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L’edizione 2025 World Series Of Poker, la 55ma o la 56ma se si conta quella “dimezzata” dal COVID nel 2020, ha già attribuito i primi otto braccialetti live.

Abbiamo già parlato del primo, finito al polso dell’amateur Phovieng Keokham nell’evento riservato a chi lavora nel settore poker. A seguire, ne sono stati consegnati due che meritano un’attenzione particolare, così come la meritano alcuni protagonisti della seconda settimana di WSOP.

Viktor “Isildur1” Blom (credits WSOP via PokerNews)

Evento #7: $25.000 Heads Up Championship

Dopo 6 round, Artur Martirosian ha vinto uno degli eventi più particolari della kermesse in corso a Las Vagas: il torneo di heads-up o testa-a-testa. Il professionista russo, oggi più che mai n.1 della All Time Money List del proprio Paese, ha battuto la concorrenza di 63 avversari, mettendosi al polso il suo secondo braccialetto live, dopo quello vinto nel 2023 alle WSOP Paradise bahamensi con il torneo Flip & Go.

Martirosian si è scontrato con giocatori di alto/altissimo livello, ma d’altra parte i 64 iscritti erano tutti top players professionisti. Il test più duro per il russo è stato il primo round contro lo statunitense Jeremy Ausmus, 6 volte vincitore di un titolo WSOP, che ha visto Martirosian recuperare in maniera prodigiosa dopo essere rimasto con 9 bb. Da lì in poi è “passato sopra” a Faraz JakaKevin RabichowChance Kornuth, e Patrick Leonard. Raggiunta la finale, Martirosian ha sconfitto il bielorusso Aliaksei Boika – che gli appassionati di poker con qualche anno in più ricorderanno vincitore a Malta nell’EPT Main Event 2016 -, conquistando braccialetto e $500.000 di primo premio.

Artur Martirosian (credits WSOP via PokerNews)

Evento #8: $1.500 Dealers Choice

Nella stessa giornata che ha registrato il secondo braccialetto WSOP live di Martirosian, Benny Glaser si è messo al polso il sesto. Il britannico, uno dei più forti variantisti a livello mondiale, si è imposto nel Dealers Choice 6-handed, lasciandosi alle spalle un field di 597 entries.

L’ultimo atto ha visto Glaser superare un irriducibile Matthew Schreiber (USA), capace di vincere cinque all-in consecutivi nel testa-a-testa, dopo averne superati sei nella fase 3-handed! Un record? Forse, ma non ne siamo certi. Di sicuro sappiamo che alla fine Benny Glaser si è impossessato del prezioso trofeo e di un payout da 150.246 dollari.

Ora Benny Glaser è il 26º giocatore nella storia delle WSOP ad aver conquistato sei o più braccialetti. All’interno di questo club esclusivo ci sono giocatori leggendari come Doyle Brunson, Phil Hellmuth, Phil Ivey, Eirk Seidel, Daniel Negreanu, e altri grandi campioni quali Brian Rast, Shaun Deeb, Jeremy Ausmus, Josh Arieh e Scott Seiver.

Evento #9: $10.000 Omaha Hi-Lo 8 or Better Championship

Nel torneo numero 9 non c’è ancora un vincitore, ma l’ultima volata propone una sfida imperdibile. Tra gli ultimi cinque giocatori (su 217 entries) che si contendono il titolo e $470.437 di primo premio, ci sono Daniel Negreanu e Viktor Blom.

Il primo ha chiuso il Day3 al terzo posto del count con 3.205.000 (16bb), mentre “Isildur1” è chipleader a quota 4.020.000 (20bb). Entrambi hanno una chance importante, non solo economica ma anche in termini di prestigio. Il canadese dà infatti la caccia all’ottavo braccialetto WSOP, mentre lo svedese insegue ancora il primo titolo, nonostante sia stato uno dei giocatori più in vista nell’epoca del poker post Moneymaker effect.

In mezzo a questi due, ci sono tre statunitensi: Ryan Bambrick, secondo con poche chips in più (16bb) su Negreanu e vincitore di un titolo WSOP, Hunter McClelland (4°, 7bb) e Ofir Mor (5°, 6bb). Nessuno va sottovalutato, ma è chiaro che a tenere banco sarà la sfida Negreanu-Blom, già “storica” prima ancora della sua conclusione.

Phil Hellmuth III (credits WSOP via PokerNews)

Il debutto di Phil Hellmuth III

Concludiamo con una notizia che non riguarda un torneo, bensì un giocatore con un cognome… pesante. Parliamo di Philip Hellmuth III, il figlio maggiore del Phil Hellmuth recordman di braccialetti WSOP (17), che ha debuttato quest’anno alle WSOP centrando il suo primo itm nell’evento #1: $1.000 Mystery Millions.

Phil Hellmuth III ha iniziato a dedicarsi al poker solo da un anno. “Sto provando questa cosa del poker per la prima volta. Sono stato licenziato un anno fa (da Citibank, ndr) e da allora mi ci sono dedicato a tempo pieno. E, sinceramente, ottenere questo risultato adesso sarebbe estremamente gratificante. È esattamente quello a cui sto puntando“, ha dichiatato Hellmuth III a PokerNews.

Sulla questione dello stile di gioco, il giovane poker player ha ammesso di aver un debole per quello del papà, nonostante non tralasci la GTO.

Direi che fino a circa un anno fa era quasi al 100% il suo stile. Ma quando ho dovuto iniziare a dedicarci molto tempo ed energia, ho dovuto imparare la GTO, come fanno tutti gli altri. Detto questo, è ancora piuttosto vicino a quello di mio padre,” ha detto la new entry delle WSOP. “Continuo a rispettare il suo stile di gioco, e penso ancora che nella maggior parte dei casi sia la scelta giusta. Mi affido molto anche all’istinto. Quindi, direi che è davvero un ottimo modo di affrontare il poker da torneo.

Se però Phil Hellmuth III si ispira al padre per il gioco, non altrettanto vale per l’atteggiamento al tavolo. “C’è un pizzico di somiglianza, è innegabile, soprattutto quando mi capita una bad beat pesante” ha detto Hellmuth III riferendosi ai tratti capricciosi che lo accomunano al padre. “Ma nella maggior parte dei casi, no, non è così.

Staremo a vedere se riuscirà a contenere davvero l’anima del Poker Brat, ma l’aspettativa più importante è di vederlo seduto a un final table delle WSOP!

Immagine di testa: Benny Glaser vince il sesto braccialetto WSOP (credits WSOP via PokerNews)

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