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Lo scorso 16 dicembre, a due giorni dalla finale della Coppa del Mondo, il presidente della FIFA Gianni Infantino ha ufficializzato il nuovo Mondiale per Club che prenderà forma per la prima volta nel 2025.

E si tratta di una novità davvero importante visto che la kermesse ospiterà qualcosa come 32 squadre, sulla falsa riga del mondiale per nazionali.

Poche le informazioni al momento sul nuovo format che poi tanto nuovo non è, almeno nelle parole. Si parla di un Mondiale per Club allargato già dal 2016 e la prima edizione si sarebbe dovuta tenere in Cina nel 2021: poi la Pandemia ha mandato all’aria tutto.

Una sorta di falsa partenza, con la prima storica edizione spostata dunque al 2025 e con il passaggio da 24 a 32 squadre. Non si conosce la sede, ma il periodo dovrebbe essere quello di giugno-luglio. Per poi ripetersi ogni 4 anni.

Molta nebbia su come sarà il Mondiale per Club e molte critiche all’annuncio di Infantino. Vediamo nel dettaglio.

Dal 2021 al 2025

Il 2021 doveva essere l’anno 0 per il nuovo Mondiale per Club. Annunciato nel 2017, con sede in Cina, a giugno dello scorso anno la prima edizione sulla carta avrebbe accolto 24 formazioni.

Erano previsti 8 gironi da tre squadre l’uno, con le prime due classificate promosse agli ottavi di finale. Poi la classica discesa, con scontri diretti in gara secca, fino alla finalissima.

Invece nessuno poteva immaginare quello che sarebbe successo ad inizio 2020. Il Covid, il virus che si espande nel globo, il mondo che si ferma e anche il calcio che deve prima arrendersi e poi ridisegnare tutto di nuovo.

Così Europeo e Copa America vengono spostate di 12 mesi, rispetto alla loro iniziale cornice, con il conseguente annullamento della prima edizione del Mondiale per Club.

Molti mesi di silenzio, mentre sotto traccia la FIFA lavora alacremente, per trovare un nuovo inizio nel calendario da una parte e migliorare per quanto possibile il nuovo format dall’altra.

Fino all’annuncio di pochi giorni fa: una data non casuale quella del 16 dicembre, appena 48 ore prima della finalissima della Coppa del Mondo in Qatar. In pratica, una news pesante lanciata in Qatar e con tutti gli occhi del mondo che guardano al paese ospitante del Mondiale 2022.

Timing perfetto per far parlare del nuovo Mondiale per Club, tra chi guarda con curiosità e chi critica la scelta del massimo organo internazionale del calcio.

Le novità rispetto alla vecchia formula

Il presidente della FIFA, Gianni Infantino ha annunciato il Mondiale per Club a partire dal 2025. La finestra in cui si giocherà la kermesse dovrebbe essere quella di giugno, come per la Coppa del Mondo.

L’altra novità concerne l’aumento delle finaliste che passa da 24 a 32, con la manifestazione che si terrà ogni 4 anni.

Ecco, le uniche informazioni sicure si fermano qui. Per il resto nebbia fitta, diverse ipotesi e poche certezze, per un format che fa storcere la bocca a tanti: in primis le società che vorrebbero un calendario meno zeppo di partite e si vedono aumentare le gare in una stagione.

Entrando nel suddetto campo delle ipotesi, il Mondiale per Club dal 2025 perderebbe la sua cadenza annuale, per tenersi invece ogni 48 mesi; dunque dal 2025 si andrebbe al 2029, poi al 2033 e così via.

Chi si qualificherebbe? E quali squadre avrebbero diritto a partecipare? Anche queste domande non hanno risposte certe, ma solo altre ipotesi che rischiano di annebbiare ulteriormente la situazione.

Senza dubbio i campioni delle sei “Champions League” dei vari continenti delle ultime quattro stagioni. E già con queste siamo a 24 club. Ad esse si aggiungerebbero, oltre al paese che ospita il Mondiale per Club, anche le finaliste perdenti? Difficile dirlo.

