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Il week end perfetto di Francesco Bagnaia (vittoria in Sprint e in Gara) ha coronato il campione del mondo in carica come Re assoluto del Mugello.

Per il terzo anno di fila, è il pilota piemontese a salire sul gradino alto del podio, per l’ennesima volta completamente riempito dalla Ducati e con il compagno di squadra Bastianini finalmente protagonista davanti al rivale Martin (che resta però in vetta alla classifica generale).

Riviviamo insieme tutte le emozioni del Gran Premio d’Italia del motomondiale, con il nostro consueto “Pagellone” della corsa.

Le Pagelle del Mugello

Francesco Bagnaia – Voto 10 e Lode – Rocker!!

Il suo casco speciale è un omaggio al Rock and Roll, come la sua corsa del resto, che inizia subito con uno sprint decisivo in partenza che lo porta subito al comando pur partendo dalla seconda fila (vedi quell’assurda penalità ricevuta nel week end).

Da quel momento il ritmo del piemontese è insostenibile per tutti, anche per il duo che cerca (invano) di raggiungerlo (Martin e Bastianini) riuscendo solo a vedere i suoi scarichi prima di sentirlo andare via di nuovo verso la bandiera a scacchi.

Un trionfo che porta a tre le sue vittorie di fila qua al Mugello, ma soprattutto accorcia sensibilmente il gap con lo spagnolo in classifica, arrivato ora a 18 punti.

Enea Bastianini – Voto 9 – Enea c’è!

Si fa un gran parlare da settimane di chi sarà il nuovo pilota ufficiale Ducati per la prossima stagione di fianco a Bagnaia. Una sella che tutti danno ormai per quasi scontato sia a vantaggio di Jorge Martin.

A fare venire qualche dubbio, però, è questo Bastianini visto al Mugello, tornato finalmente a mostrare il meglio di sè, prendendosi in pista una parziale rivincita proprio su quelli che dovrebbero scalzarlo dalla sua guida (due sorpassi super a Marc Marquez e Martin).

Un secondo posto (terzo podio in stagione) che ne rilancia le quotazioni come pilota, ma anche dal punto di vista caratteriale, cosa che fin qua a volte era mancata.

Jorge Martin – Voto 7 – Non è sempre domenica

La cosa buona, per lui, è che nonostante tutto è rimasto in vetta al Motomondiale, anche se per sua stessa dichiarazione non può certo essere soddisfatto per come è andata la gara.

Il passo di Pecco era forse insostenibile per lui, ma brucia più che altro quel sorpasso subito a un passo dal finale da parte di Bastianini, che non solo costa punti in classifica, ma è anche uno smacco morale che lo spagnolo si è subito prodigato a liquidare come un suo errore (guai mai a dare valore a un gesto avversario).

Marc Marquez – Voto 6,5 – Senza sussulti

Il mondiale di Marquez sta procedendo bene tutto sommato, anche se da un pluricampione come lui ora che è tornato fisicamente in forma, ci si aspetta sempre una zampata che non sembra arrivare.

La sua Ducati forse non è all’altezza di quelle ufficiali e lo si vede da come l’altro Marquez non riesca a tenere il passo nemmeno delle seconde file, per cui c’è comunque da rendere onore al catalano, che però sembra un po’ troppo arrendevole e probabilmente tutte le voci di mercato non lo stanno rendendo molto sereno in pista.

Pedro Acosta – Voto 7,5 – Il primo degli Altri

Non che abbia fatto una gara particolarmente memorabile, ma dobbiamo sempre fare uno sforzo per tenere a mente che stiamo parlando di un “rookie” alle prime gare in MotoGP e che si trova comunque al quinto posto assoluto in classifica mondiale.

