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Al campionato europeo di volley in corso di svolgimento tra Estonia, Finlandia, Polonia e Repubblica Ceca è arrivato il momento del giorno di riposo.

Chiusa la fase a gironi le magnifiche 16 qualificatesi per gli ottavi avranno un giorno per recuperare le energie e proiettarsi su quello che può essere considerato come l’Europeo vero e proprio.

Gli ultimi due giorni di riposo saranno quelli del 16 e 17 settembre, ovvero dopo la disputa dei quarti e prima delle semifinali, che saranno invece seguite dalle finali per primo e terzo posto in programma senza soluzione di continuità per 18 e 19 settembre.

Un calendario senza dubbio bizzarro, come del resto si potrebbe dibattere a lungo sulla formula extra-large della rassegna continentale, che fa sì che la fase a gironi sia stata qualcosa di simile ad una qualificazione “prolungata”.

Così, se domani entreremo nel dettaglio dei primi due ottavi di finale in calendario per sabato 11 settembre, quello tra Russia e Ucraina e quello tra Polonia e Finlandia, entrambi in programma all’Ergo Arena di Danzica, la giornata di riposo può essere utile per tracciare un bilancio della fase a gironi e lanciare uno sguardo al tabellone ad eliminazione diretta che si è venuto a formare.

I verdetti dei gironi

Gli ultimi raggruppamenti a chiudersi sono stati il B e il D, che si sono rivelati anche i più incerti, almeno nella corsa alle posizioni di rincalzo, rispetto alle altre due poule, dove a qualificarsi agli ottavi sono state Polonia, Serbia, Ucraina e Portogallo da una parte, Olanda, Russia, Turchia e Finlandia dall’altra.

Nel girone B l’Italia ha impiegato un paio d’ore per avere la meglio sulla Repubblica Ceca, sconfitta 3-1: il primo posto non era in discussione per Giannelli e compagni, che non hanno comunque fatto sconti ad una delle nazionali padrone di casa.

I cechi hanno però dovuto ringraziare anche la Bulgaria, che ha sconfitto 3-1 la Bielorussia, lasciando la formazione di Beksa a quota 6 punti, prima delle eliminate con la Repubblica Ceca quarta con 7 punti.

In generale per Slovenia e Bulgaria, seconda e terza alle spalle dell’Italia, è stato un girone sotto alle aspettative: la Slovenia, che agli ottavi troverà la Croazia, si trova così confinata nella parte peggiore del tabellone, quella con Polonia, Russia e i campioni olimpici della Francia, mentre la nazionale di Silvano Prandi affronterà agli ottavi la Germania di Andrea Giani con la prospettiva per la vincente di trovare l’Italia ai quarti.

Nel girone D invece tutto facile per la Francia che ha rullato l’Estonia centrando la quinta vittoria su cinque gare con appena un set perso, mentre la Germania ha faticato più del previsto dovendo ricorrere al tie break per piegare la Slovacchia. Un risultato, quest’ultimo, che ha avuto ripercussioni anche sul cammino dell’Italia, dato che la squadra di De Giorgi affronterà negli ottavi la Lettonia, quarta classificata della poule D con un solo punto di vantaggio sulla stessa Slovacchia.

Come detto è ancora troppo presto per fare considerazioni sui rapporti di forza, complice una formula con troppe nazionali partecipanti, molte delle quali lontane da un livello tecnico accettabile. La prima fase non ha comunque regalato sorprese in termini di qualificazione e neppure di piazzamento.

Tutto lascia pensare ad una semifinale tra Russia e Francia, rivincita della finale olimpica, e dall’altra parte con l’Italia opposta a una tra la Serbia campione in carica e l’Olanda del coach di Milano Roberto Piazza.

Gli Azzurri, fuori dal podio europeo dal 2015, sono partiti bene, ma il nuovo ciclo è appena all’inizio e necessita di partite vere per giudicare quanto i ragazzi di De Giorgi siano già pronti per lottare ad alti livelli con le grandi del continente.