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E’ andato in archivio il GP di Silverstone 2022, che ricorderemo come uno dei più belli ed emozionanti degli ultimi vent’anni. Un GP ricco di sorprese, errori, paure e colpi di scena: alla fine ha vinto Sainz su Ferrari, ma i tifosi di Maranello, paradossalmente, non possono essere felici dell’esito della gara.

Con Verstappen in balia di problemi, il muretto Ferrari ha scelto – durante un regime di safety car a pochi giri dal termine – di attuare una strategia che alla ripartenza premiasse lo spagnolo, e non Leclerc che vincendo avrebbe accorciato sulla testa della classifica iridata. Suscitando l’ovvia delusione del proprio giovane pilota e dei tanti tifosi della rossa.

Scelta francamente inspiegabile, con gli strateghi di Maranello ancora nell’occhio del ciclone, dopo i guai di Monaco (dove un’altra vittoria facile era stata buttata al vento).

Con Perez capace di arrivare secondo dopo un’ottima rimonta, l’MVP di giornata non può che essere Lewis Hamilton, che a tratti ha accarezzato l’idea di vincere la gara, con una Mercedes tornata ai ritmi degli scorsi anni.

Spettacolare (e per fortuna senza conseguenze) l’incidente allo start che ha coinvolto Zhou, Albon ed altri piloti: in altri tempi, con altre tecnologie, avremmo avuto un bilancio drammatico.

Ma riviviamo la domenica con le nostre pagelle.

Voto 9: Carlos Sainz

Dopo tanta fatica e tantissime gare in Formula Uno, finalmente lo spagnolo riesce a cogliere il suo primo trionfo. Controverso perchè “sulla pelle” del compagno di squadra, ma tutto sommato meritato (anche per via della pole di sabato), per un pilota che ora (si spera) possa trovare la continuità giusta, per sè stesso e per la scuderia.

Voto 10: Charles Leclerc

Fatichiamo a ricordare un pilota così forte in Ferrari dai tempi di Michael Schumacher , eppure Maranello non sembra riuscire ad ottimizzare il grande potenziale del pilota monegasco.

Dopo Monaco, un’altra gara che pareva vinta viene distrutta dalle scelte degli strateghi, che lo lasciano fuori con le hard in regime di safety car, consegnandolo agli attacchi degli avversari con gomme soft.

La sua difesa è commovente, con un sorpasso ad Hamilton leggendario alla curva Copse, ma alla fine deve alzare bandiera bianca. Semplicemente (e spiace dirlo), la Ferrari non lo merita.

Voto 10: Lewis Hamilton

Vecchio? Finito? Da ritiro? La realtà è che Hamilton, con una Mercedes finalmente competitiva, è tornato ad essere quello che è sempre stato, ovvero un campione che lotta per la vittoria.

Terzo posto per il campione inglese nel tracciato in cui conserva fior di record , e più in generale la convinzione che di qui in avanti potrà rimettersi a lottare in ogni Gran Premio.

Voto 8: Sergio Perez

Coinvolto all’avvio in qualche scontro che lo relega a fondo gruppo, gestisce al meglio la potenza della sua Red Bull, e grazie ad una serie di episodi riesce a rimontare sino al secondo posto, salvando la giornata della propria scuderia. Bravo.

Voto 8: Max Verstappen

Condannato da una foratura e da problemi tecnici (altrimenti avrebbe vinto con facilità) , riesce ad arrivare al traguardo in zona punti, e a conti fatti vedersi recuperare solo 6 punti da Leclerc in classifica risulta essere un colpaccio.

Voto 7: Fernando Alonso

Se non lo conoscessimo, penseremmo che abbia la metà degli anni che effettivamente ha. La grinta è quella di vent’anni fa, che sommata all’esperienza da campione fa sì che la Alpine sia ormai la quarta forza del campionato. Quinto con grande merito, e addirittura poteva andare ancora meglio.

Voto 10 e lode: HALO

Possiamo addirittura scherzare sull’incidente terrificante di Zhou, uscito illeso grazie all’HALO, quel sistema di sicurezza introdotto nel 2018 che ogni volta salva delle vite.

Ne esce sulle sue gambe e lo può raccontare, ma va dato un premio all’inventore di questo provvidenziale strumento.