Vai al contenuto

Se c’è una cosa in cui Jannik Sinner ha dimostrato di essere maestro, a parte ciò che fa sul campo da tennis, è nella gestione delle proprie risorse psicofisiche. Anche se ciò gli porta qualche antipatia o polemica, come accaduto di recente con la rinuncia alla presenza nell’incontro con il presidente Mattarella. Finora, però, ha sempre avuto ragione lui, e dal 17 febbraio vedremo se sarà così anche stavolta.

Come sta Jannik Sinner e quando torna in campo

Il suo forfait all’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha provocato qualche mal di pancia, certo. Ma per Jannik Sinner, questo Jannik Sinner, ormai non ci sono nemmeno più i rischi di campagne mediatiche a sfavore, alle quali peraltro ha già ampiamente dimostrato di riuscire a essere impermeabile. Detto ciò, solo chi non ha mai visto una partita di tennis potrebbe pensare che l’Australian Open vinto in maniera così netta sia stato anche “facile”. Così non è e senza nemmeno considerare cosa abbiamo saputo solo in seguito, ovvero che il campione altoatesino ha rischiato il ritiro prima dell’ottavo di finale contro Holger Rune.

Sette partite al meglio dei 5 set, nelle roventi temperature dell’estate australiane e con tutta la pressione del mondo addosso, non sono uno scherzo da smaltire. Dunque, è normale che Sinner avesse bisogno di staccare totalmente dal tennis. In questo caso, sarà un’assenza di più di tre settimane, ovvero quanto intercorre tra il 26 gennaio, giorno della finale vinta a Melbourne contro Sascha Zverev, e il primo impegno che lo attende, a partire dal 17 febbraio, a Doha.

Jannik Sinner rinuncia a Rotterdam, torna a Doha

E proprio il 27 gennaio, ovvero poco più di 24 ore dopo il back-to-back all’Australian Open, Jannik aveva annunciato il forfait dal torneo di Rotterdam, seppure a malincuore. Sinner era campione uscente del torneo olandese, che però quest’anno è stato anticipato di una settimana rispetto al 2024. Così, il campione italiano perderà i 500 punti guadagnati lo scorso anno vincendo la finale contro Alex de Minaur. Tuttavia, non si tratta di un danno di quelli incalcolabili, innanzitutto perché il suo vantaggio in classifica è tale da garantirgli la permanenza al primo posto almeno fino al Roland Garros. Inoltre, il torneo che Jannik Sinner ha scelto per il suo ritorno è un altro ATP 500, a cui finora non aveva mai partecipato: il Qatar Open di Doha. Vincendolo, Sinner recupererebbe i punti persi con il forfait di Rotterdam.

L’impressionante Entry List del Qatar Open

Quel “vincendolo” può lasciare intendere che sia facile, anche per come ci ha abituato il tennista azzurro. Ovviamente non sarà così, anche perché il torneo di Doha rischia di avere una line up che, più che a un 500, lo fa somigliare a un Masters 1000.

Ovviamente è presto per conoscere le teste di serie, ma del Qatar Open è nota da tempo la Entry List, ed è davvero impressionante. Lo potete constatare da soli leggendo le potenziali prime 8 teste di serie.

  1. Jannik Sinner
  2. Carlos Alcaraz
  3. Novak Djokovic
  4. Daniil Medvedev 
  5. Alex de Minaur
  6. Andrey Rublev 
  7. Grigor Dimitrov 
  8. Stefanos Tsitsipas

Numeri alla mano, mancheranno quattro degli attuali top 10: Sascha Zverev (n.2), Taylor Fritz (4), Casper Ruud (5) e Tommy Paul (9), ma siamo comunque di fronte a un torneo che potrebbe schierare insieme Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic!!!

Gli altri impegni di Jannik Sinner a febbraio

Dopo il Qatar, comunque vada a finire il torneo, ci sarà ancora un po’ di riposo per Jannik Sinner. All’orizzonte non ci sono infatti ulteriori tornei per lui in febbraio, e il suo impegno successivo sarà Indian Wells. Si tratta della prima tappa del cosiddetto “Sunshine Double”, ovvero come viene definita la coppia di Masters 1000 statunitensi disputati a breve distanza tra le due coste (California e poi Florida), sempre sul cemento all’aperto.

Indian Wells è in programma dal 2 al 16 marzo: ciò significa che, in caso di vittoria a Doha, Jannik Sinner avrà 8 giorni per riposarsi e trasferirsi oltreoceano.