Vai al contenuto

Dopo l’adrenalina di Silverstone, la MotoGP torna in pista questo weekend! Una data inedita per uno degli appuntamenti più caratteristici del calendario, che quest’anno si presenta con un posizionamento decisamente insolito. L’evento, tradizionalmente collocato a settembre nella seconda parte della stagione, è stato infatti anticipato in apertura d’estate, suscitando curiosità e qualche perplessità tra appassionati e addetti ai lavori.

Fabio Quartararo torna a essere uno dei protagonisti più attesi del prossimo Gran Premio. Il francese, iridato nel 2021, sta finalmente ritrovando la sua forma migliore dopo due stagioni complicate, nelle quali aveva spesso recitato il ruolo di comparsa più che di attore protagonista. Oggi, però, “El Diablo” è di nuovo in scena, pronto a ruggire là dove non ha mai avuto troppa fortuna. I segnali di risveglio sono chiari: tre pole position consecutive a Jerez, Le Mans e Silverstone, una striscia che rappresenta uno dei momenti più brillanti della sua carriera recente. Solo nel 2021, anno del titolo mondiale, era riuscito a fare meglio, con cinque partenze al palo di fila. Le qualifiche tornano a essere il terreno in cui Quartararo esprime il suo talento puro sul giro secco, come ai tempi del 2019, quando seppe incantare tutti pur dovendosi spesso inchinare in gara a un Marc Marquez allora imbattibile.

E proprio Marquez è l’uomo che ha riscritto la storia recente del circuito aragonese. Qui, il 1° settembre 2024, ha interrotto un digiuno di vittorie durato ben 1.042 giorni. Un trionfo atteso, cercato e conquistato nel luogo simbolo del suo dominio: sei vittorie ad Alcañiz per “El Trueno de Cervera”, che ha ritrovato il successo dopo anni difficili. Quartararo, però, aspetta da ancora più tempo: il suo ultimo acuto risale al 19 giugno 2022, al Sachsenring. Se riuscisse a vincere domenica, sarebbero 1.085 i giorni passati senza salire sul gradino più alto del podio. Il successo sembrava possibile già a Silverstone, ma un problema all’abbassatore della sua Yamaha M1 ha rovinato tutto proprio quando il francese sembrava in grado di rompere il sortilegio. Tuttavia, i segnali che arrivano da Iwata sono incoraggianti: la Casa giapponese si sta lentamente rialzando, e con essa anche il suo pilota di punta sta tornando ai fasti di un tempo.

Il circuito di Alcañiz, però, non è mai stato amico di Quartararo. Anzi, rappresenta forse uno dei suoi peggiori ricordi: nel 2020, proprio in Aragona, naufragò il suo sogno iridato. Arrivò da leader del Mondiale, ma uscì sconfitto da un doppio appuntamento fatto di cadute, problemi fisici e mancanza di feeling con la moto. Fu l’inizio della fine di quella stagione, poi vinta da Joan Mir. Oggi, però, è un altro Fabio. Più maturo, più affamato, più determinato. E se la storia spesso si ripete, è anche vero che in MotoGP i precedenti possono essere superati con il talento e il coraggio. Senza Jorge Martin (assente per infortunio) e con un Bagnaia ancora lontano dalla miglior forma, il francese è uno dei pochi in grado di sfidare davvero Marc Marquez.

In un campionato che ha vissuto per anni sotto la “pax ducatista”, l’esplosione di nuovi protagonisti è vitale. Quartararo è uno di questi. E anche Yamaha, dopo i segnali incoraggianti da Honda e Aprilia, ha bisogno di tornare a vincere per ritrovare la propria credibilità. La speranza dei tifosi è che i tre diapason tornino presto a suonare la nota più acuta. Magari proprio ad Alcañiz.

L’anticipo della tappa spagnola porta con sé anche alcune incognite legate al meteo e alla gestione delle gomme, elementi che a giugno potrebbero rivelarsi differenti rispetto al consueto settembre. Temperature più alte e una pista meno gommata potrebbero influenzare le strategie e dare spazio a sorprese. Insomma, il GP di Aragona 2025 non sarà solo un passaggio obbligato del calendario, ma un momento chiave per misurare la forma dei big in un ambiente atipico, carico di storia e simboli. E chissà che proprio da qui non possa partire la svolta di qualcuno, in una stagione ancora tutta da scrivere.

Date, Orari, Qualifiche e Gara del GP d’Aragona

Venerdì 6 giugno

  • Ore 10.40: MotoGP – prove libere 1
  • Ore 14.55: MotoGP – Pre-qualifiche

Sabato 7 giugno

  • Ore 10.05: MotoGP – prove libere 2
  • Ore 10.45: MotoGP – qualifiche
  • Ore 14.30: Paddock Live – Sprint
  • Ore 14.55: MotoGP – Sprint

Domenica 8 giugno

  • Ore 9.35: MotoGP – Warm Up
  • Ore 13.15: Paddock Live
  • Ore 14: MotoGP – gara

Dove vedere il GP?

Il Gran Premio di Aragon, come l’intero campionato di MotoGP, sarà trasmesso in diretta sui canali Sky Sport. Si potrà seguire integralmente su Sky Sport e sul canale dedicato Sky Sport MotoGP (numero 208), oltre che in streaming su Now e Sky Go. Il canale Tv8 trasmetterà in chiaro e in diretta le prove libere, le qualifiche e la sprint del sabato. La gara della domenica sarà invece proposta in differita su Tv8 alle ore 17.

Caratteristiche del circuito

Il circuito di MotorLand Aragón, situato nei pressi della piccola cittadina di Alcañiz, sarà teatro di un fine settimana ricco di emozioni e attese. Il contesto in cui si gareggia ha da sempre un’aura particolare: si corre nel cuore dell’entroterra spagnolo, in una zona poco popolata e lontana dai grandi centri urbani. Alcañiz conta meno di 15.000 abitanti e il capoluogo della regione, Saragozza, si trova a oltre 100 km di distanza. Una cornice che contribuisce a rendere l’evento affascinante e fuori dagli schemi, quasi “sospeso” rispetto al resto del calendario MotoGP. Il tracciato, lungo 5.1 km e caratterizzato da 17 curve (10 a sinistra e 7 a destra), offre una sfida tecnica importante per piloti e team. Saliscendi, cambi di direzione veloci e un rettilineo da oltre un chilometro rendono MotorLand Aragón uno dei circuiti più completi e apprezzati dai professionisti.