Vai al contenuto

Si tirano le somme dopo la finale maschile del torneo di Wimbledon, che ha visto protagonisti Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, con la vittoria dello spagnolo al quarto set, decisamente in palla per tutto il torneo e nelle ultime tre frazioni del match giocatosi domenica 16 luglio.

Come di consueto, ad ogni conclusione di un torneo major, PokerStarsNews dà i voti e le pagelle dei protagonisti più in vista dell’evento di turno. Lo facciamo ovviamente anche per Wimbledon, partendo, come è giusto che sia, dal vincitore.

Carlos Alcaraz: 9

Ha vinto, ha praticamente sempre convinto e, alla fine, ne è uscito da dominatore. Carlitos Alcaraz è stato devastante durante tutto il suo percorso, fin dai primi turni dove ha avuto vita facile contro Chardy, Muller e Jarry, per lui 6,5, che è riuscito nella semi impresa di portargli via un set. Stessa impresa toccata a Berrettini agli ottavi, prima che lo spagnolo azzerasse le velleità di Rune prima e Medvedev poi, entrambi asfaltati con una semplicità disarmante, prima del mostro finale dei videogiochi rappresentato dal serbo ex numero 1 del mondo.

Carlitos ha messo in mostra una padronanza e una fiducia nei suoi stessi mezzi devastante, tanto che nella finale contro il serbo si è fatto preferire, eccezion fatta per il primo set. Adesso il limite sembra essere solo il cielo, come dice una frase tra le più usate e la rincorsa lunghissima ai record di Nole è solo all’inizio.

Novak Djokovic 8,5

Si infrange ancora una volta il sogno di Novak Djokovic di completare il Grande Slam nell’anno solare, un po’ come era a successo a New York per mano di Daniil Medvedev in finale, ma questa volta la delusione è stata meno amara, visto che per raggiungere tale impresa, il serbo avrebbe comunque dovuto vincere proprio a Flushing Meadows in autunno inoltrato, oltre che domenica scorsa contro Alcaraz in finale.

Nulla si può rimproverare al vecchio leone, ancora una volta capace e abile nello sfruttare le indecisioni degli avversari incontrati lungo la sua strada, che lo hanno portato a iniziare da favorito il match contro l’appena ventenne numero uno del mondo. Rimane da capire il completo black out alla fine del primo set dominato in finale, visto che l’altro si è travestito da Djokovic e non gli ha praticamente fatto vedere la palla per i due set successivi, prima della quinta e decisiva frazione. Adesso gli anni avanzano e anche se Nole sembra rimanere al top, il confronto con Alcaraz cominciare a pendere dalla parte dello spagnolo. Staremo a vedere.

Jannik Sinner 8

Torna a fornire una prova di grande qualità Jannik Sinner, giunto fino alle semifinali del torneo di Wimbledon, defenestrato da Djokovic in un match decisamente senza storia. Non c’è stato un picco particolare nel percorso del campione altoatesino, anche perché, per amore di verità, prima dello scontro con il numero 2 al mondo, gli avversari di Jannik non erano insuperabili. Detto questo Sinner ha avuto il merito di non perdere mai la concentrazione, soprattutto quando c’è stato da affrontare Safiullin, 7,5, una delle sorprese del torneo. Manca ancora qualcosa per competere con i giocatori che gli stanno avanti in classifica, ma i segnali sono incoraggianti.

Daniil Medvedev 6,5

Nonostante la semifinale raggiunta, il voto al giocatore russo va valutato a tutto tondo, soprattutto per la clamorosa capacità di Alcaraz di mettere a ferro e fuoco le velleità di Medvedev, apparso fin troppo rinunciatario. Ma si sa, il numero 3 del mondo è spesso preda dei suoi stessi fantasmi e questa volta di uno in particolare che arriva dalla Spagna. Adesso comincia la stagione sul cemento, quella dove il russo performa meglio delle altre, ma l’impressione è quella che serva qualcosa in più per tornare a vincere uno Slam. Tra gli avversari eliminati da Medvedev va menzionato Christopher Eubanks, 8,5, fantastica sorpresa del torneo, che ha acceso gli animi dei suoi connazionali sugli spalti di Wimbledon.

Matteo Berrettini 7,5

Chi se lo aspettava alzi la mano. Berrettini era reduce da un periodo che definire incerto è un eufemismo e il primo set del torneo perso con l’amico Lorenzo Sonego, 5, durante la altrettante incerte giornate di maltempo che hanno caratterizzato i primi due turni a Wimbledon, non sembrava un incipit tra quelli più simpatici. Ma da quel momento Matteo ha iniziato un percorso fantastico, ribaltando il risultato della partita contro il giocatore di Torino, per poi sconfiggere De Minaur, 5, e Zverev, 5,5, entrambi in tre set. Poi è arrivato Carlitos ed è stata un’altra storia, anche se all’italiano spetta il riconoscimento di aver messo, unico tra tanti, in grossa difficoltà Alcaraz.

Holger Rune 5

Il voto negativo di Rune non è tanto per il match che ha certificato la definitiva supremazia del suo amico Alcaraz, quanto per un torneo che aveva rischiato di terminare un paio di turni prima, quando a Davidovich Fokina, 4, è venuta la brillante idea di servire da sotto in vantaggio al Super Tie Break del quinto set. Rune, spesso al centro delle polemiche per gli atteggiamenti alle volte non proprio tra i più simpatici, sembra dover fare ancora faticare parecchio per portarsi alla stregua dei migliori.