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Ci si attendeva grande spettacolo dallo slalom femminile in programma martedì sulla Planai, a Schladming, in Austria, e le protagoniste più attese non hanno tradito.

In particolare Mikaela Shiffrin, che domenica, a Kranjska Gora ha inforcato sul muro finale della Podkoren, quando era in piena lotta con la Vlhova per il primo posto. Questa volta non ce n’è stato per nessuna. La statunitense si è imposta grazie a una seconda manche di altissimo livello: per lei si è trattata della seconda vittoria stagionale tra i pali stretti dopo quella di Killington ma anche della 73esima in carriera nella Coppa del Mondo.

Mikaela è la più vincente nella storia della Coppa del mondo in una singola disciplina: i suoi 47 successi in slalom superano i 46 del fenomenale svedese Ingemar Stenmark in gigante. Numeri che si commentano da soli e che hanno emozionato anche la fuoriclasse americana, che si è commossa.

Nella prima manche la Shiffrin aveva chiuso al quinto posto e nella seconda si è rimboccata le maniche, a dir poco, visto che sul muro ha fatto la differenza, dimostrando di avere una marcia in più rispetto alle avversarie, a partire da Petra Vlhova, che ha chiuso con 15 centesimi di ritardo.

Per la slovacca, comunque, la gioia della conquista della coppa di specialità, nella quale, quando sono solamente due le gare che mancano, ha 220 punti di margine sulla stessa Mikaela in una stagione in cui ha vinto gli slalom di Levi (due volte), Lienz, Zagabria e Kranjska Gora, domenica scorsa.

A occupare il terzo gradino del podio di Schladming Lena Duerr, che ha accusato un ritardo di 93 centesimi dalla battistrada: una soddisfazione per la tedesca, che aveva già chiuso tra le prime tre a Levi, a inizio stagione.

Niente medaglia per la svizzera Camille Rast, che non ha attaccato nel finale, e per l’austriaca Chiara Mair, entrambe staccate di 1.05: possono però consolarsi perché nella circostanza, piazzandosi al quarto posto, hanno fatto registrare entrambe il loro miglior risultato della carriera in Coppa del Mondo. Ai piani alti a metà gara non si sono confermate nella seconda manche la canadese Ali Nullmeyer e la svizzera Wendy Holdener: sono uscite entrambe.

Buona la prestazione della croata Leona Popovic, sesta a 1.37, settima la norvegese Mina Fuerst Holtmann (+1.50), poi due canadesi, Laurence St-Germain (+1.51) e Amelia Smart (+1.68), e a completare la top-10 un’altra norvegese, Maria Therese Tviberg (+1.72).

L’unica ad andare a punti tra le italiane è stata Anita Gulli, che ha chiuso al 23esimo posto, con una seconda manche con qualche incertezza nella quale ha però beneficiato di più di un’uscita: la piemontese era partita con il pettorale numero 53. Già eliminate nella prima manche Lara Della Mea, Marta Rossetti, Sophie Mathiou e Vera Tschurtschenthaler.

In classifica generale di Coppa del Mondo comanda sempre Mikaela Shiffrin con 966 punti contro i 911 di Petra Vlhova. Al terzo posto c’è Sofia Goggia (657): le gare veloci, però, potranno consentire alla campionessa bergamasca di dire la propria, come sa far lei.