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Chiunque abbia voluto provare a giocare a Tennis, a qualunque livello poi sia arrivato, si è sicuramente trovato di fronte al dubbio iniziale più temuto: “Quale racchetta dovrei scegliere?”.

Quesito più che lecito, non solo in termini di spesa e di utilizzo, ma anche di caratteristiche tecniche specifiche del giocatore. Già, perchè nel corso del tempo questo strumento si è affinato sempre di più in tutti i suoi parametri, proprio per venire incontro alle soggettive esigenze di gioco.

Ecco però che diventa ancora più complicato orientarsi quando non è più solo una questione di marche o di materiali, ma anche di dimensioni, di peso, di equilibri, di tensioni e quant’altro. Proviamo a orientarci in questa prima scelta, con qualche consiglio utile a identificare almeno i parametri più essenziali.

#1 – Come scegliere il giusto manico?

Partiamo dalle cose più semplici, visto che la prima cosa che faremo probabilmente sarà proprio prendere in mano la nostra racchetta. Già da questo semplice gesto, possiamo intanto selezionare quale sia il manico che fa per noi, in base alla dimensione della nostra mano.

L’impugnatura in effetti è un elemento fondamentale per poter gestire al meglio il nostro strumento di gioco, ed è quasi superfluo dire come debba essere perfetta per poter controllare i nostri colpi (oltre a evitare problemi a polso e gomito).

Ci sono generalmente sei tipologie di misura del manico in base all’età e alla dimensione della mano, che identificano di solito l’utilizzo per bambini, adolescenti, donne e le diverse tipologie di uomini (di altezza piccola, media o alta).

A seconda di queste caratteristiche quindi, possiamo già selezionare una prima categoria di racchette, andando poi a provare fisicamente il manico con la nostra mano: se impugnando la racchetta come durante il gioco, tra le dita e il palmo c’è lo spazio di un dito (proviamo con l’indice dell’altra mano per verificare), allora quella è la nostra misura giusta.

Nel caso ci sia troppo spazio, proviamo magari a scendere di dimensione, viceversa, aumentiamo ovviamente. Nel caso non si trovi la misura perfetta, è sempre meglio optare per un manico leggermente più piccolo, visto che in quel caso possiamo poi andare a migliorare la situazione avvolgendo un nastro morbido (il “Grip”).

#2 – Quanto deve essere grande l’ovale?

Almeno per quanto riguarda le racchette, le dimensioni contano, eccome. La prima cosa da considerare infatti, è la grandezza dell’ovale. Non si tratta di scegliere un meglio un peggio, quanto un “più adatto” alle nostre caratteristiche.

La proporzione infatti è diretta: maggiore è ampio l’ovale, maggiore la sarà la potenza. Viceversa, a ovale più piccolo corrisponde un maggior controllo. Con la specifica che proprio per via delle dimensioni, con un ovale più grande avremo anche un’area di “sweetspot” più ampia (ovvero possiamo colpire la pallina anche in zone meno centrali).

Ne consegue che dal punto di vista di gioco, i giocatori più esperti preferiscono scegliere ovali più piccoli, visto che potranno controllare meglio i loro colpi (anche se con meno superficie di “sweetspot), mentre per quelli alle prime armi o intermedi, è forse più utile scegliere ovali più grandi (intorno ai 645 cm quadrati per gli intermedi, oppure dall’oversize in più per i novizi, con superfici fino a 740 cm quadrati).

#3 – Quanto deve pesare la racchetta?

Il peso della racchetta è probabilmente una delle caratteristiche più importanti da tenere in considerazione. Anche qua in maniera molto semplice, all’aumentare del peso otterremo più controllo ma meno potenza. E viceversa.

Per tutti i principianti quindi, la prima regola è scegliere una racchetta possibilmente leggera e maneggevole, mentre i più esperti potranno aumentare la soglia andando sempre di più verso un telaio più pesante in modo da ottenere più controllo e stabilità.

Altrettanto, è importante scegliere anche in base al proprio gioco: con una racchetta più leggera sarà più facile infatti aumentare lo spin nei nostri colpi (quindi effetti e angoli più spinti), mentre grazie alla stabilità di racchette più pesanti, potremmo giocare più profondi sulla linea di fondo, oltre a fornire maggiore potenza per i colpi a rete o il servizio.

Anche qua quindi, è necessario trovare il giusto equilibrio a seconda della nostra fisicità, livello e tipologia di gioco.

#4 – Come devono essere tirate le corde?

Una delle domande che si facevano spesso quando si prendeva una racchetta nuova, riguardava la tensione delle corde. Ma in verità, non dovendo quasi mai fare noi quell’operazione, meglio affidarsi semplicemente a chi ci preparerà la racchetta, fornendo le giuste indicazioni su di noi.

Quello più importante invece è scegliere lo schema delle corde: più aperto o più chiuso. Ovvero, il numero di corde orizzontali e verticali nella racchetta. Più corde avremo nel nostro “String Pattern”, più sarà chiuso. Meno ne avremo, più sarà aperto.

Semplificando l’effetto di questo pattern, possiamo dire che più sarà aperto, maggiore sarà la nostra possibilità di “spin” (questo perchè le corde si fletteranno di più, a parità di tensione, regalando la possibilità di angoli più spinti). Mentre chiudendo lo schema (quindi con più corde), avremo una maggiore resistenza all’impatto, consentendo alla pallina di uscire in maniera più veloce e potente (a scapito del controllo, da recuperare poi con movimenti più incisivi e veloci).

Come sopra quindi, per i principianti il consiglio è quello di avere uno schema più aperto, da gestire poi via via che si migliora nel controllo e si vogliono incrementare le performance di potenza.

#5 – Occhio al bilanciamento

Abbiamo già detto dell’importanza del peso della racchetta, ma bisogna fare anche molta attenzione al suo bilanciamento, misurato appunto in millimetri tra la base del manico e il suo punto di equilibrio.

Come per tutto quanto esposto sopra, anche qua non c’è un numero perfetto per tutti, ma dipende dagli effetti che vogliamo ottenere. Maggiore il punto di bilanciamento è verso la testa della racchetta, più potenza e spinta avremo con però meno controllo. Viceversa invece più lo spostiamo verso il manico.

In genere avremo proprio tre macro categorie rispetto al bilanciamento: head light (quando è spostato verso il manico), head heavy (verso l’ovale) o bilanciamento neutro (di solito per racchette di peso medio).

Il consiglio per chi compra la sua prima racchetta, può essere quello di cominciare da un bilanciamento neutro, agendo intanto sugli altri parametri che abbiamo presentato, per poi provare a modificare il bilanciamento a seconda delle proprie caratteristiche e dell’evoluzione del suo gioco.