Anche al Mugello, è il primo degli “altri”, riuscendo a mettere la sua KTM dietro le quattro Desmosedici, ma se non altro davanti a quelle di Di Giannantonio e Morbidelli. La conferma del suo passaggio alla moto ufficiale nella prossima stagione, è un premio più che meritato (anzi, c’è da chiedersi cosa potrebbe fare in sella una moto davvero competitiva).

Franco Morbidelli – Voto 6,5 – Bene, ma non benissimo

La stagione di Morbidelli è stata fin qua fallimentare, specie se si considera che è l’unico in sella a una Desmosedici GP24 e non essere mai arrivato sul podio (anzi, a dirla tutta a non essere nemmeno mai arrivato nei primi cinque e aver chiuso appena due gare in top ten).

Per cui al netto di quanto (poco) visto fin qua, la gara del Mugello è stata tutto sommato positiva con il suo miglior risultato stagionale, un sesto posto dietro ad Acosta e le quattro Ducati. Vedremo in Olanda se si è trattato di un fuoco di paglia o se, come speriamo, sia invece un nuovo inizio.

Marco Bezzecchi – Voto 5 – Oops!…I Did It Again

Ci risiamo, lo ha fatto di nuovo. Ci eravamo illusi dopo Jerez (un terzo posto fantastico) che potesse aver dato finalmente una svolta alla sua stagione. E speravamo che il ritiro in Francia e la prova opaca in Catalogna non fossero due indizi provanti.

Ma al Mugello Bezzecchi è apparso nuovamente sotto tono, trascinando la sua Ducati al traguardo in tredicesima posizione, ben lontana dal settimo posto del compagno di squadra Di Giannantonio, a dimostrazione che è proprio il manico a essere fuori condizione. Speriamo si ritrovi in fretta, perchè nella girandola del mercato prossimo, il suo nome sta scalando verso il basso.

Il Pubblico del Mugello – Voto 10 e Lode – Meravigliosi!

Il circuito del Mugello festeggiava il suo primo mezzo secolo di vita e lo ha fatto nel migliore dei modi, con un bagno di folla e di entusiasmo come non si vedeva da tempo.

Vicini al record di affluenza (qualche migliaio in meno di 160.000 presenze totali), hanno cantato tutti insieme l’inno di Mameli alle vittorie di Pecco (anche nella Sprint, dove solitamente non è previsto) e incitato i loro beniamini (Pecco e la Rossa su tutti) insistentemente per tutto il tempo.

Anche di notte, con buona pace di chi voleva dormire (Bagnaia compreso).

La direzione di gara – Voto 3 – Confusionari

Pecco Bagnaia penalizzato di tre posizioni in griglia, dopo che la direzione di gara lo ha sanzionato per il suo presunto tentativo di “impedimento” a Alex Marquez nelle prove del venerdì.

Al di là dell’effettiva realtà delle cose (quasi tutti sono concordi sul fatto che Pecco fosse fuori dalla traiettoria dello spagnolo), la direzione di gara del MotoGP è ancora una volta finita nell’occhio delle polemiche, dopo peraltro il fattaccio di Jerez dove a finire sotto la lente non proprio coerente del giudizio era finito Enea Bastianiani (penalizzato di trenta secondi per essere uscito di pista dopo un tentativo di sorpasso, sempre ai danni di Alex Marquez).

Due episodi diversi che però hanno un seme comune: l’incoerenza di giudizio rispetto ad altri episodi (simili e non) che invece non vengono minimamente sanzionati. Non è un caso se praticamente tutti i piloti (quelli sanzionati e quelli no) si sono dichiarati preoccupati per questa deriva che sta venendo particolarmente fuori in questa stagione.

Il meno diplomatico, è stato Aleix Espargaro (non a caso a fine carriera al termine della stagione), che senza mezzi termini ha semplicemente fatto notare come la direzione sia totalmente da cambiare, sostituendo steward che non corrono da 25 anni con qualcuno che conosca meglio la situazione in pista di oggi. E per come stanno andando le cose, è difficile dargli torto.