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Non potevano che essere loro. Novak Djokovic e Daniil Medvedev sono i protagonisti della finale del torneo Masters 1000 di Parigi-Bercy, confermando il meritato status di numeri 1 e 2 del ranking mondiale.

Alle ore 15 di domenica è in programma la sfida più attesa… che però, nel 2021, non è certo un inedito. Djokovic e Medveved hanno infatti numerosi precedenti, alcuni dei quali di grande prestigio.

Djokovic – Medvedev, “parigini” d’adozione

Per Novak Djokovic e Daniil Medvedev, anzitutto, non è certo questa la prima finale dell’anno. Infatti, entrambi sono a quota sei finali disputate, e oggi pomeriggio toccheranno quota sette.

Delle sei a testa disputate, la curiosa analogia è che i due hanno conquistato quattro titoli a testa, tuttavia il serbo ha trionfato nei primi tre Slam della stagione, con il russo che si è poi rifatto vincendo gli US Open (e privando Djokovic del sogno Grande Slam, mancato davvero di un millimetro).

Il pronostico, qui a Parigi, di certo non è scontato se si pensa che Medvedev è stato uno dei soli sei giocatori in grado di battere Djokovic nel 2021, tanto più che in una occasione è riuscito ad avere la meglio del serbo in soli due set (cosa che, come è facile intuire, risulta particolarmente ardua).

Parlando di albo d’oro in questo torneo, va detto che Djokovic ha una grande confidenza con l’indoor del Parigi-Bercy, avendo conquistato già cinque titoli (ultimo dei quali nel 2019). Ma l’ultimo giocatore ad aver vinto questo torneo non poteva che essere… proprio Daniil Medvedev! Il russo, infatti, è il detentore del titolo a Bercy, conquistato proprio nella scorsa stagione.

Medvedev, conquistando la vittoria, potrebbe quindi diventare il secondo giocatore a vincere per due volte consecutive il Masters 1000, esattamente dopo Djokovic che ha fatto filotto tra il 2013 e il 2015. Diverrebbe anche il secondo russo a conquistare il torneo in più di un’occasione, dopo Safin che lo conquistò più volte (ma non consecutive) nei primi anni Duemila.

I temi della finale

L’obiettivo di Djokovic non può che essere la vittoria, sia per il prestigio che conferisce un alloro al Masters 1000 sia per scrollare da Medvedev l’etichetta di “ammazza grandi”: il russo, infatti, è stato in grado di vincere ben quattro delle ultime sei partite disputate contro il numero 1 della classifica ATP, e ben tre di queste vittorie sono state contro Djokovic.

Medvedev ha vinto anche quattro delle ultime sei partite contro Djokovic, ma nel complesso il serbo conduce di cinque vittorie a quattro negli scontri diretti tra i due.

Si tratta comunque di uno dei testa a testa su cui Djokovic dimostra di trovarsi meno a suo agio nell’intero panorama del circuito ATP.

Se sommiamo quindi questa tendenza – che porta il gioco di Medvedev ad essere molto insidioso per Nole – alla forma che il russo ha dimostrato per tutta la stagione, il risultato non potrà che essere quello di una finale combattuta.

Medvedev è definitivamente esploso quest’anno candidandosi ad essere la vera alternativa al dominio di Djokovic in questo periodo di interregno dopo l’epoca Federer/Nadal. Il russo è il giocatore che in questa stagione ha vinto il maggior numero di partite portando a casa 60 vittorie a fronte di appena 11 sconfitte.

Percentuale migliore in proporzione per Djokovic che ha trionfato in oltre l’85% dei match, ma sappiamo che il serbo ha anche giocato qualche gara in meno rispetto a Medvedev, per qualche infortunio e qualche scelta personale che l’ha portato a slatare alcuni tornei.

Tanti, quindi, i motivi di interesse per questa gara: il titolo andrà in Serbia, confermando la legge del più forte, o in Russia, confermando la presenza di un “guastatore” ormai diventato grande? Appuntamento sotto la Tour Eiffel oggi alle 15

Non poteva che esserci miglior antipasto in vista delle Finals di Torino, ormai imminenti.