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Il Main Event delle World Series Of Poker 2023 ha scollinato e ora si prepara alla discesa verso il titolo. Da alcune ore l’orologio del torneo ha dato lo stop al Day6 e i giocatori ancora attivi hanno imbustato le chips. Al conteggio risultano 49 players left, dei quali 3 sono italiani.

E’ un risultato importante, soprattutto se si considera che quei tre giocatori sono i sopravvissuti della pattuglia italiana presente all’inizio del Day5. Dopo le eliminazioni di Dario Sammartino (429°), Muhamet Perati (422°), Dario Delpiano (282°) e Donis Agnelli (194°), sono rimasti tra i 492 left al termine del Day5 soltanto Daniel Holzner, Diego Daquilio e Pierpaolo Lamanna.

Questi tre tornano domani per il Day7 con una situazione di stack che vede Lamanna a quota 18.875.000 chips, pari a 76 big blind, Daquilio a 7.800.000 (31 bb) mentre a Holzer restano solo 7.800.000 chips. Quest’ultimo, con solo 8 bb a disposizione, dovrà fare azione molto in fretta e sperare in un double up per rientrare in gara. Tutti però possono già contare su un payout minimo di 188.400 dollari.

E’ la prima volta che l’Italia del poker ha 3 giocatori negli ultimi 49 del Main Event WSOP. Nel 2013 ce n’erano stati 3 tra i final 60, precisamente Sergio Castelluccio (14°), Gaetano Preite (48°) e Andrea Dato (60°). Si tratta quindi di un record che ci auguriamo possa essere di buon auspicio per i nostri portacolori.

Il terzetto azzurro se la dovrà vedere con un field che non va sottovalutato nonostante l’assenza di grandi star del poker. I volti più noti sono quelli dei pro inglesi Toby Lewis e Mark Teltscher, di Daniel Weinman (vincitore di un braccialetto WSOP e un titolo WPT) e del pro americano, specialista di cash game, Alec Torelli. Un’altra figura di rilievo, pur non essendo top pro, è quella del vlogger nipponico Masato Yokosawa.

Al comando del chipcount c’è invece lo statunitense Joshua Payne che ha chiuso la giornata imbustando 47.950.000 chips. Queste è la top 10, nella quale spicca l’8° posto di Lamanna.

Continuiamo a parlare di italiani al ME WSOP con gli avversari che i tre azzurri si troveranno a fianco all’inizio del Day7. Il tavolo più insidioso ci sembra proprio quello di Lamanna che ha come avversari Lewis, Teltscher e il pro russo Andrey Pateychuk, quest’ultimo piuttosto short.

Quello che segue invece è il tavolo di Holzer per il quale però gli avversari contano relativamente, almeno allo start visto che il suo gioco sarà ridotto al classico push-or-fold.

Infine Daquilio che dovrà guardarsi soprattutto dal già citato Weinman e anche da Maurice Hawkins, altro giocatore statunitense di ottimo livello ma piuttosto fastidioso al tavolo, come potete vedere in un video su YouTube.

A proposito di Diego Daquilio, c’è una mano speciale che lo riguarda. A metà giornata l’italiano si è trovato in all-in preflop con A♣K♣ contro J♠J♥ del chipleader generale del Day1, Nicholas Rigby. Il flop 10♥J♣2♠ ha addirittura incrementato il vantaggio dello statunitense trasformando la coppia di “ganci” in un set. Il turn 6♠ ha portato le chance di vittoria di Rigby al 91% ma poi al river si è materializzata una salvifica (per l’italiano) Q♠, che ha regalato la scala a Daquilio. Rigby non ha realizzato subito l’accaduto e la sua espressione basita quando se ne accorge è un vero spettacolo:

Daquilio è stato prima sfortunato e poi fortunato anche in un’azione che si è verificata all’ultimo livello del Day7. L’italiano tribetta da BB a 1.150.000 con K♠K♥ sull’apertura a 400k di Bryan Obregon da utg. L’americano chiama. Il flop A♣2♣3♥ fa lo sgambetto a Daquilio che nonostante questo c-betta 850.000. Altro call di Obregon che vede scendere un 7♣. Questa volta l’italiano rallenta con un check, seguito dal suo avversario. Buon per Daquilio che trova un insperato set dal river K♣: prova allora la trappola checkando ma Obregon è bravo a evitare il disastro con un saggio check back.

Ma non tutta la fortuna è stata a favore degli italiani. Per par condicio e per rispettare la regola del poker che dice “tolgo e do”, vi proponiamo la super bad beat subita da Muhamet Perati all’inizio del Day5.

Ormai shortstack, il pro italiano forbetta all-in da mid position e trova l’ulteriore rilancio dell’original raiser, Daniel Wolf, che si isola dal tribettor. Allo showdown Perati è avanti 80%-20% con A♠A♣ vs Q♠Q♦. Purtroppo per l’italiano il board scorre così: 7♠9♥6♠8♣Q♣, set centrato al river da Wolf che chiude lì la strada a Perati.

Immagine di testa: Pierpaolo Lamanna (credits WSOP/PokerNews)