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Con il primo Slam alle porte, gli Australian Open, appuntamento fisso di ogni start di stagione, riparte quello che sembrerebbe un tormentatissimo 2022 tennistico, che dovrebbe segnare il definitivo cambio generazionale, atteso ormai da tanto tempo.

La famosa Caduta degli Dei del tennis internazionale, Djokovic permettendo, sembrerebbe ormai cosa fatta, visto che cominciano ad essere numerosi i successi di Medvedev, Zverev e Tsitsipas, i nuovi mostri sacri della racchetta.

Ma, senza contare le nuove leve che spingono da dietro e che già hanno dimostrato di poter giocare alla pari con il gotha del tennis mondiale, Berrettini e Sinner su tutti, quali sono i 5 tennisti che più di altri potrebbero esplodere definitivamente durante l’anno che è appena cominciato?

La nostra redazione ha scelto questi giovani virgulti.

Holger Rune

Il ragazzo d’oro di Gentofte, classe aprile 2003, è, insieme ad Alcaraz, il più giovane del lotto e, se è vero come è vero, che sono parecchie le spigolature da smussare, è altrettanto plausibile pensare che Holger Rune possa essere la vera e propria sorpresa della nuova stagione tennistica.

Pochi mesi fa lo abbiamo osservato alle ATP Next Gen Finals di Torino, dove, pur non partendo con i favori del pronostico, ha messo in evidenza un gioco piuttosto variegato, che potrebbe far saltare gli schemi ai bombardieri da fondo campo che gli si presenteranno davanti fin dai primi tornei del nuovo anno.

Rune, alla soglia dei suoi 19 anni, completerà una maturazione fisica che in tanti invidiano, visto che si porta a spasso 188 centimetri e 85 Kilogrammi, di vera potenza che fino ad ora gli hanno garantito un posizionamento di poco al di fuori dei primi 100 della classifica ATP, ma sono in molti a pensare che il suo braccio valga un posto tra i Top 50.

Passato professionista già nel 2018, l’anno della sua consacrazione tra i migliori è stato quello appena passato, durante il quale ha cominciato a giocare i tabelloni principali dei tornei ATP Tour e conquistato i suoi primi titoli Challenger.

In particolare è l’Italia a battezzare la sua prima vittoria, precisamente al Biella VII di inizio giugno, battendo in finale Trungelliti. Successivamente è ancora l’Italia a portargli fortuna, con le vittorie dei Challenger di San Marino e Verona, prima di qualificarsi per la prima volta nella sua vita ad un Grande Slam, quello di New York, dove viene sconfitto in 4 set da Djokovic.

La sua stagione comincerà nel migliore dei modi, visto che è presente tra i giocatori che formano la entry list del primo slam dell’anno.

Lorenzo Musetti

Non è iniziata nel migliore dei modi la stagione per uno dei nostri giocatori più promettenti, Lorenzo Musetti, che ha perso al primo turno del torneo ATP 250 di Adelaide dal giapponese Taro Daniel al primo turno.

Per il giovane campione di Carrara una sconfitta che non brucia più di tanto, vista la preparazione specifica per una stagione che si preannuncia di difficile interpretazione. Vedremo agli AUO come si comporterà.

Musetti aveva messo le basi per una sua esplosione ancora più precoce a inizio 2021, ma il proseguo dell’anno non è stato foriero di belle notizie, anche a causa di una serie di problemi di natura personale che non lo hanno aiutato.

Adesso il nostro portacolori, che occupa il 59° posto della Classifica ATP, sembra pronto a riprendere la marcia che lo ha portato nella Top 100, grazie soprattutto all’exploit del torneo dello scorso febbraio ad Acapulco, dove, dopo aver passato i tre match di qualificazione, eliminò gente come Diego Schwartzmann al primo turno, Frances Tiafoe agli ottavi e grigor Dimitrov ai quarti. Perse in quella occasione, solo da Tsitsipas, facendo un balzo fino al 94° posto della classifica.

Tra maggio e giugno fa sospirare molti dei suoi tifosi, grazie al cammino al Roland Garros, dove si ferma solo agli ottavi, fermato da Djokovic, dopo le vittorie contro Goffin, Nishioka e Cecchinato.

Sebastian Korda

Freddo, glaciale, perfetto calcolatore e qualche colpo di classe da mettere in bacheca, sono le caratteristiche dello statunitense della Florida, Sebastian Korda, che occupa il 41° posto della Classifica ATP.

Se parliamo di puro talento, Korda è il giocatore che appare tra i più dotati tra le nuove leve.

Papà Petr e mamma Regina Rajchrtova, hanno senza dubbio tutti i crismi per poter fare da ottimo esempio al bambinone del 2000 e la classe di alcuni movimenti non mente. Lo aspettiamo tra i Top 20 a fine anno.

Casper Ruud

Dopo Rune, l’altro tennista nordico ad aver colpito gli addetti ai lavori del tennis che conta negli ultimi due anni, è il norvegese Casper Ruud.

Tra i giocatori che abbiamo citato fin qui, è probabilmente il tennista più “formato” del lotto, anche perché, tra le altre cose, ha già fatto prepotentemente l’ingresso tra i Top 10 della Classifica ATP.

Un metro e 83 centimetri, per 77 Kilogrammi di peso, viene considerato da alcuni un peso leggero che, coi chiari di luna di un tennis sempre più votato all’esplosività del servizio anche prodotta da una dinamica favorita da un fisico imponente, potrebbe dargli qualche difficoltà nel corso della sua carriera.

Ruud non ha più dalla sua l’età dei giocatori che abbiamo citato fin qui, ma, essendo nato nel dicembre 1998, ha già sicuramente bruciato le tappe e da lui ci si aspetta un’annata ancora migliore di quelle precedenti.

Nel 2021 Ruud ha messo in tasca qualcosa come 5 titoli ATP, le semifinali alle ATP Finals e centrato l’ottavo posto della classifica ATP.

Carlos Alcaraz

Per prospettive di carriera, grinta, gioco espresso fino ad oggi, Carlos Alcaraz è il giocatore che più di ogni altro merita una menzione di alto profilo in virtù della sua età e alla luce di una strepitosa stagione giocata fino a dicembre dell’anno scorso.

Nato il 5 maggio del 2003, Carlos Alcaraz Garfia ha un fisico tutt’altro che spartano, ma le qualità messe in mostra, soprattutto negli ultimi due anni della sua ancora giovanissima carriera, fanno essenzialmente capo a tutta una serie di altre caratteristiche, non esattamente comuni alla maggior parte dei colleghi citati in precedenza.

Ci riferiamo soprattutto a ciò che ruota intorno alla sua voglia di sfondare e alla sua maturità mentale che, seppur da migliorare in parecchi aspetti, ricorda da vicino quella del suo connazionale più famoso, Rafa Nadal, a cui viene spesso accomunato.

Il suo miglior piazzamento nella Classifica ATP, risale allo scorso mese di novembre, un 32° posto che non ha mai abbandonato fino ad oggi.

Della passata stagione ricorderà positivamente tutti i tornei del Grande Slam, dove ha sempre passato almeno il primo turno, chiudendo al terzo il Rolland Garros di Parigi e ai quarti di finale nella sua splendida cavalcata di Flushing Meadows, dove si arrende a Felix Auger-Aliassime.

Il 2022, a detta di molti, sarà l’anno della sua definitiva consacrazione.