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Dopo il Gran Premio della Turchia, in cui Mercedes ha avuto una giornata in chiaroscuro (con la vittoria di Valtteri Bottas e il discusso quinto posto di Lewis Hamilton), la situazione della classifica piloti in Formula Uno è sempre più emozionante ed appassionante. Comanda infatti Max Verstappen con 6 lunghezze di vantaggio su Hamilton, e a sole sei gare dal termine il margine di errore si assottiglia.

Domenica si corre negli Stati Uniti e – ne siamo certi – stiamo per assistere all’ennesimo capitolo di questo che pare essere uno dei testa a testa più appassionanti dell’intera storia della Formula Uno.

Semaforo verde domenica 24 alle 21.

Verstappen: “ad Austin per vincere”

In un mondiale in cui i dettagli fanno la differenza, è interessante notare come anche dal punto di vista comunicativo i due stiano adottando strategie totalmente differenti.

Vestappen, infatti, in settimana ha affermato , piuttosto sicuro di sè, che “siamo sempre stati competitivi negli Stati Uniti e abbiamo portato a casa buoni risultati, dunque dobbiamo convertire tutto questo in una vittoria. Ora andiamo su tutte le piste sapendo che possiamo lottare almeno per il podio, ma anche per vincere e questa è la differenza principale con le annate precedenti” , mostrando grande sicurezza nei propri mezzi e nelle proprie capacità.

Hamilton, invece, da qualche settimana fa esattamente il contrario, definendo ogni volta RedBull e Verstappen “favoriti assoluti per la vittoria“.

Pretattica? Scaramanzia? Difficile da dire. In linea teorica, però, questa dovrebbe essere una pista (quantomeno per l’albo d’oro) che favorisce Hamilton e la Mercedes.

Grande attesa, poi, per la Ferrari, che in Turchia ha sfornato, sia con Leclerc che con Sainz, due prestazioni mostruose: è tempo, per il cavallino, di tornare a lottare per la vittoria. Chissà se già ad Austin questo potrà accadere. Magari in uno scenario che vede la rossa giudice del mondiale piloti.

Gran Premio degli Stati Uniti

Gli USA hanno un’ottima tradizione con la Formula Uno: fino ad oggi, infatti, sono stati disputate ben 41 edizioni del Gran Premio a stelle e strisce nell’arco degli ultimi 60 anni, disputati su ben 8 piste differenti.

Il primo GP degli USA si tiene infatti nel 1959 a Sebring, Florida, e vede la vittoria di Bruce McLaren su Cooper. Negli anni successivi si cambia più volte sede, passando prima dalla California poi a New York: e fu proprio sul circuito di Watkins Glen che nel 1975 la Ferrari coglie la sua prima vittoria, col gradino più alto del podio raggiunto da Emerson Fittipaldi.

Negli anni successivi, ancora spostamenti, dal momento che si va prima a Dallas poi a Detroit; ed è su quest’ultimo tracciato a cui è legata una leggendaria tripletta di Ayrton Senna, trionfatore nel 1986, 1987 e 1988.

Nel 2000 il circus approda alla leggendaria Indianapolis, dopo che gli anni ’80 si sono conclusi a Phoenix, e che nei ’90 non si è mai corso negli States.

Sull’ovale più famoso del globo è Schumacher a fare la storia, vincendo 5 delle 7 edizioni disputate, (una delle quali passata alla storia come la più grande farsa della storia della Formula Uno).

Dal 2012 siamo ad Austin, in Texas, dove Hamilton ha pareggiato il record di Schumi , cogliendo 5 successi (uno con McLaren e quattro con Mercedes). C’è da dire che Hamilton ha anche il merito di aver vinto una edizione ad Indianapolis, che ne il recordman nei Gran Premi degli Stati Uniti, con 6 vittorie totali.

Detto che nel 2020 non si è corso per via del covid, c’è un curioso trend finlandese in corso, con due vittorie finniche nelle ultime due edizioni: nel 2018 trionfa Raikkonen su Ferrari , (in quella che è l’ultima vittoria per Kimi) e nel 2019 vince Bottas su Mercedes.

Le caratteristiche del tracciato di Austin

Il tracciato Di Austin conta 20 curve distribuite su 5513 metri.

Uno dei punti più iconici del tracciato è costituito dalla curva 1, che si percorre in salita a causa di un grande dislivello tra il rettilineo di partenza e la collinetta su cui è tracciata la curva.

Per questo motivo, attenzione quindi alla partenza: uno start lento potrebbe mettere nei guai.

Dopo la prima curva vi è il classico “serpentone”, ovvero quella serie di curve e cambi di direzione, estremamente impegnativo; vi è poi un lunghissimo rettilineo con annessa frenata violenta in concomitanza con la curva 12 , prime delle ultime curve che generalmente fanno da sfondo per spettacolari sorpassi.

Gran Premio degli Stati Uniti: orari e dirette TV

Come sempre, sarà Sky ad avere la diretta esclusiva della gara, con differita in tarda serata su TV8.

VENERDÌ 22 OTTOBRE 2021

  • 18:30-19:30 Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1)
  • 22:00-23:00 Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1)


SABATO 23 OTTOBRE 2021

  • 20:00-21:00 Prove libere 3 (diretta su Sky Sport F1)
  • 23:00-00:00 Qualifiche (diretta su Sky Sport F1, differita alle 01:00 di domenica 24 ottobre su TV8)


DOMENICA 24 OTTOBRE 2021

  • 21:00 Gara (diretta su Sky Sport F1, differita alle 23:00 su TV8)