Nei casinò Horseshoe e Paris di Las Vegas è finalmente arrivato il protagonista assoluto dei tornei di poker: il Texas Hold’em. Non che fosse del tutto assente nelle prime due settimane, ma tra i 34 braccialetti già assegnati su 39 eventi, la scena era stata dominata soprattutto dalle varianti.
Ora, però, le WSOP 2025 entrano davvero nel vivo grazie alla specialità più giocata al mondo, destinata a richiamare field affollati e grandi campioni nelle sale della kermesse statunitense.
Negli ultimi tornei – sia di varianti che di Hold’em – alcuni nomi illustri si sono già messi in evidenza, aggiungendo un nuovo braccialetto alla loro collezione.
Evento #30: $10.000 No-Limit 2-7 Lowball Draw Championship
Il primo nome che proponiamo è quello di Nick Schulman che ha conquistato il suo settimo braccialetto WSOP live con il Championship di 2-7 Lowball Draw. Il grande professionista americano, attualmente al 47° posto mondiale per vincite, è uno specialista di questa variante. Nel suo palmares ci sono infatti altri due braccialetti vinti con il 2-7 Lowball No Limit, il primo nel 2009 e il secondo nel 2010. Gli altri quattro braccialetti sono invece marchiati $10.000 Pot Limit Omaha – Hi-Lo 8 or Better 8-Handed Championship (2019), $1.500 Seven Card Stud (2023), $25.000 No Limit Hold’em – High Roller – 8-Handed (2024) e The Closer (torneo di TH NL), quest’ultimo vinto l’anno scorso alle WSOP Paradise.
Schulman ha attraversato un field di 233 entries e battuto la concorrenza al termine di quattro giornate. Nell’ultima, si è lasciato alle spalle un quintetto di campioni che messi assieme valgono 19 braccialetti WSOP: Daniel Negreanu (7), Dan Smith (1), Ben Yu (4), Chad Eveslage (3) e Darren Elias (4). Questo è il payout del final table:
Evento #32: $50.000 High Roller
Anche in questo torneo c’è un appassionato di braccialetti WSOP. Jason Koon ha infatti messo in bacheca il suo secondo gioiello con il $50k High Roller di Texas Hold’em. Il primo lo aveva vinto quattro anni fa, nell’evento di Heads-Up da 25mila dollari di buy-in.
Certo, la sua collezione di braccialetti WSOP è appena agli inizi se confrontata con quella di Schulman. In termini economici, però, quest’ultima vittoria vale moltissimo: 1.968.927 dollari, il payout finora più alto consegnato alle WSOP 2025. Koon è in effetti un collezionista di risultati a sei cifre, la maggior parte dei quali provengono da eventi High/Super High Roller, che in questo momento lo posizionano al 4° posto della All Time Money List mondiale.
Il 50k High Roller si è svolto nell’arco di tre giornate, con 171 entries. Al tavolo finale si sono seduti top player internazionali, specialisti dei tornei ad alto buy-in: Viktor “Isildur1” Blom, Sergey Lebedev, Brock Wilson e Ben Tollerene. Ultimo ad arrendersi Andrew Lichtenberger, catturato in bluff da Koon nella terzultima mano. Nell’ultima, Lichtenberger va all-in con A♠10♦, il suo avversario chiama e mostra K♦Q♠: al flop scende il K♥ e il resto del board consegna a Jason Koon il secondo titolo WSOP.
Evento #34: $1.500 Super Turbo Bounty
Parliamo adesso di un torneo opposto a quello vinto da Koon, per investimento e struttura. “Solo” 1.500 dollari di buy-in hanno attirato 2.232 entries nell’evento numero 34. Il torneo si è concluso in una singola – ma lunghissima, oltre 20 ore – giornata.
Una maratona, insomma, conclusa dalla vittoria di John Racener sull’israeliano Liran Betito in heads-up. Si tratta del terzo trionfo WSOP per il pro statunitense, che vanta quasi 13 milioni di dollari vinti finora. Racener è un habitué delle WSOP. Partecipa dal 2006 e ha raggiunto innumerevoli volte un final table. Le due vittorie precedenti sono datate 2017 ($10.000 Dealers Choice – 6 Handed Championship) e 2024 ( $10.000 Limit Hold’em Championship – 8-Handed).
Tuttavia, Racener è ricordato soprattutto per aver sfiorato il titolo più importante delle WSOP: il Main Event, quando è arrivato secondo nell’edizione 2010, alle spalle di Jonathan Duhamel.
“Mentre giocavo l’heads-up stasera, mi tornavano in mente i pensieri del mio heads-up al Main Event, e lo striscione era proprio appeso sopra la testa del mio avversario“, ha detto a PokerNews riferendosi allo striscione da vincitore di Jonathan Duhamel, appeso nella sala Event Center dell’Horseshoe.
Una presenza forse minacciosa ma che non ha impedito a Racener di portarsi a casa un altro braccialetto. Con l’aggiunta di $247.595 di premio.
Evento #25: $10.000 Seven Card Stud Championship
Per chi fa tripletta come Racener, c’è qualcuno che manca per un soffio il Triple Crown. Il protagonista di questa sfortunata performance è David “Chino” Rheem che nel Championship di Seven Card Stud sarebbe potuto entrare nel ristretto club dei giocatori capaci di vincere un titolo WSOP, un ME EPT e un ME WPT. Prima di questo torneo, Rheem aveva già vinto il Main Event della PCA 2019 (EPT) e quello del WPT Seminole Hard Rock Poker Showdown di Hollywood nel 2016. Il braccialetto WSOP gli era invece sfuggito di pochissimo (runner-up) in tre annate: 2006, 2022 e 2024.
A stoppare il suo quarto assalto è stato Nick Guagenti che ha così raggiunto il tris di braccialetti WSOP. Nell’ultima mano, Rheem va all-in con 6♦3♦ / 8♦A♥6♥ / XX e Guagenti chiama mostrando 8♣7♣ / 7♠4♥Q♥ / XX. Le ultime due carte di Rheem sono inutili, J♣ e K♥. Guagenti riceve invece due Kappa e si aggiudica pot e torneo con doppia coppia.
In caso di vittoria, Rheem sarebbe diventato il 12° Triple Crown Winner, o l’11° se escludiamo Mike Watson che ha vinto online uno dei tre titoli.
Immagine di testa: Jason Koon (credits WSOP via PokerNews)