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Mentre Sinner e Berrettini se la dovranno vedere contro le due teste di serie migliori rimaste in tabellone (rispettivamente Alcaraz e Ruud), gli altri due quarti di finale di questo US Open piuttosto sorprendenti con Tiafoe che sfiderà Rublev dopo aver eliminato Nadal e il solito incredibile Kyrgios che ha invece avuto la meglio niente meno che sul numero uno del tabellone, Medvedev.

Scopriamo meglio questi due incontri oltre ad approfondire il rush finale anche in campo femminile.

Kyrgios vs Khachanov

E così il buon Nick Kyrsios lo ha fatto di nuovo. Nell’arco di appena un mese si è tolto lo sfizio di battere per ben due volte il numero uno del mondo Medvedev (era già successo a Montreal) e si apre la possibilità di migliorare il suo record agli US Open che non lo aveva mai visto arrivare a questo punto del tabellone.

Certo è complicato fare previsioni sul tennista australiano, dotato di un talento mostruoso ma spesso dal carattere indomabile che ne ha limitato tutta la carriera. Come dimostrano del resto anche i 38 errori non forzati e i sette doppi falli ottenuto anche contro il russo, in linea peraltro con le statistiche anche delle precedenti tre vittorie di questo torneo (due arrivate per 3-0 contro Wolf e Kokkinakis, l’altra più combattuta contro Bonzi chiusa sul 3-1).

Malgrado tutto è lui però l’uomo da battere in questo match, anche se Khachanov è avversario ostico, come sa bene lo spagnolo Carreno-Busta che si è arresto negli ottavi al quinto set. Non ha servito benissimo fin qua con un 60% di media di prime palle (per dire, Kyrsios ha messo il 71% con tanto di 21 ace contro Medvedev) e non ha la varietà di gioco dell’australiano, ma sembra un match comunque aperto a ogni risultato.

Non a caso gli unici due scontri (sempre su cemento) hanno avuto una vittoria per parte: l’ultima agli Australian Open è stata poi una vera maratona chiusa a favore di Kyrgios per 3-2 ma dopo aver affrontato tutti gli ultimi quattro set al tie-break.

Rublev vs Tiafoe

L’aria di casa sta facendo bene a Frances Tiafoe, che dopo essere arrivato agli ottavi senza perdere nemmeno un set, si è tolto lo sfizio di eliminare il numero tre del tabellone Rafa Nadal per 3-1, peraltro battendo anche una percentuale bassissima di prime palle (50% appena), come gli era capitato già nei precedenti due incontri.

Un leak pericoloso da offrire a uno come Rublev, che nell’ultimo match si è sbarazzato agevolmente del numero nove Norrie (3-0 con un triplo 6-4 di parziale), anche grazie alle sue risposte (il 63% di punti vinti sulla seconda palla).

Anche in questo caso però i due soli precedenti (sempre su cemento) parlano di una vittoria per parte, con Tiafow che proprio agli US Open ha avuto la meglio dopo una battaglia finita al quindo set. Quello che è certo è che per entrambi raggiungere le semifinali sarà un record.

Il tabellone femminile

Interessanti anche i quarti di finale del tabellone femminile, non senza qualche sorpresa anche qua. Nella parte alta il big match è sicuramente quello tra la Swiatek numero uno al mondo e la Pegula (numero otto), con al ventunenne polacca che sta sempre di più prendendosi lo scettro di migliore giocatrice e vuole a tutti i costi centrare la vittoria agli US Open dove non è mai andata oltre i quarti di finale. La statunitense Pegula sta servendo molto bene e rispondendo anche meglio, ma il suo gioco non dovrebbe impensierire particolarmente la Swiatek.

Complesso anche l’altro match della parte alta, con la Pliskova apparsa in ottima forma dopo essersi liberata della Azarenka e prima ancora della Bencic in due combattuti match chiusi sul 2-1. L’avversaria è di tutto rispetto con la Sabalenka, numero sei WTA, che qui agli US Open era già arrivata alle semifinali anche lo scorso anno. Bilancio in pareggio nei quattro precedenti scontri tra le due, con però la Pliskova che ha vinto tutti i due più recenti nella scorsa stagione (uno a Wimbledon e uno sul cemento di Montreal).

Sulla parte bassa invece, il primo match è quello tra la Gauff e la Garcia, con l’americana che fin qua ha ottenuto un percorso netto non perdendo nemmeno un set servendo sempre molto bene (anche se concedendo qualche break di troppo). La Garcia però ha fatto se possibile anche meglio: stesso percorso netto, primi tre match senza cedere mai il servizio e soprattutto una striscia di 12 vittorie che l’ha portata alla vittoria anche nel torneo di Cincinnati subito prima di questi US Open. Insomma è lei la tennista più in forma al momento, anche se entrambi i precedenti tra le due sono stati vinti dalla Gauff (tutti sul cemento).

Chiude il quattro la sfida tra la Jabeur, numero cinque del ranking, e la Tomljanovic, che arriva così alla sua miglior prestazione in questo Slam. La bella tennista croata (naturalizzata australiana), si è resa protagonista di uno scontro a suo modo storico, non tanto per il risultato, quanto per il valore simbolico: è lei infatti ad aver eliminato Serena Williams nei sedicesimi (dopo che l’americana peraltro le aveva fatto un grande favore eliminando la numero due del tabellone, l’estone Kontaveit), consegnando così l’atleta americana alla leggenda (è noto infatti il suo ritiro proprio dopo questi US Open).