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In attesa dell’ormai imminente Mondiale in Qatar del prossimo novembre, si guarda già all’edizione successiva della Coppa del Mondo.

La 23esima della kermesse di calcio più importante del globo e che segna un cambio di rotta su tanti fronti.

Da 32 a 48 squadre, con i gironi che passano da 4 a 3 nazionali, mentre aumenta in maniera sensibile il numero di qualificate da quei continenti che la coppa non l’hanno mai vinta e adesso vedono aumentare le chance.

Sarà anche la prima volta di un Mondiale ospitato in tre Stati: Messico, USA e Canada. Una triplice alleanza che ha convinto la FIFA nell’assegnazione della Coppa del Mondo, con il Marocco battuto da questo triunvirato a dir poco storico: “United 2026“.

Per l’Italia, assente ingiustificata 4 anni fa in Russia e nell’edizione qatariota, l’opportunità di un rilancio per non fallire clamorosamente la terza qualificazione di fila. 32 anni dopo, il rigore fallito dal “Divin Codino” nella finale persa contro il Brasile, gli azzurri sono chiamati a riprendersi la scena, proprio sul suolo americano.

Ma vediamo nel dettaglio come cambia in maniera drastica il Mondiale.

Africa e Asia fanno double up

Il Mondiale 2022 in Qatar rappresenta quindi l’ultima edizione a 32 squadre.

Come detto l’Italia per la seconda volta di fila ha mancato la qualificazione e per la quarta volta nella sua storia non ci sarà alla fase finale, dopo aver saltato la prima storica edizione del 1930 e quella del 1958.

Fino ad oggi le 32 squadre qualificate alla fase a gironi erano composte in gran parte dalle nazionali affiliate alla UEFA: ben 13 le promosse europee.

Per le altre federazioni, posti divisi quasi in egual misura: 5 in Africa, 4 in Sud America con la quinta che accede allo spareggio intercontinentale, 4 qualificate in Asia (con la quinta allo spareggio), 3 per il Centro-Nord America (la quarta allo spareggio) e infine, nessun posto assicurato per l’Oceania ma con lo spareggio a determinare la possibile qualificazione. Senza dimenticare ovviamente la nazione ospitante del Mondiale.

Fra quattro anni tutto questo sarà un semplice ricordo. Nel Mondiale 2026 “United”, le squadre europee saranno 16 (+3 quindi), con Asia e Africa che praticamente raddoppiano: 8 per la prima federazione e 9 posti per le squadre africane. Un aumento importante e che potrebbe cambiare tanto, non solo nelle qualificazioni, ma anche nella discesa al titolo di campione del Mondo.

La “CONCACAF” raddoppia a sua volta e saranno 6 le squadre del Centro-Nord America: per il mondiale 2026 saranno solo tre però i posti in palio nelle qualificazioni, visto che gli altri tre pass spettano di diritto a Messico, USA e Canada. Scendendo a Sud, saranno 6 le selezioni del CONMEBOL a garantirsi la presenza, con l’Oceania che finalmente acquisisce almeno un posto, senza dover passare da alcun spareggio intercontinentale.

Il recap in numeri

  • Europa: da 13 a 16
  • Africa: da 5 a 9
  • Asia: da 4/5* a 8
  • Nord-centro America: da 3/4* a 6
  • Sudamerica: da 4/5* a 6
  • Oceania: da 0/1* a 1

* numero che varia in base all’esito degli spareggi intercontinentali.

Ultimi due posti con i playoff

La formula dei playoff, per stabilire le ultime qualificate al Mondiale, ha sempre preso più campo negli anni. Aumenta lo spettacolo, la suspance e concede almeno una sorta di appello per quelle formazioni che hanno fallito il primo assalto alla Coppa del Mondo.

Così non c’è da stupirsi oltre modo che la FIFA abbiamo confermato i playoff anche in vista del nuovo format dei mondiali.

Per l’edizione “United 2026” saranno due i posti in palio per accedere alla fase finale, tramite appunto i playoff. Sei le squadre che accederanno a questa sorta di “appello”, ma non potranno partecipare le nazionali appartenenti alla UEFA.

Non è ancora chiarissimo il meccanismo che porterà queste sei squadre ai playoff, ma tale “nebbia” verrà diradata appena le varie federazioni renderanno note le varie formule di qualificazioni al mondiale 2026. Una volta stabilito il singolo percorso, si avrà il quadro completo della strada che conduce ai playoff.

Sta di fatto che quattro delle sei si scontreranno in una sorta di semifinale, mentre le altre due (stabilite in base al Ranking) attenderanno di conoscere le vincenti per giocarsi la finale. Chi trionfa in questo doppio atto conclusivo si prende gli ultimi due pass in gioco per il Mondiale.

16 gironi nel 2026

Stabilite le 48 squadre che accedono alla fase finale della coppa del Mondo 2026, di cui 45 attraverso qualificazioni e 3 come paese ospitante (Messico, USA e Canada), le suddette nazionali saranno sorteggiate in 16 gironi da tre squadre ciascuno. Dunque va in pensione il girone a quattro, ma restano sempre due le promosse da ogni raggruppamento.

Questo comporta una partita in meno nella fase a gruppi, ma che viene “recuperata” con l’inserimento dei sedicesimi di finale, visto che saranno 32 le selezioni promosse. Dunque uno step in più nella fase degli scontri diretti, per aggiungere spettacolo e patos sulla strada che porta alla Coppa del Mondo.

Mancano 4 anni e con il Mondiale 2022 ancora da giocare, ma United 2026 sta già facendo parlare di sé e accende il dibattito. Il futuro è adesso per la nuova Coppa del Mondo, sempre più planetaria.