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Negli ultimi anni, alcuni sport invernali – vuoi per copertura mediatica, vuoi perché facenti parte del programma olimpico – sono saliti alla ribalta, incuriosendo e attirando il pubblico.

Uno di questi è senza dubbio il curling, inizialmente seguito con diffidenza ed ironia dettata dalla sua singolarità; oggi, invece, risulta essere considerato con grande attenzione.

Oggi, pertanto, andremo a conoscerne le regole.

Che cos’è il curling?

Anzitutto, diamone definizione.

Il curling è uno sport di squadra, disputato prevalentemente nelle stagioni invernali,che si pratica su una pista ghiacciata. Lo scopo del gioco è quello di lanciare i cosiddetti “stone” (ovvero, pietre in granito levigato) lungo una lastra di ghiaccio, allo scopo di avvicinarsi il più possibile alla zona di pista denominata “home”, a sua volta contraddistinta da tre cerchi concentrici che – in base a quanto lo stone termina la sua corsa vicino al centro dell’home – conferisce i punti assegnati alle squadre.

Più lo stone termina vicino al centro dell’home, maggiore è il punteggio per le squadre.

Lo stone del curling è una pietra dotata di un manico, che complessivamente pesa circa 20 kg. La pietra ha una conferenza massima di 91cm ed un altezza minima di 11cm. 

Al fine di far avvicinare il più possibile lo stone al centro della home, i componenti della squadra possono usare delle apposite scope, utili a spazzare la superficie del ghiaccio e a rendere migliore la scivolata dello stone.

Le regole del curling

Le regole ufficiali del curling spiegano come generalmente vi siano 10 round (tecnicamente dette “mani” o “end”) da due lanci per giocatore.

Ad ogni squadra sono concessi 73 minuti di gioco per 10 end, e solo una delle due squadre riceve punti per ogni round, in base a quanto lo stone si sia avvicinato al centro della home.

Il calcolo del punteggio è semplice: il massimo punteggio che una squadra può ottenere in un round è di 7 punti, quando lo stone si ferma propriamente al centro dei cerchi. Se la partita finisce in parità, si giocano round. Il vincitore, ovviamente, è la squadra con il maggior numero punti accumulati al termine delle mani.

Le squadre di curling: quattro giocatori o doppio misto

Ogni partita di curling è composta normalmente da due squadre di quattro giocatori ciascuna. Ognuno di questi tira uno stone alla volta.

Vi sono poi altre specialità che prevedono composizioni di squadra diverse: è ad esempio il caso del doppio-misto che vedrà rappresentata l’Italia alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 con la coppia formata Stefania Constantini e Amos Mosaner, che proveranno a regalare una medaglia contro ogni pronostico anche in questa disciplina che storicamente non ha mai sorriso ai colori azzurri.

Il primo lancio (detto “lead”) viene generalmente affidato al giocatore di minore esperienza. I lanci seguenti hanno infatti la delicata (e duplice) funzione sia di avvicinare lo stone al centro, che di andare a spingere gli stone avversari fuori dai cerchi, in una logica che ricorda vagamente il gioco delle bocce.

I confronti avvengono una squadra contro l’altra, ovviamente nello stesso campo.

Nelle competizioni internazionali vengono disputati, come detto, dieci round durante i quali ogni componente delle squadre tira due pietre, sino ad un totale di otto per squadra, alternativamente agli avversari.

I giocatori lanciano gli stone da un’estremità del campo, spingendosi e scivolando sul ghiaccio, avvalendosi in seguito – come detto – delle spazzate dei compagni di squadra, che generano il giusto attrito e permettono allo stone di arrivare vicino al centro.