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Ci siamo imbattuti quasi tutti nelle immagini dei nuovi colori della Ferrari, con una livrea insolitamente azzurra in alcuni dei suoi profili, come alettoni, cerchi e halo.

Ma oltre alle fantasiose ricostruzioni (che vedevano una Ferrari tutta azzurra) ci si domanda come mai il cavallino abbia deciso per una modifica di colore così inedita.

Perchè la Ferrari azzurra?

Partiamo dai motivi che hanno portato a questo cambio cromatico. 

Con il Gp di Miami inizia la collaborazione commerciale tra Ferrari e HP, che diventa main sponsor del cavallino rampante. 

Essendo l’azzurro uno dei colori sociali di HP, la Ferrari ha pensato di suggellare il neonato accordo con l’utilizzo di due tonalità di azzurro già presenti nella storia della scuderia: l’azzurro La Plata e l’Azzurro Dino.

Queste tonalità saranno ben visibili sulla monoposto, che vedrà le variazioni cromatiche presenti sulle pance laterali, alettone posteriore e anteriore, specchietti e infine su copriruota e halo.

Piloti e muretto saranno anch’essi coinvolti nell’operazione: Sainz e Leclerc correranno con una divisa color Azzurro La Plata con inserti in Azzurro Dino, e anche il personale al muretto avrà l’impronta azzurra sul proprio vestiario di gara.

Insomma una novità ben visibile ma che mantiene comunque presente il rosso, vero marchio di fabbrica della scuderia.

Sainz, Leclerc e Vaisseur posano con le nuove divise azzurre della Ferrari
Anche tute, caschi e materiale tecnico saranno di colore azzurro a Miami

Cambio colore e cambio nome per Ferrari

A corredo di questo c’è da segnalare anche il cambio nome della monoposto. Tranquilli, la dicitura Ferrari rimarrà sempre in prima linea, ma l’accordo con HP porta anche l’aggiunta del marchio informatico al nome ufficiale della scuderia.

Si tratta infatti di un accordo di tipo “title sponsor” cioè con il privilegio di essere affiancati anche nella denominazione ufficiale a quello della scuderia.

Gli altri cambi colore di Ferrari

Questo cambio colore, al netto di qualche polemica dei puristi, non è un inedito assoluto nella storia del cavallino rampante.

Se consideriamo infatti il rosso e il giallo i colori ufficiali della scuderia di Maranello, non possiamo dimenticarci di edizioni della rossa con evidenti modifiche sul tema cromatico, come quelle di un lungo periodo a cavallo tra gli anni 80 e 2000, quando il bianco trovò ampio spazio su fiancate e alettoni della rossa. 

La Ferrarri bianco e rossa di Barrichello
La Ferrarri di Barrichello nel 2001 con molti inserti bianchi

Il motivo era sempre di tipo commerciale, con una nota marca di sigarette che in quegli anni fungeva da main sponsor per Ferrari, noto marchio che aveva proprio il rosso e il bianco come colori dominanti del proprio pacchetto.

Ci fu nella lunga storia della Ferrarri anche un inedito accoppiamento dei colori bianco e blu. Nel 1964, la Ferrari 158 F1 vinse il campionato costruttori con colori diversi: la Ferrari decise di utilizzare i colori dell’importatore e collaboratore americano NART, ovvero bianco e Blu. Si trattava di un segno di protesta nei confronti delle autorità sportive, che non avevano concesso l’omologazione alla 250 LM.

John Surtees con la Ferrari del 1964 di colore bianco e blu
La Ferrarri bianco-blu di John Surtees nel 1964

Da ricordare anche altri cambi di colore Ferrari nel corso tempo: il rosso borgogna sfoggiato da Leclerc e Vettel nell’insolito GP del Mugello nel 2020, oppure l’omaggio al giallo della scuderia a Monza 2022.

Infine un cambio colore importante fu quello del 2001, all’indomani dell’attentato alle Twin Tower di New York, che vide la rossa esibire una livrea listata a lutto, senza sponsor e con il musetto interamente nero durante il weekend del Gran Premio di Monza.

Micheal Schumacher con la Ferrarri listata lutto del Gp di Monza del 2001
Micheal Schumacher con la Ferrarri listata lutto del Gp di Monza del 2001