Vai al contenuto

Da qualche mese a questa parte, il mondo del tennis si è schiuso al grande pubblico. L’esplosione di Jannik Sinner ha trasformato alcuni argomenti da discorsi di nicchia a oggetto della curiosità generale. Dunque, andiamo a capire meglio come funziona la grande macchina dell’ATP. Nello specifico, il sistema di punteggi che alimenta le classifiche del tennis professionistico, l’ATP ranking.

ATP, WTA, ITF: come funziona il grande tennis mondiale

Il grande circo del tennis mondiale è governato dall’ATP (Association of Tennis Professionals) per il circuito maschile e della WTA (Women’s Tennis Association) per quello femminile, insieme alla ITF (International Federation of Tennis). A quest’ultima è demandata l’organizzazione dei quattro tornei del Grande Slam (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon, US Open) e delle principali competizioni per nazioni, come la Coppa Davis per gli uomini e la Billie Jean King Cup per le donne. A margine di ciò, ITF organizza anche tornei di singolare e doppio dei circuiti minori, ovvero quelli che una volta erano denominati “Futures”, che assegnano a loro volta punti per ciò di cui stiamo per parlare: i ranking ATP (e WTA, di cui oggi tuttavia non ci occupiamo).

ATP ranking: come funziona, come si assegnano e tolgono i punti

Il circuito ATP è composto di tornei suddivisi per categorie, in ordine crescente di prestigio: Challenger, ATP 250, ATP 500, ATP Masters 1000, ATP Finals e i citati quattro tornei del Grande Slam.

All’inizio di ogni anno viene diffuso il cosiddetto ATP Rulebook, che contiene tutte le regole da seguire. Tra di esse, ci sono i punteggi che ciascuna tipologia di tornei assegna, ma anche gli obblighi dei tennisti.

Prima di addentrarci nel funzionamento del ranking ATP, è il caso di chiarirne alcune basilari logiche. La classifica del tennis professionistico maschile mira a esaltare la meritocrazia, dunque a portare in alto i tennisti che più si distinguono nel tempo. Il ranking ATP, che viene aggiornato ogni lunedì mattina, è calcolato sull’arco delle 52 settimane precedenti. Nella settimana in cui un torneo va ad iniziare, si azzerano i punti assegnati nell’edizione precedente del medesimo torneo. Ad esempio, nell’immediata vigilia dell’Australian Open 2025, Jannik Sinner perderà i 2000 punti guadagnati vincendo il torneo nel 2024, e così per il finalista Medvedev, i semifinalisti e così via.

Un giocatore che ha vinto un torneo l’anno precedente può solo cercare di difendere quei punti (anche in parte, ad esempio facendo semifinale o finale), non guadagnarne in più.

ATP 2024: i punti assegnati in base alla categoria dei tornei

Nel Rulebook 2024 (che potete consultare qui) si trovano alcune variazioni minori, come ad esempio 100 punti in più assegnati ai finalisti di Slam (1300 invece dei precedenti 1200). Cerchiamo comunque di fare chiarezza, con una opportuna tabella.

CATEGORIAVITTORIAFINALESEMIFINALEQUARTIOTTAVISEDICESIMI32ESIMI64ESIMIQUALIFICAZIONE
GRANDE SLAM20001300800400200100501030
ATP FINALSmin 1100 max 1500min 600 max 1000 min 200 max 600
ATP MASTERS 100010006504002001005010 (30 con tabellone a 96 giocatori)0 (10 con tabellone a 96 giocatori)30 (20 con tabellone a 96 giocatori)
ATP 50050033020010050da 0 a 25da 16 a 25
ATP 2502501651005025da 0 a 13da 8 a 13

Le varie forbici esistono proprio per alcune differenze all’interno della stessa categoria. Ci sono infatti alcuni tornei Masters 1000 che sono definiti “mini-slam”, perché hanno esteso la durata da una settimana a 12 giorni e conseguentemente il tabellone, che passa a 96 giocatori. Questi tornei sono Indian Wells, Miami, Madrid, Roma e Shanghai. Dal 2025 a questo club si aggregheranno le tappe estive di Montreal e Cincinnati, mentre Montecarlo e Parigi Bercy rimangono con la struttura classica a 56 giocatori. Da qui le differenze di punti in palio soprattutto nei primi turni e nelle qualificazioni (nei tornei con tabellone a 56 giocatori il primo turno è costituito direttamente dai 32esimi di finale).

