Il Circus della Formula 1 sbarca in Catalogna e si prepara al suo vero banco di prova. Dopo le luci e l’incanto di Montecarlo, dove ogni gara fa storia a sé e il risultato può essere condizionato da mille variabili, è tempo di affrontare la pista della verità: il Circuit de Barcelona-Catalunya. Il tracciato di Montmeló, a pochi chilometri da Barcellona, non lascia spazio a magie o illusioni. Qui, le monoposto vengono giudicate per quello che sono davvero, senza che il contesto ambientale mascheri pregi e difetti. Il Gran Premio di Spagna è da sempre considerato una sorta di “Corte Suprema” tecnica. Le sue curve veloci, i lunghi rettilinei e la varietà di settori rappresentano un esame completo e imparziale. Chi funziona qui, funziona ovunque. Chi inciampa, invece, non può più nascondersi dietro scuse o piste “anomale”. E tra le scuderie chiamate a dare risposte, c’è senza dubbio la Ferrari.
Ferrari: dal sogno rosso al grigio della realtà
Archiviato il 2024 con il rimpianto di un titolo costruttori sfumato all’ultima curva contro una McLaren ritrovata, il 2025 avrebbe dovuto essere l’anno della riscossa. L’anno della SF-25. L’anno del ritorno definitivo ai vertici. Ma qualcosa, ancora una volta, sembra essersi inceppato. Mentre il team di Woking ha ripreso esattamente da dove aveva lasciato, confermandosi costantemente al top, la Scuderia di Maranello sembra non essere mai partita davvero. Montecarlo, con la sua unicità, va considerata una parentesi. Ma Montmeló è un verdetto. Non solo per quanto riguarda la prestazione sul singolo weekend, ma soprattutto per il valore assoluto della vettura. È qui che si misurerà quanto la SF-25 sia realmente competitiva. E sarà anche il primo vero banco di prova dopo l’introduzione delle nuove direttive tecniche della FIA, che vanno a toccare un punto delicatissimo: la flessibilità degli alettoni. Un cambio normativo che potrebbe ridisegnare le gerarchie o, al contrario, confermare chi ha lavorato meglio sin dall’inverno.
Montmeló, punto di svolta
Al Montmeló non basterà salvare la faccia. Servirà una prova convincente per non dover già pensare al futuro. Perché se il verdetto sarà negativo, in casa Ferrari si dovrà decidere in fretta: continuare a investire su un progetto che rischia di non avere margini di sviluppo, o iniziare a lavorare in prospettiva 2026, con l’ennesimo “anno prossimo” come orizzonte? In Spagna, più che vincere, occorre capire. Una volta per tutte.
Non solo Ferrari..
La McLaren si conferma il team da battere, ma si vedrà già da Montmeló se Mercedes, Red Bull e, appunto, la Rossa riusciranno ad avvicinarsi. Nella classifica piloti, Oscar Piastri è in testa con solo tre punti di vantaggio su Lando Norris, mentre Max Verstappen segue a 25 punti e potrebbe tornare in corsa con una buona prestazione in Spagna. Nel campionato costruttori la lotta è molto serrata: Mercedes, Red Bull e Ferrari sono separate da appena cinque punti. In casa Ferrari non ci sono grandi novità tecniche previste per la gara spagnola, ma il podio ottenuto da Leclerc a Montecarlo ha riportato ottimismo nel team, mentre Lewis Hamilton cerca ancora il suo primo podio in Ferrari (al di fuori delle gare Sprint).
Date, Orari, Qualifiche e Gara del GP di Spagna
Venerdì 30 maggio
- Prove libere 1: ore 13:30 – 14:30
- Prove libere 2: ore 17:00 – 18:00
Sabato 31 maggio
- Prove libere 3: ore 12:30 – 13:30
- Qualifiche: ore 16:00
Domenica 1 giugno
- Gara: ore 15:00
Dove vedere il GP?
Il GP di Spagna sarà trasmesso in diretta televisiva sulla piattaforma a pagamento Sky. Gli appassionati potranno seguirlo su Sky Sport Uno (canale 201 del satellite) e su Sky Sport F1 HD (canale 207). Chi invece non ha un abbonamento Sky potrà guardare qualifiche e gara in differita su TV8, al canale 8 del digitale terrestre. L’intero weekend di gara sarà visibile anche in streaming live su NOW e su Sky Go.
Caratteristiche del circuito
Il circuito del Gran Premio è lungo 4655 metri e si percorre in senso orario. Il tratto più lungo a massima velocità è il rettilineo dei box, che offre l’opportunità di utilizzare il DRS, così come il rettilineo tra la curva 9 e 10; infatti, le zone Drag Reduction System sono due all’interno del circuito. L’impianto è tra i fiori all’occhiello della Catalogna. Dal 1991 è sede del Gran premio di Spagna di Formula 1 e di quello di Catalogna di MotoGP, e l’inaugurazione ufficiale è avvenuta con i Giochi Olimpici del 1992. Il circuito è uno dei più apprezzati dai piloti per la sua articolazione e per i rettilinei che “chiudono” con curve sufficientemente ampie e veloci. Il rettilineo di partenza e d’arrivo, lungo 1.047 m, consente di raggiungere punte di “soli” 320 km/h, inferiori a quelle di altre piste per via dell’elevato carico aerodinamico richiesto.