dopo, prima del 2023/24, approda ai New York Knicks con un pluriennale, dove disputa la sua migliore stagione con 15,5 punti di media, 3,7 rimbalzi e 2,7 assist tirando con oltre il 40% da tre punti. Si arriva all’ottobre 2024: ceduto dai Knicks poco prima dell’inizio della stagione regolare ai Minnesota Timberwolves. Annata da 11,7 punti di media, 3,6 assist e 3,7 rimbalzi con quasi il 40% da tre punti, raggiungendo le finali di conference, contribuendo con 8,7 punti di media ai playoff.
Non conosce il gruppo azzurro, ma il talento potrebbe farlo inserire prima
I numeri non dicono tutti, ma tanto, e fanno pensare che l’aggiunta di DiVincenzo al roster azzurro possa dare qualcosa in più a un gruppo che ha bisogno di talento, di leadership e di esperienza, quella che Donte indubbiamente potrebbe portare al gruppo di Pozzecco. L’unica incognita è quella di essere stato fin qui al di fuori di un insieme ormai rodato nel corso degli ultimi anni, ma il talento dovrebbe consentirgli di inserirsi in breve tempo… sempre che il coach decida effettivamente di portarlo con sé in vista di Eurobasket 2025.


