Nel precedente articolo abbiamo raccontato il doppio podio ottenuto dagli italiani nell’evento #7 delle WSOP Europe 2025 di Rozvadov. Lulei Hu si è messo al collo un bronzo di valore, Claudio Daffina ha fatto ancora meglio catturando l’argento. Qualche ora più tardi, gli argenti italiani sono diventati due, grazie a quello di Dario Alioto nell’evento #8: €5.000 Pot-Limit Omaha.
I piani dell’italiano, vicinissimo al secondo braccialetto in carriera dopo 18 anni, sono stati rovinato da Renji Mao. Il cinese ha fatto il bis dopo il titolo conquistato alle WSOP di Las Vegas 2023 con l’evento $800 No-Limit Hold’em Deepstack.
Oltre al danno c’è stata anche la beffa per Alioto, si potrebbe aggiungere, visto che l’italiano ha dominato il torneo fino a pochi passi dal traguardo finale. Davvero un peccato, ma bisogna ammettere che Renji Mao è un giocatore abile ed esperto, anche quando si tratta di Omaha, e non ha demeritato la vittoria.
Alla fine, il pro cinese si è imposto su un field di 200 entries, per un primo premio di €213.600. Dario Alioto ha invece incassato €138.800.

LA SECONDA GIORNATA
Il Day2 dell’evento è ripartito con 31 giocatori e un’assenza illustre: Fahredin Mustafov, secondo nel count alle spalle di Alioto (1.407.000 chips) ma impossibilitato a presentarsi all’inizio della giornata. Forte di un milione di gettoni accumulato nel Day 1, il bulgaro si è comunque unito al torneo più tardi, riuscendo perfino a centrare il final table.
Ottima posizione allo start anche per il top player americano Shaun Deeb, terzo con 931.000 chips, tallonato dal pro ceco Zdenek Zizka (836.000), quest’ultimo reduce dall’heads-up perso pochi giorni fa contro Giuliano Bendinelli nel Monster Stack. 10ma piazza per il due volte “braccialettato” WSOPE Dennis Weiss, specialista di PLO e vincitore di questo torneo l’anno scorso.
Tra i last 31 c’erano anche altri tre italiani. Michael Tabarelli ha iniziato da una buona posizione in classifica con 408.000 chips. Nolan Curatolo (82.000) ed Ermanno Di Nicola (24.000), due volte vincitore di un titolo WSOPE nel 2023 e 2024, si sono invece trovati nelle parti basse del count con rispettivamente 82.000 e 24.000 chips. Di Nicola è tuttavia riuscito a resistere più di tutti gli altri italiani, Alioto escluso ovviamente, chiudendo con un insperato 17° posto per €11.200 di premio.

Renji Mao è invece ripartito dalla 14ma posizione, con poco più di 40bb. E’ riuscito però a trovare rapidamente una doppia eliminazione e ha poi gestito bene l’incremento di stack. A 15 left ha eliminato Anh Do e a seguire Ioannis Angelou Konstas (14°), superando temporaneamente Alioto al comando. Poco dopo, Mustafov ha estromesso Shaun Deeb in 11ma posizione (€13.900), spegnendo i sogni dell’americano di un ottavo braccialetto.
L’eliminazione di Eran Carmi per mano di Dario Alioto ha spalancato le porte al final table.
IL TAVOLO FINALE
In nona posizione è uscito il campione in carica Dennis Weiss, eliminato proprio da Mao. Alioto ha poi chiuso un nut flush di quadri runner-runner al river che lo ha riportato in testa, mentre Kumaran Sarvendran (8°) e Vadim Zakharyan (7°) hanno dovuto abbandonare poco prima della pausa cena.
Alla ripresa, i sei finalisti hanno dato vita a un lungo braccio di ferro. La svolta è arrivata con un colpo clamoroso tra Salih Atac e Renji Mao. I due finiscono ai resti in un preflop forbettato, con mani molto simili: A♦A♥4♥3♦ per lo svizzero e A♠A♣3♣2♠ per il cinese. Pot odds calculator alla mano, Atac ha il 26% di chance di vincere il piatto, Mao il 23%, mentre il risultato più probabile (51%) è lo split. Il board però scorre Q♣5♦4♣K♥6♥, scala dal 6 al 2 che premia Mao e manda alle casse Atac.

Da lì le eliminazioni si sono susseguite rapidamente. Prima quella di Zdenek Zizka (5°), già graziato al river in due all-in precedenti (set vs Mao e scala vs Grzegorz Derkowski), che si è arreso a Dario Alioto: il polacco parte avanti preflop ma l’italiano chiude colore sulle prime tre carte del board.
Poi è stata la volta di Mustafov (4°), di nuovo per mano di Alioto: altro colore di picche chiuso al turn. Il pro italiano ha fatto tris eliminando anche il tedesco Grzegorz Derkowski. A quel punto, Dario Alioto si è presentato all’heads-up con un vantaggio di 3:1.
LA RIMONTA DI MAO
Sembrava tutto pronto per il trionfo di Alioto, ma Mao ha di nuovo mostrato resilienza. Due raddoppi consecutivi hanno ribaltato l’inerzia del duello. Al terzo all-in/call, il pro cinese si è presentato con la mano migliore: A♦A♠K♥J♣ vs A♣K♣J♠6♣, 76% a 13,5%. L’ultimo board 4♠Q♣5♠5♥4♦, con Dario Alioto già drawing dead al turn, ha consegnato doppia coppia di Assi e Donne a Renji Mao, vincitore finale del torneo!
Per Alioto resta la soddisfazione di un torneo giocato ad alto livello, impreziosito da eliminazioni importanti e da una leadership mantenuta a lungo. Per Mao, invece, arriva la consacrazione definitiva: il bis WSOP a soli due anni di distanza dal primo titolo lo conferma tra i protagonisti assoluti della scena internazionale in questa specialità.

Immagine di testa: Renji Mao (credits WSOPE via PokerNews)