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Si è chiusa nel primo pomeriggio di martedì 25 gennaio, la prima delle due giornate degli Australian Open dedicate ai quarti di finale dei tabelloni maschile e femminile.

per noi italiani arrivano delle notizie fantastiche da Melbourne, ma dobbiamo andare in ordine cronologico per darvi conto di tutto ciò che è successo fin dalle prime ore della notte.

Rafa Nadal è il primo semifinalista

Un incontro nervoso, pieno di pathos ed emozioni, che ha alla fine ha premiato chi è rimasto con la testa dentro al centrale di Melbourne nei momenti cruciali del match.

Questo può essere il riassunto di ciò che è successo durante il primo quarto di finale in programma nella notte di lunedì appena trascorsa.

Rafa Nadal l’ha chiuso al quinto 6-3/6-4/4-6/3-6/6-3, approfittando di una condizionale mentale e fisica che è parsa quella dei giorni migliori, al rientro dopo una lunga assenza.

Il suo avversario, Denis Shapovalov, ha messo in campo tutto ciò che poteva, anche le armi non prettamente tecniche, quando se l’è presa con il cronometro del servizio, provando a testare le reazioni psicologiche del suo avversario, che ha tenuto la solita calma e ha chiuso la sua fatica dopo 4 ore e 8 minuti di grandissimo tennis.

È stato invece il servizio l’arma in più del maiorchino nell’ultima frazione di gioco, un’arma che lo ha abbandonato raramente fino alla partita di martedì, alla luce dei soli due giochi persi complessivamente col servizio a disposizione.

Gli errori non forzati hanno fatto il resto, visto che Nadal ne ha commessi 28 rispetto ai 53 del suo avversario.

Dall’altra parte il tennista canadese ha capito che una delle poche escamotage che poteva utilizzare per sfuggire al dominio dello spagnolo, era quella di prolungare lo scambio oltre i 7/8 colpi, fertile terreno di conquista del suo avversario, ma nella frazione decisiva del match, Nadal ha rimesso le cose a posto con una fantastica serie di colpi e servizi vincenti che gli hanno permesso di conquistare l’accesso alla semifinale, nonostante qualche problema di stomaco che lo ha costretto a chiamare anche un medical timeout.

Matteo Berrettini giocherà contro lo spagnolo

Per certi versi molto simile è stato l’andamento del match che interessava noi italiani più da vicino, quello che metteva di fronte Matteo Berrettini a uno dei giocatori più in forma del circuito, Gael Monfils.

Esattamente come il vincitore del primo quarto di finale, il tennista romano è salito 2 set a 0 con una certa facilità, prima di attraversare un blackout che lo ha portato a dover affrontare un Monfils molto più simile ai turni precedenti, che lo ha messo in difficoltà, prima di crollare definitivamente nella quinta frazione di gioco, letteralmente dominata dall’azzurro.

Il doppio break iniziale ha messo le cose a posto per il nostro tennista di punta, che evidentemente ha sfruttato la pausa dopo il quarto set, per resettare il tutto e riprendere da dove aveva finito dopo il secondo set.

Ma si sa, la testa in questo sport è assolutamente decisiva, e se Monfils all’alba del terzo set ha cominciato a giocare con ormai nulla da perdere, lasciando andare i colpi come mai aveva fatto nel match, dopo che ha rimesso le cose in parità, ha subìto la verve atletica di Berrettini che ha smentito coi fatti chi pensava fosse preda di qualche problemino fisico.

Polemiche anche alla fine di questo match, viste le interperanze di qualche spettatore anche, anzi soprattutto, durante l’intervista di fine partita.

Da considerare particolarmente interessante la statistica che lo ha visto colpire la palla con più violenza al quinto set piuttosto che nei due set precedenti, nonostante le tre ore e passa di gioco.

Berrettini è il primo italiano di sempre a giocare una semifinale agli Australian Open e lo farà contro Rafa Nadal nella notte italiana di giovedì, alle 04,30.

Il lungo recupero che i due osserveranno, servirà ad entrambi per recuperare da due maratone che lasceranno comunque il segno e la partita di Nadal, decisamente sotto tono con Shapovalov rispetto agli impegni precedenti, potrebbe essere la chiave del match del 28.

Domani mattina gli altri due quarti di finale, quelli che vedranno in campo l’altro nostro italiano Jannik Sinner contro Stefanos Tsistsipas alle 05,00 ora italiana e il numero 1 del mondo Daniil Medvedev che affronterà il canadese Felix AugerAliassime alle 09,30

Keys-Barty la prima semifinale in campo femminile

Tra le donne i risultati dei due quarti di finale giocati nella notte appena trascorsa, hanno avuto, in relazione al pronostico della vigilia, risultati contrapposti.

Nel primo quarto di finale giocato nella notte, Madison Keys ha sorprendentemente battuto la Testa di Serie numero 4 Barbora Krejcikova, con un perentorio 6-3/6-2.

Un incontro con ogni probabilità influenzato dai problemi fisici della giocatrice della Repubblica Ceca, che durante tutto il secondo set è sembrata spesso sul punto di mollare la presa e abbandonare il match.

Non si spiegherebbe altrimenti un dominio così netto da parte della giocatrice statunitense, che ha trovato nel suo servizio l’alleato delle grandi occasioni, in virtù di un numero di ace pari a 9 e di 27 colpi vincenti, a fronte dei 12 della sua avversaria.

Ashleig Barty sarà l’avversaria dell’americana. L’australiana continua a macinare gioco e avversarie e anche i numeri del match condotto in porto contro Jessica Pegula, stanno lì a dimostrarlo.

Intanto il punteggio, 6-2/6-0, che non ammette repliche, ma è stato il modo di giocare della numero 1 al mondo in tutto il torneo, che fa presagire ad una facile vittoria anche contro la Keys in semifinale.

La Barty continua a non perdere il servizio e contro la Pegula ha concesso una sola palla break, peraltro neutralizzata senza grosse difficoltà.

La prima semifinale del torneo femminile si giocherà quando in Italia saranno le 09,30 del mattino di giovedì 27 gennaio.

Gli altri due quarti di finale vedranno la luce questa notte tra Collins e Cornet e Swiatek e Kanepi, rispettivamente all’una e alle tre del mattino ora italiana.