Come si compone la classifica di un giocatore

Secondo le regole attuali, la classifica di ogni giocatore è determinata dal punteggio ottenuto nelle 52 settimane precedenti. Tuttavia, il numero di tornei utili per la classifica non è infinito, ma pre-determinato a 19, alcuni dei quali obbligatori: i 4 tornei del Grande Slam e 8 dei 9 Masters 1000 in calendario (tranne Montecarlo). Per “obbligatori” si intende che ogni giocatore la cui classifica dà accesso al tabellone principale, è obbligato a parteciparvi a meno di motivi comprovati (es. infortunio).

Pertanto, i 19 tornei che concorrono a formare la classifica di ciascun giocatore sono, in teoria, questi:

  • I 4 tornei del Grande Slam (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon, US Open)
  • Gli 8 Masters 1000 (Indian Wells, Miami, Madrid, Roma, Montreal, Cincinnati, Shanghai, Parigi) obbligatori
  • I 7 migliori risultati ottenuti fra Masters 1000 Montecarlo, ATP 500, United Cup, ATP 250, Challenger e ITF.

N.B.: i punteggi ottenuti alle ATP Finals contano fino al lunedì seguente all’ultimo torneo della stagione successiva.

Va da sé che il numero massimo di tornei considerabili per il ranking rimane 19, ma gli obblighi cambiano in base alla classifica di ciascun giocatore. Ad esempio, un giocatore classificato al 90° posto non avrà automaticamente posto in tabellone di un Masters 1000, dunque non può considerarsi obbligatorio per lui. Vale per tutti il principio di presenza obbligatoria nei migliori tornei a cui si ha accesso diretto tramite classifica.

Un esempio: il ranking di Matteo Arnaldi

Prendiamo ad esempio il ranking di Matteo Arnaldi aggiornato alla settimana dal 22 al 28 aprile, per comprendere il funzionamento del meccanismo.

L’italiano è attualmente 36° a 1191 punti, ottenuti così

TORNEO E DATACATEGORIAPUNTI GUADAGNATI
US OPEN – AGOSTO 2023SLAM180
HELLBRON – GIUGNO 2023CHALLENGER125
MIAMI – MARZO 2024MASTERS 1000100
BARCELLONA – APRILE 2024ATP 500100
UMAG – LUGLIO 2023ATP 25090
MONTREAL – AGOSTO 2023MASTERS 100070
PECHINO – SETTEMBRE 2023ATP 50065
MADRID – APRILE 2023MASTERS 100061
BRISBANE – GENNAIO 2024ATP 25050
AUSTRALIAN OPEN – GENNAIO 2024SLAM50
ACAPULCO – FEBBRAIO 2024MASTERS 100050
ROLAND GARROS – MAGGIO 2023SLAM45
VIENNA – OTTOBRE 2023ATP 50045
SHANGHAI – OTTOBRE 2023MASTERS 100045
WIMBLEDON – LUGLIO 2023SLAM35
INDIAN WELLS – MARZO 2024MASTERS 100030
ROMA – MAGGIO 2023MASTERS 100025
DELRAY BEACH – FEBBRAIO 2024ATP 25025
PARIGI BERCY – OTTOBRE 2023MASTERS 1000

Come vedete, tra i 19 risultati risulta obbligatoriamente lo zero di Parigi Bercy, dal quale Matteo Arnaldi si era ritirato all’ultimo momento. Questo è dovuto alla regola contenuta nell’articolo 9 comma 3 dell’ATP Rulebook: “Once a player is accepted in the main draw of one of these twelve (12) tournaments, as a direct acceptance, a qualifier, a special exempt or a lucky loser, or having accepted a wild card, his result in this tournament shall count for his ranking, whether or not he participates.”

Da lunedì prossimo, Matteo Arnaldi perderà i 61 punti conquistati a Madrid 2023. Per migliorare il suo attuale ranking, il sanremese dovrà fare meglio del secondo turno dello scorso anno.

Le differenze tra ATP Ranking e Race

Parallelamente al ranking appena descritto, l’ATP stila anche la cosiddetta Race, altra classifica che è mirata alla partecipazione alle ATP Finals. Essendo l’ultimo atto della stagione ancora ospitato a Torino, la classifica prende il nome di “Race to Turin“.

C’è una differenza sostanziale tra la il Ranking ATP e la Race: mentre il primo copre le 52 settimane in maniera dinamica, la seconda considera esclusivamente l’anno solare in oggetto. Nell’attuale Race To Turin, si prendono in considerazione solo i risultati ottenuti nel corso del 2024. Per ovvie ragioni, al momento Jannik Sinner è nettamente leader della Race con 4310 punti, davanti ai 2660 di Daniil Medvedev e ai 2285 di Casper Ruud. La soglia prevista per ottenere la qualificazione alle Nitto ATP Finals di Torino è di 7895 punti.