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Tutto pronto per il gran finale dell’ultimo torneo Slam dell’anno, con i pronostici decisamente rispettati per quanto riguarda la parte alta del tabellone maschile, cosa che non si può certo dire se facciamo riferimento a quella del tabellone femminile.

Analizziamo le due semifinali che ci aspettano nella seconda parte della settimana in corso.

Semifinale maschile parte alta: Djokovic-Zverev

Al termine di una partita che lo ha visto ancora una volta recuperare dallo svantaggio di un set, il numero 1 del mondo Novak Djokovic ha avuto la meglio in quattro set di Matteo Berrettini, il nostro miglior rappresentante della pattuglia azzurra in quel di New York.

Il suo avversario nella semifinale più nobile del torneo in corso di svolgimento sui campi di Flushing Meadows, sarà Alexander Zverev, il tedesco che meglio si sta comportando tra i giocatori venuti fuori dalla famosa nidiata dei “Next Gen e che proverà a bissare il successo conquistato contro il campione serbo alle Olimpiadi di Tokyo, anche in quell’occasione in semifinale.

I due si affrontano per la decima volta a livello ATP e il bilancio sorride al numero uno del ranking mondiale per 6 vittorie contro le tre del tedesco, che ha subito l’onta dell’eliminazione anche nei due precedenti disputatisi negli Slam, ai quarti di finale degli Australian Open del 2021 e del Roland Garros del 2021.

Dopo le tre vittorie di Zverev nei confronti di Djokovic, il tedesco ha poi conquistato il titolo, segnatamente alle già citate Olimpiadi di Tokyo, alle ATP Finals del 2018 e al Master 1.000 di Roma nel 2017.

Zverev, nel match olimpico, è diventato uno dei due soli giocatori che hanno sconfitto il serbo sul cemento, l’altro è Pablo Carreno Busta, anch’egli vittorioso a Tokyo nella finale valevole per la medaglia di bronzo.

In caso di successo, la testa di serie numero 1, raggiungerebbe la sua finale numero 31 in carriera ai tornei del Grande Slam, eguagliando così il record all-time di Roger Federer.

Dal canto suo, Zverev va a caccia della sua seconda finale ad uno Slam, dopo quella centrata agli US Open della scorsa stagione, persa poi contro Thiem. Sarebbe la prima volta che un tennista tedesco accede per due anni di seguito a Flushing Meadows.

In questo torneo Djokovic ha conquistato 141 punti sulla prima di servizio dei propri avversari, nessuno come lui. Detiene anche il record di servizi strappati a chi stava dall’altra parte della rete, ben 32.

Zverev ha invece messo in campo il 70% di prime palle, la percentuale più alta tra i giocatori di questa edizione degli US Open che hanno raggiunto almeno il terzo turno.

Semifinale femminile parte alta: Raducanu-Sakkari

La parte alta del tabellone femminile è quella che, a livello di semifinali, ha regalato le sorprese maggiori di tutti gli altri settori, maschile o femminile, non cambia.

A fronteggiarsi per conquistare un posto in finale, saranno la qualificata Emma Raducanu e la greca Maria Sakkari, che godeva della testa di serie numero 17.

Trattasi del primo incontro tra queste due giocatrici a livello WTA ed è la prima semifinale assoluta per l’inglese di origini filippine, che vanta solo una semifinale a livello Challenger, quella conquistata a Chicago la settimana precedente all’inizio degli US Open 2021 e ben otto a livello ITF, di cui 5 vinte e 3 perse.

La Sakkari, invece, doppia la straordinaria e sorprendente semi raggiunta a Parigi a inizio estate.

La giocatrice britannica è la prima tennista a raggiungere le semifinali dello US Open partendo dalle qualificazioni. L’hanno preceduta, in altri tornei dello Slam, Christine Matison agli AUO del 1978, Alexandra Stevenson a Wimbledon 1999 e Nadia Podoroska, al Roland Garros del 2020.

La Raducanu è stata la prima giocatrice ad aver raggiunto almeno i quarti di finale disputando due soli Grande Slam in carriera (l’altro è stato Wimbledon 2021 dove venne eliminata agli ottavi), dopo Jennifer Capriati nel 1990.

La Sakkari, con la vittoria su Karolina Pliskova, ha raggiunto la sua quinta semifinale in stagione, ma non ha mai superato questo turno che per lei è una sorta di tabù, visto che a livello WTA ha perso tutte le sue ultime otto semifinali disputate.

La Raducanu à la giocatrice più giovane a raggiungere una semifinale degli US Open, dopo Maria Sharapova nel 2005 ed è diventata la terza giocatrice nella storia ad arrivare alle Semifinali a New York, senza occupare una posizione tre le 100 migliori al mondo, dopo Billie Jean King nel 1970 e Kim Clijsters nel 2009.