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Il tennis è sicuramente uno sport particolare e spettacolare. Di quelli dove non importa se stai dominando l’incontro, perchè fino all’ultima pallina la direzione del match potrebbe cambiare da un momento all’altro. Non c’è un tempo limite e fino a qualche tempo fa, non c’era neanche un numero di game limite. Almeno a Wimlbedon. E se si è deciso di mettere un tetto ai game del set finale, la “colpa” è proprio di due tennisti: John Isner e Nicolas Mahut, che disputarono quello che sarebbe entrato nella storia come il “Match più lungo della storia del tennis”.

I due protagonisti del match

Quando abbiamo a che fare con una partita entrata nella storia, pensiamo subito che possa avere avuto un valore particolare. Che sia stata giocata da campioni memorabili. Ma almeno questa volta non è niente di tutto questo. Siamo a un semplice primo turno del torneo di Wimbledon del 2010, e in campo quel 22 giugno scendono in campo due tennisti del tutto normali.

Da una parte John Isner, che si presenta con il numero 23 delle teste di serie del tabellone. Un onesto giocatore americano dalla grande stazza fisica e con un servizio dirompente (date un occhio al numero di “Ace” alla fine del match).

Dall’altra il francese Nicholas Mahut, che era ormai passato da tempo dalla casella delle giovani promesse a quelle dei 28 enni mediocri. Tanto che prima di arrivare al tabellone principale si era dovuto fare tutta la trafila delle qualificazioni, tra cui un match chiuso con un già roboante 24-22 al set decisivo. Il numero 150 del ranking arriva quindi con i sfavori del pronostico, ma è certamente già più “carburato” dell’americano che deve ancora fare il suo esordio.

Il match più lungo della storia

Che la partita fosse effettivamente giocata alla pari, lo si vede fin da subito. Un Set per parte dopo la prima ora di gioco (6-4; 3-6) e a seguire due Set giocati fino al “Tie Break” per poco meno di altre due ora. Sono ormai le nove di sera e c’è troppo buio in campo per proseguire l’incontro. Ma siamo ancora nel campo della normalità, o giù di lì.

Il giorno dopo infatti si torna in campo alle ore 14 (e zero sette), certi di vedere un entusiasmante quinto set. Ma nessuno si sarebbe mai immaginato di dover restare sugli spalti per altre sette ore. Nessuno dei due contendenti ne vuole sapere di mollare due game di fila all’avversario.

Non sono nemmeno le cinque di pomeriggio quando viene battuto il primo record, quello del maggior numero di game in un singolo set (si era sul 25-24). Poco meno di un’ora dopo, salta anche il record di durata, che fino ad allora era di 6 ore e 33 minuti. Ma tra un match point (fallito) e l’altro (fallito), la giornata si chiude ancora una volta a sole tramontato sul punteggio di 59 pari, tra la standing ovation del pubblico stremato, pur certamente meno dei due eroi in campo (e del giudice di sedia che li seguirà fino alla fine).

Il terzo giorno si comincia un quarto d’ora prima delle sedici, ma paradossalmente saranno sufficienti “solo” 66 minuti per chiudere l’incontro infinito. Isner infatti al suo quinto match point riesce finalmente a mettere due game di distanza dal suo avversario, aggiudicandosi il quinto set per 70-68.

Il “dopo” match

Isner esce vittorioso dalla maratona di tre giorni, e insieme al compagno di avventura riceve una speciale targa in onore di quella straordinaria partita. Ma è l’unico trofeo che si porterà a casa. Troppe le tossine accumulate, troppo lo sforzo fisico fatto. Il turno successivo è un massacro contro De Bakker che vince tre set a zero in soli 74 minuti di gioco (e un pesantissimo 6-0 iniziale).

Ironia della sorte, Isner e Mahut si ritroveranno in tabellone al primo turno anche l’anno successivo, ma la storia non si ripeterà (3-0 per l’americano). Quello che rimane invece sono gli incredibili numeri di questo match, tutti da record.

Isner-Mahut, Wimbledon 2010: i record del match

  • 11 (e 5 minuti) sono le ore complessive di gioco;
  • 183 sono i game giocati in totale;
  • 216 gli ace della partita (113 per Isner e 103 per Mahut);
  • 8 (e 11 minuti) sono le ore per il set più lungo della storia;
  • 138 sono i game del solo ultimo set.