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Di una cosa possiamo esser certi: le ATP Finals 2021 di Torino, per i colori azzurri, resteranno nella memoria come una manifestazione che ha generato emozioni di ogni genere: dalla disperazione per la sorte dello sfortunato Matteo Berrettini, alla gioia per il nuovo talentino Jannik Sinner, alla speranza nutrita dai risultati degli altri campi.

Ma mentre il tricolore si interroga circa l’avanzata del suo nuovo alfiere, la certezza resta sempre la solita: Novak Djokovic, che come da pronostico ha passato agevolmente il turno.

Le gare di ieri: Djokovic qualificato, Ruud in rimonta

Come volevasi dimostrare. Novak Djokovic era venuto a Torino con l’intenzione di far suo il torneo delle ATP Finals, e per ora non sta tradendo le attese: anche ieri, vittoria netta sul russo Andy Rublev per 6-3 6-2 in appena un’ora e nove minuti. Tale trionfo corrisponde alla vittoria nel Gruppo Verde e all’avanzamento in semifinale.

E dire che nel primo set il serbo aveva accusato qualche problema, concedendo subito un break all’avversario. Ma una volta prese le misure, Djokovic si è riscattando togliendo immediatamente la battuta all’avversario, e in 36 minuti risolve la pratica. Nella seconda frazione, Djokovic è praticamente perfetto, e una volta trovato il break al terzo game impone il proprio ritmo, non lasciando scampo a Rublev. Djokovic che ora è in attesa di conoscere il proprio avversario.

Nell’altra partita del giorno, è la Norvegia a sorridere, con la prima affermazione di un proprio rappresentante alle Finals.

Il numero 8 del mondo Casper Ruud, infatti, ha battuto il britannico Cameron Norrie (n.12 della classifica) per 1-6 6-3 6-4 in 1 ora e 54 minuti. Match assolutamente godibile, quello tra i due contendenti: e dire che inizialmente non era neanche in programma. Infatti, Norrie è il sostituto dell’infortunato Stefanos Tsitsipas, greco che avrebbe dovuto scontrarsi con Ruud.

Ruud, che ha battuto Norrie sfoderando un servizio potente e preciso, si giocherà l’accesso alla semifinale nello scontro diretto con Andy Rublev.

Ruud, dopo un primo set di pura sofferenza, in cui ha commesso svariati errori e regalato molti punti gratuiti, ha perfezionato le proprie prime battute nel secondo set, costringendo Norrie a rispondere dal fondo e ad indurlo in errore più volte. Una volta acquisita l’inerzia della gara, è stato facile per il norvegese portare a casa il match.

Le gare di oggi: Sinner ci prova con Medvedev, ma tutto dipende da Zverev-Hurkacz 

Parlavamo di grandi emozioni per i colori azzurri, e non potrebbe essere altrimenti: l’altoatesino Sinner cerca il bis in serata con Medvedev, dopo il trionfo contro Hurkacz.

E’ una gara attesissima anche perchè il pubblico di Torino cercherà di spingere l’azzurro verso un’impresa oggettivamente complicata, dal momento che i precedenti tra i contendenti sono due, entrambi a favore di Medvedev ed entrambi in modalità indoor, a Marsiglia. Più in generale, sono i numeri del russo a spaventare i tifosi italiani: basti pensare che in questa stagione Medvedev ha disputato in indoor 13 gare, vincendone ben 11. Bottino un po’ più magro, in questo senso, per Sinner, capace di vincerne 14 sulle 19 disputate.

Per un cervellotico (e discutibile) regolamento, Jannik Sinner passerà il turno non solo vincendo contro il temibile russo, ma deve sperare nella contemporanea sconfitta di Zverev contro Hurkacz. In caso contrario, il match sarà solo una vetrina per divertire il pubblico azzurro e mettere in mostra le già note elevatissime doti di palleggiatore.

Qualora la combinazione si avverasse, Sinner avrebbe la possibilità di eguagliare Greg Rusedski, che nel 1998 mise a segno da subentrante due vittorie nella prima fase del torneo.

Come abbiamo detto, però, tutto dipende da ZverevHurkacz , l’altra gara di giornata: il tedesco, nella vittoria, si assicurerebbe matematicamente il passaggio del turno. Peraltro, per la Germania sarebbe una sorta di record, dal momento che per Zverev parteciperebbe alla terza semifinale delle Finals in carriera, meglio di lui solo un gigante della racchetta come Boris Becker.

Zverev ha anche una tradizione positiva contro il polacco Hurkacz: nel loro unico precedente, infatti, ha avuto la meglio il teutonico quando nel 2019 ha battuto per 2-1 il rivale al Masters 1000 di Madrid.

Hurkacz, attualmente numero 9 al mondo, è già eliminato dal torneo, e ha l’unico obiettivo di migliorare il record della sua stagione, che attualmente vede 36 vittorie e 22 sconfitte nell’anno solare.