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Altra giornata con medaglie per la spedizione italiana alle Olimpiadi Invernali di Pechino: due bronzi che valgono tantissimo.

Impresa per Dorothea Wierer

È arrivata l’ennesima impresa di Dorothea Wierer, che è salita sul podio al termine della sprint femminile. Una prova di altissimo livello quella della trentunenne di Anterselva, che ha fatto la differenza al poligono con una sessione di tiro perfetta e rapidissima, rafforzandola con una solida prova sugli sci stretti.

Dorothea è scattata rapida sugli sci, come ancora non le era successo nella rassegna cinese, ed è stata precisa e veloce al poligono come nessun’altra avversaria.

La medaglia d’oro l’ha vinta la norvegese Marte Roeiseland, che ha sfiorato la perfezione, mentre seconda si è piazzata un’altra scandinava, la svedese Elvira Oeberg, attardata di 30”9 rispetto alla leader della classifica.

Per la Wierer si è trattata della terza medaglia olimpica di bronzo, dopo quelle messe al collo nella staffetta mista a Sochi 2014 e PyeongChang 2018.

Lisa Vittozzi ha chiuso al trentaseiesimo posto, cinquantasettesima Samuela Comola, ottantaduesima Federica Sanfilippo. “L’ultimo giro è stato molto duro dal punto di vista fisico, mi sentivo le gambe stanche probabilmente perché sono partita troppo veloce,  ma ho dato tutta me stessa e ce l’ho fatta. Mi sono tolta un peso enorme, le aspettative erano molto alte e tutti si aspettavano delle medaglie individuali” ha commentato la Wierer.

Altra medaglia dal pattinaggio di velocità

Medaglia di bronzo anche per Davide Ghiotto nei 10.000 metri del pattinaggio di velocità: il vicentino ha emulato Nicola Tumolero, terzo a PyeongChang, in Corea del Sud, nell’edizione dei Giochi Olimpici Invernali andati in scena quattro anni fa. 

Una gara faticosissima, alla quale lo svedese Nils Van der Poel ha impresso fin da subito un ritmo infernale e da record del mondo, celebrato con il tempo di 12’30”74. Ghiotto ha tenuto botta, chiudendo a una quindicina di secondi dallo scandinavo in 12’45”98, togliendosi anche la soddisfazione di realizzare il nuovo record italiano: tra i due l’olandese Patrick Roest, che ha vinto l’argento, facendo meglio per 1”39 del nostro portacolori.

Ho fatto la gara dei sogni, l’aver corso nella batteria col fenomenale Van der Poel è stato un motivo di aggressività in più, sapevo che aveva nelle gambe il primato mondiale: su questa distanza mi sono allenato molto e avevo sempre sfiorato il podio” ha detto Davide.

Delusione nel SuperG

Niente da fare, a Yanqing, per le Azzurre impegnate nel SuperG: ha vinto Lara Gut-Behrami.

Federica Brignone è stata la migliore delle nostre e si è classificata in settima posizione a 66 centesimi dalla elvetica: “Su questa pista non ero la più forte e si è visto” ha tagliato corto la valdostana.

Decima posizione per Elena Curtoni, a 83 centesimi dalla Gut. Più attardate Marta Bassino, 17esima a 1″57 dalla vincitrice e Francesca Marsaglia, 22esima a 2″10.

L’austriaca Mirjam Puchner è arrivata seconda a 22 centesimi, l’altra svizzera Michelle Gisin, a 30 centesimi dalla connazionale, ha lasciato ai piedi del podio per soli 3 centesimi l’austriaca Tamara Tippler.

Delusione anche per Arianna Fontana, che è caduta nella finale dei 1000 metri dello short track dopo un contatto con la statunitense Santos.