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Brillano gli italiani del curling, discesa di studio per Paris

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La copertina del giovedì alle Olimpiadi invernali di Pechino la meritano senza dubbio i due componenti del doppio misto italiano di curling: Stefania Constantini e Amos Mosaner hanno vinto entrambi i match dei quali erano impegnati.

La prima vittima del duo azzurro sono stati gli Stati Uniti, che hanno subito una severa lezione (8-4). Di prestigio ancora maggiore il successo ottenuto dai nostri contro la Svizzera, che si è presentata all’appuntamento cinese forte della medaglia d’argento conquistata a Pyeongchang, in Corea del Sud, quattro anni fa: la sfida con i quotati elvetici si è conclusa sull’8-7 all’extra-end, con Stefania e Amos bravi nel mantenere la calma quando i rossocrociati Martin Rios e Jenny Perret sembravano potere prendere il sopravvento e nel chiudere la contesa a proprio favore in un finale nel quale un errore sarebbe potuto rivelarsi fatale.

La strada è naturalmente ancora lunga ma è lecito sognare dopo una partenza del genere.

In pista anche la discesa maschile

Era molto attesa, naturalmente, la prima prova della discesa maschile. Il miglior crono è stato realizzato dall’austriaco Stefan Rogentin (1’44″00) davanti allo spagnolo Adur Etxezarreta, la sorpresa di questo giovedì, e al nostro Christof Innerhofer, che si è collocato al terzo posto a 26 centesimi del battistrada, sia pure con salto di una porta, ma con parziali di livello in tutti i settori e dando la sensazione di avere trovato già un buon feeling con le linee da seguire quando conterà davvero farlo.

Matteo Marsaglia si è piazzato ventunesimo a 1″63 mentre Dominik Paris ha preferito non forzare su un tracciato che ovviamente era inedito anche per lui e ha fatto registrare il ventisettesimo tempo assoluto. Una giornata caratterizzata dal sole e da poco vento e che è servita a tutti gli atleti per prendere confidenza con la pista.

E, a qualcuno, anche per nascondersi in vista di domenica, quando saranno assegnate le medaglie. “Mi piace questa pista, bisogna sempre essere in movimento e spingere una curva dopo l’altra, sono pochi i punti scorrevoli, mi sono trovato bene. Non ho pensato a quello che voglio fare ma a quello che ho sbagliato in passato, soprattutto nell’ultima Olimpiade: il mio obiettivo è fare meglio” ha detto Innerhofer.

“Il vento sarò senz’altro un fattore, qui vincerà chi avrà tanto pelo perché è una neve aggressiva” ha osservato invece Paris.

Top ten per le tre italiane impegnate nella prova di slittino: Andrea Voetter, nella seconda sessione, ha confermato la quinta posizione fatta registrare nella prima, mentre Verena Hofer e Nina Zoeggler hanno fatto un passo avanti con rispettivamente il settimo e l’ottavo tempo. La più veloce è stata la tedesca Natalie Geisenberger davanti all’austriaca Lisa Schulte.

Tra gli uomini, dopo ulteriori due prove, che sono andate a sommarsi a quelle di mercoledì, il più rapido è stato Dominik Fischnaller, che ha preceduto il temibile lettone Kristers Aparjods. Incoraggiante anche la prova di Kevin Fischnaller, cugino di Dominik, che per un po’ di tempo è stato anche in testa, mentre il terzo azzurro al via, Leon Felderer, ha commesso qualche errore di troppo e ha chiuso nella pancia della classifica. 

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