Lo European Poker Tour prende il via nel 2004, in pieno boom del gioco dopo la vittoria di Chris Moneymaker al Main Event WSOP del 2003.
Il merito è dell’allora regista TV inglese – e grande appassionato di poker – John Duthie che quattro anni prima si era aggiudicato all’Isola di Man il Poker Million. Oltre al milione di sterline incassato, Duthie torna a casa con l’idea che rivoluzionerà il mondo del poker dal vivo: un tour tutto europeo – ad eccezione dell’appendice caraibica della PCA, inserita nel tour solo a partire dal 2008 – con copertura televisiva.
La combinazione tra televisione e spostamento dell’asse dei tornei live al di là dell’oceano, coglie in pieno la dimensione sempre più globale che il poker va assumendo. PokerStars se ne accorge subito e acquista i diritti dell’EPT da Duthie, offrendogli anche il ruolo di CEO del circuito, che l’ex regista terrà fino al 2012 (per la cronaca, dal 2017 John Duthie ha cambiato “bandiera” diventando presidente del partypoker LIVE).
La prima stagione dell’European Poker Tour inizia nel settembre del 2004 da Barcellona e si sviluppa attraverso un totale di 7 appuntamenti. Osservando oggi le dimensioni di quel debutto, in termini di buy-in, numero di partecipanti e montepremi, è possibile apprezzare l’enorme crescita compiuta dal tour, e più in generale dal poker, nel corso degli anni, nonostante le difficoltà legate al Black Friday (2011) e alla contrazione del field a causa della crisi economica.
Da ormai molte stagioni, al Main Event dell’EPT partecipano in media 800 giocatori, che pagano un buy-in di 5.300 euro per cercare di vincere un primo premio a sette cifre. 16 anni fa, invece, a Barcellona si comincia con “solo” 229 partecipanti, a fronte di una registrazione di 1.000 euro. Il montepremi finale è di €229.000 e la fetta più grossa, 80.000 euro, va allo svedese Alexander Stevic, primo vincitore di una tappa EPT. In quella occasione, Barcellona si tinge anche d'”azzurro” grazie al terzo posto di Luca Pagano. Per il giocatore trevigiano, quel giorno inizia la “love story” con il tour della pokeroom dell’Isola di Man, fatta di 7 final table (record ancora imbattuto), 21 in the money (secondo posto) e svariate bad beat che gli negano l’ambito titolo. La prima arriva proprio in terra catalana, quando il suo A♥J♥ si scontra con l’A♦4♦ di O’Callaghan: il board 4♠6♦9♣Q♦3♠ manda l’irlandese all’heads-up con Stevic, mentre Pagano deve accontentarsi del gradino più basso del podio.

La seconda tappa di quella prima stagione si svolge a Londra circa un mese dopo. Sale il buy-in, £3.000, ma scendono i partecipanti, 175 in tutto, per un prizepool di £524.410. Di questi, 200.000 finiscono nelle tasche del vincitore, l’inglese John Shipley sostenuto dal tifo locale.
Solo due settimane dopo il tour si sposta di nuovo, ma non di molto. Questa volta è Dublino a ospitare l’appuntamento con il tour di PokerStars. Il buy-in cambia ancora, un chiaro segno che la prima stagione è inevitabilmente quella dei test: €1.500, pagati da 163 giocatori. Alla fine vince di nuovo un britannico, Ram Vaswani che, oltre al titolo, si porta a casa €93.000 su un montepremi complessivo di €244.500.
Quello di Vaswani è un nome da tenere d’occhio in questa stagione. L’inglese, infatti, si ripresenta al testa-a-testa finale anche nella quarta tappa dalla Season 1. Si gioca nella fredda Copenhagen del gennaio 2005, ma la sala poker è riscaldata da 163 giocatori che pagano 20.000 corone danesi per partecipare al Main Event (DKr 2,883,825 il prizepool finale). Ancora più bollente è la conclusione, perché Vaswami è già in grado di scrivere un pezzo di storia del neonato tour, realizzando un clamoroso back-to-back. Sulla sua strada c’è però il giovane player olandese, Noah Boeken che con una mano finale da brividi vince il titolo e circa 191.000 dollari di primo premio. I due finiscono ai resti con Boeken in vantaggio A♣Q♥ vs A♦J♣. Il flop cambia subito la situazione a favore di Vasmami che trova la top pair con J♦10♠3♣ sul tavolo. Ma al turn scende un K♣ che chiude la scala a incastro e ristabilisce il vantaggio di Boeken, fino all’ininfluente 5♥ al river.
La quinta tappa si svolge dal 16 al 19 febbraio 2005 in Francia, al Casinò di Deauville. Il buy-in d’ingresso sale a 2.000 euro ma, nonostante il raise, il field arriva a quota 245 giocatori, rinforzato dalla partecipazione di numerosi americani. E’ il nuovo record per un montepremi dell’EPT, €465.500, e sono proprio i player statunitensi ad approfittarne, occupando le prime quattro posizioni del tavolo finale. A vincere è Brandon Shaefer (€144.000) che supera il connazionale Carl Olson. Al quarto posto fa la sua comparsa un giovanissimo Justin Bonomo, oggi al secondo posto della All Time Money List con più di 49 milioni di dollari vinti in eventi dal vivo. L’Europa occupa invece le posizioni dal 5° al 9° posto, e Luca Pagano centra il secondo tavolo finale (8°).

Si vola a Vienna (10-12 Marzo) per il penultimo appuntamento della stagione. Il costo di partecipazione sale ancora un po’: ora sono 2.100 euro, ma altrettanto fanno i partecipanti, 297 e il montepremi che raggiunge quota 594.000 euro. Vince il francese Pascal Perrault, premiato con “picca” e 184.500 euro di premio.
Il tour piace, questo è chiaro, ed è pronto per i fuochi d’artificio conclusivi. Il Grand Final dell’EPT Season 1 si disputa a Monte Carlo, che resterà l’appuntamento di chiusura di molte stagioni del tour. Per l’occasione il buy-in s’impenna a €10.000: un rischio per l’organizzazione che viene però ripagato con 211 registrazioni e 2.110.000 di montepremi finale. E’ il 20 marzo 2005 quando un altro olandese, Rob Hollink ferma ben due pretendenti al bis: Alexander Stevic si arrende al terzo posto (€178.000), mentre Brandon Shaefer è secondo per €350.000. Sull’assegno consegnato a Hollink, invece, la cifra indicata è €650.000.

Con questo exploit finale la prima stagione dell’European Poker Tour finisce in archivio. Il consenso del mondo del poker è ampio, un viatico davvero promettente per la Season 2, che l’organizzatore ha già in programma a partire dall’autunno del 2005. Ma questa è un’altra storia.
Foto di testa: John Duthie (credits PokerNews)