Qualcuno vocifera anche i campioni dei campionati più importanti al Mondo, altri parlano di completare il lotto delle formazioni qualificate sfruttando il Ranking e si vocifera pure di alcune Wild Card da far utilizzare ai club blasonati che rischierebbero di restare fuori dalla kermesse.

Ma ripetiamo, sono solo supposizioni, in attesa che la FIFA faccia chiarezza. E speriamo che possa farlo in breve tempo, per diradare la famosa nebbia che avvolge la kermesse.

Dalla Coppa Intercontinentale all’attuale formula

Attualmente il Mondiale per Club è rappresentato da una fase finale che coinvolge sette squadre. Una manifestazione che ha letteralmente cambiato pelle e format a partire dal 2005.

Fino all’anno precedente, tutti conoscevano la famosa Coppa Intercontinentale. Evento non riconosciuto ufficialmente dalla FIFA, ma che nel corso degli anni aveva creato sempre più appeal, grazie alle sfide fra i campioni del Sud America e quelli d’Europa.

Prima con gare di andata e ritorno nelle rispettive nazioni delle squadre coinvolte e poi a partire dal 1980 in gara secca a Tokyo, con Yokohama che nel tempo è andata a prendere il posto della Capitale.

Da una parte i campioni della Coppa dei Campioni e dall’altra i vincitori della Copa Libertadores, per delle finali epiche che hanno segnato la storia del calcio mondiale.

Dal 2005 il passaggio all’attuale format, quello che coinvolge i campioni di ogni continente: a Sud America ed Europa si sono aggiunte, Asia, Africa, Oceania e Centro-Nord America.

Negli ultimi anni, l’attuale Mondiale per Club ha cambiato più volte paese ospitante: dal Giappone all’Arabia, passando per il Marocco, il Qatar, ancora Giappone e Medio Oriente.

Questi cambi di sede hanno indotto la FIFA a portare il numero delle squadre partecipanti da sei a sette, con l’aggiunta della squadra campione nel campionato del paese ospitante.

Ovviamente è stato rivisito il percorso verso la finale: i campioni europei e sudamericani attendono in semifinale, le vincenti dei “quarti”, mentre la squadra campione del Paese ospitante sfida il club proveniente dall’Oceania (Ranking più basso) in una sorta di turno preliminare che serve a delineare appunto questa versione “ibrida” dei quarti di finale.

A Gennaio 2022 (edizione 2021 spostata per motivi di calendario nel nuovo anno) si è laureato Campione del Mondo il Chelsea capace di domare il Palmeiras nella finalissima.

Marocco 2023

L’edizione 2022 (spostata nel nuovo anno a causa del Mondiale in Qatar) si giocherà in Marocco (1 – 11 febbraio) che dopo 9 anni torna ad ospitare il Mondiale per Club. Per l’Europa ci sarà il Real Madrid, con il Flamengo seconda sicura semifinalista, dopo aver vinto la terza Copa Libertadores della propria storia.

A completare il lotto delle squadre ci pensano i padroni di casa del Wydad Casablanca che grazie al Ranking evitano il turno preliminare e accedono ai quarti, il Seattle Sounders formazione statunitense che ha vinto la CONCACAF Champions League 2022, i neozelandesi dell’Auckland City che hanno conquistato la Champions in Oceania e gli egiziani dell’Al-Ahly che hanno vinto la Champions in Africa.

Queste ultime due formazioni si sfideranno nel turno preliminare, mentre resta da scoprire la settima formazione impegnata nel Mondiale per Club e che entrerà in gioco nei quarti di finale.

C’è da capire chi alzerà la Champions League in Asia, mentre si devono ancora completare gli ottavi di finale. Per la parte orientale sono giunti in finale i giapponesi degli Urawa Red Diamonds, mentre per quanto riguarda la parte occidentale del tabellone il torneo era stato sospeso in preparazione dei Mondiali in Qatar. Una volta conclusa la kermesse iridata, gli impianti qatarini ospireranno tutte le partite della fase finale della zona ovest, fino alla semifinale che decreterà gli sfidanti dei giapponesi.