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Un vero peccato, una grande delusione: Michela Moioli non è riuscita nell’impresa del bis olimpico.

Al Genting Snow Park di Zhangjiakou la 26enne lombarda si è dovuta arrendere nella semifinale dello snowboardcross femminile, preceduta da chi sarebbe poi andata a conquistare rispettivamente l’oro e l’argento, vale a dire la statunitense Lindsey Jacobellis, trionfatrice sedici anni dopo l’argento conquistato alle Olimpiadi di Torino 2006, e la francese Chloe Trespeuch. Il bronzo è andato alla canadese Meryeta Odine.

Nella finalina la Moioli è anche caduta per l’impatto con una porta, fortunatamente senza conseguenze importanti, e ha quindi chiuso in ottava posizione. L’avventura di Caterina Carpano si è fermata ai quarti di finale, mentre non hanno superato l’ostacolo degli ottavi Sofia Belingheri e Francesca Gallina. “Doveva andare così – ha commentato la portabandiera -: ho sbagliato nella semifinale, dove sono partita bene ma poi ho commesso un errore, e nella finalina probabilmente dovevo prendere una legnata. Non mi resta che leccarmi le ferite“.

Purtroppo non metteremo in bacheca la terza medaglia olimpica consecutiva nella staffetta femminile di short track. Il quartetto azzurro, del quale faceva parte anche Arianna Fontana (che un oro, comunque, se l’è già preso e che sta rubando la scena anche per una serie di dichiarazioni assai forti) è stato eliminato nel corso della semifinale pagando a carissimo prezzo una caduta di Cynthia Mascitto nelle fasi iniziali.

Arianna, per incrementare un bottino da record, e allungare sulla Belmondo, dovrà dare il massimo nelle prossime gare individuali (1000 e 1500 metri).

C’era anche Yuri Confortola nella finale dei 1500 metri dello short track: al traguardo ha chiuso il plotone, piazzandosi al decimo posto nella gara vinta sul ghiaccio del Capital Indoor Stadium dal sudcoreano Hwang davanti a Dubois e a Elistratov. Pietro Sighel era stato colpito da una squalifica molto discutibile.

Con una strepitosa rimonta Petra Vlhova ha vinto lo slalom andato in scena sulla “Ice River” di Yanqing confermando quanto di buono aveva fatto nella stagione di Coppa del Mondo nella disciplina.

Nella seconda manche, dopo aver recuperato 72 centesimi di svantaggio e chiudendo col tempo complessivo di 1’44″98, la fuoriclasse slovacca si è messa alle spalle l’austriaca Katharina Liensberger, battuta di 8 centesimi, e l’elvetica Wendy Holdener, alla quarta medaglia olimpica in carriera, attardata di 12 centesimi.

Mikaela Shiffrin è uscita nella prima manche, praticamente subito, con un errore non da lei, mostrando di sentire fortissima la pressione in una rassegna a Cinque Cerchi nella quale sperava di fare man bassa di allori.

Sara Hector ha lasciato la compagnia nella seconda, quando ha inforcato sul muro finale: la grintosa svedese stava pregustando la seconda medaglia d’oro in questa edizione dei Giochi Olimpici.

Out anche Federica Brignone, ventesima al termine della prima manche, mentre le debuttanti Anita Gulli e Lara Della Mea hanno rispettivamente chiuso ventinovesima a 4″80 e trentesima a 5″55 dalla vincitrice.  “La neve è strana, mi sono ambientata meglio in gigante che non in slalom. Mi dispiace per l’errore, stavo sciando meglio, è stato un allenamento per la combinata” ha sottolineato la Brignone.