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Ormai orfano dei 4 italiani che hanno provato la scalata all’ultimo ATP 1.000 della stagione, il torneo di Parigi Bercy completa oggi gli ottavi di finale, che presentano match piuttosto interessanti, anche in chiave ATP Finals di Torino.

Oltre Matteo Berrettini, già qualificato da tempo, all’altro nostro azzurro che spera ancora di approdare al torneo dei tornei che si svolgerà a Torino dal 14 al 21 di novembre, Jannik Sinner, serve una specie di miracolo sportivo che, purtroppo per lui, non dipende esclusivamente dalla sua volontà.

I calcoli sono piuttosto complicati, ma la speranze dell’altoatesino sono legate al cammino di Casper Ruud, Hubert Hurkacz e Cameron Norrie al torneo di Parigi, terminato troppo presto per il nostro portacolori, per mano dello spagnolo Alcaraz.

Ma non basterebbe nemmeno questo, visto che già oggi Hurkacz ha messo il suo muso davanti a quello di Sinner e il tennista italiano dovrà fare, nel caso in cui i suoi tre avversari si dovessero fermare prima del dovuto a Bercy, un gran risultato al torneo di Stoccolma, l’ultimo prima delle ATP Finals.

Ma torniamo ai giorni nostri e pensiamo agli ottavi di finale, dei quali analizziamo i match più nobili.

Djokovic-Monfils

Per la parte alta del tabellone, Novak Djokovic cercherà di difendere la sua testa di serie numero 1 dagli attacchi di Gael Monfils, il francese che sembra aver ritrovato una nuova linfa nel torneo di casa, dopo aver battuto, entrambe le volte in tre set, Kecmanovic e Mannarino.

Il numero 1 del mondo non sembra attraversare il suo miglior periodo di forma, al rientro dopo la sconfitta bruciante degli US Open contro Medvedev.

Dopo il primo turno passato grazie ad un Bye, il serbo ha dovuto faticare più del previsto per liberarsi del tignoso Fucsovics, eliminato 6-2/4-6/6-3.

La partita contro il padrone di casa presenta non poche insidie, soprattutto alla luce dei due stati di forma, che rispetto allo storico esistente tra i due rivali. Nelle 17 precedenti occasioni in cui Djokovic e Monfils si sono incontrati, infatti, il serbo ha portato a casa sempre la vittoria, anche nelle due partite giocatesi al Paris Master 1.000, ai sedicesimi del 2014 e nella finale del 2009.

Seppur piuttosto sbilanciata, è notevolmente lunga la rivalità dei due, visto che il primo match lo hanno giocato agli US Open del 2005, quando il serbo vinse al quinto set, mentre l’ultimo incontro si è disputato a Dubai nel 2020.

Zverev-Dimitrov

La parte bassa del tabellone, invece, è ancora occupata da tutte le migliori teste di serie, a differenza di quella occupata da Djokovic che ha perso Tsitsipas, numero 3, per ritiro alla vigilia del turno precedente a favore di Popyrin.

Anche il tedesco Zverev ha cominciato il suo cammino con un Bye, per poi liberarsi piuttosto facilmente di Lajovic, con il punteggio 6-3/7-6.

L’avversario degli ottavi si chiama Dimitrov, che ha invece superato prima Gasquet e poi Khachanov al termine di due incontri tiratissimi.

Non sono numerosi i precedenti tra Alexander Zverev e Grigor Dimitrov, che si sono incontrati tre volte finora, con il tedesco in vantaggio per due vittorie a una.


Dimitrov ha avuto la meglio nel loro primo incontro in assoluto, a Basilea nel 2014, mentre Zverev ha vinto le ultime due partite a Indian Wells 2016 e Roma 2016.

La stagione del tedesco è stata fin qui straordinaria, alla luce delle 25 vittorie sulle sue ultime 27 partite, compreso il trionfo alle Olimpiadi di Tokyo, un Master 1000 a Cincinnati e un 500 a Vienna – le sue uniche due sconfitte in questo periodo sono state contro Novak Djokovic agli US Open e Taylor Fritz a Indian Wells.

Korda-Medvedev

Buono anche lo stato di forma di Daniil Medvedev, testa di serie numero 2, che, dopo il primo turno superato senza aver affrontato avversari al pari di Djokovic e Zverev, si è sbarazzato abbastanza facilmente del bielorusso Ilya Ivashka, battuto in due set 7-5/6-4.

Adesso le cose si fanno un po’ più difficili, visto che arriva agli ottavi di finale il match contro lo statunitense Sebastian Korda, reduce dalle vittorie contro Karatsev al primo turno e Cilic ai sedicesimi.

È il primo match tra i due, ma i dati in stagione fanno presagire un incontro davvero interessante, in virtù delle 52 partite vinte dal russo (perdendone 11) e della miglior stagione dell’americano, che non più di un mese fa ha raggiunto il suo miglior ranking, la posizione numero 38 della classifica ATP. Korda ha un record stagionale di 27 vittorie e 16 sconfitte.

Dall’altra parte, Medvedev, potrebbe eguagliare il numero di eventi Master 1000 vinti in una sola stagione (due, come nel 2019) – con una vittoria diventerebbe la stagione di maggior successo della sua carriera (5 titoli).

Gli altri incontri degli ottavi di finale

Il vincitore del match tra Medvedev e Korda, incontrerà quello dell’incontro tra Alcaraz e Gaston. Il francese ha lottato contro la WC Rindernech e il connazionale Pablo Carreno-Busta, entrambi sconfitti al terzo, mentre il baby fenomeno iberico si è liberato di Herbert al primo turno, prima di eliminare il già citato Sinner.

Nella parte alta, sarà uno tra Norrie e Fritz a dover affrontare il vincitore della partita tra Djokovic e Monfils. Norrie sembrerebbe attraversare un ottimo periodo di forma, dopo le due vittorie per due set a zero contro avversari ostici come Delbonis e Opelka, ma Fritz non gli è da meno, alla luce della vittoria sofferta contro Sonego e di quella netta contro la testa di serie numero 5, Rublev.

Completano il quadro Popyrin-Duckworth, Koepfer-Hurkacz e Ruud-Giron.