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Relic Entertainment ha svelato la data di uscita di Warhammer 40.000: Dawn of War – Definitive Edition. La remaster sarà disponibile per PC su Steam e GOG a partire dal 14 agosto, come mostrato nel trailer ufficiale.

Questa nuova edizione offre un ricco pacchetto di contenuti. Ci sono quattro campagne complete, nove fazioni giocabili e oltre duecento mappe, garantendo centinaia di ore di divertimento per gli appassionati degli strategici in tempo reale.

A più di vent’anni dall’uscita originale del 2004, Dawn of War torna con una veste tecnica migliorata, ideale anche per chi si avvicina per la prima volta al gioco. Risoluzione più alta, effetti visivi aggiornati, interfaccia aggiornata e ottimizzata per schermi widescreen e risoluzioni 4K, oltre a una telecamera migliorata che consente di osservare i campi di battaglia da nuove prospettive cinematografiche. Il tutto rimanendo sempre fedele allo stile che lo ha reso un classico del genere.

Non solo. La Definitive Edition offre pieno supporto alle modifiche dei giocatori, grazie al Mod Manager integrato e alla compatibilità con oltre vent’anni di contenuti creati dalla community.

Screenshot YouTube

UN RITORNO IMPORTANTE

Annunciata poche settimane fa, questa edizione segna il grande ritorno di uno strategico in tempo reale iconico, ispirato all’universo di Games Workshop. Un’universo che è nato dall’ispirazione tolkeniana con Warhammer Fantasy Battle, ed è stato poi adattato al cupo mondo futuristico di Warhammer 40.000.

Quest’ultimo è il wargame più famoso e giocato al mondo, tanto che all’orizzonte si profila una serie tv per Amazon Prime. Ma già nel 1992 Games Workshop aveva puntato l’attenzione sul mondo dei videogame per WH40k. Quell’anno era uscito Space Crusade, poi nel 2004 aveva debuttato il primo capitolo di Dawn of War. Su quell’esordio esiste un retroscena mai del tutto chiarito.

Sembra infatti che, più o meno all’inizio degli anni ’90, Games Workshop e Sylicon & Synapse (la futura Blizzard) siano stati sul punto di realizzare insieme un videogame strategico in tempo reale (RTS) per il mondo di Warhammer 40K. Alla fine, però, la cosa non ha avuto seguito. Alcuni anni dopo, precisamente nel 1998, GW è uscita con il videogame Warhammer 40K: Chaos Gate. Nello stesso anno Blizzard ha pubblicato il primo Starcraft. Analizzando i due giochi, si scopre che il videogame di Blizzard ha un forte debito con l’universo di WH40K. Gli Zerg di Starcraft assomigliano infatti per design e stile di combattimento ai Tiranidi di WH40K. Lo stesso discorso vale per Protoss (S)/Eldar (WH40k) e per Terran (S)/Space Marine (WH40k).

Tuttavia, se oggi la longevità di StarCraft (diventato StarCraft II) è chiaramente a rischio, non altrettanto si può dire della serie Dawn of War. Il videogame è ancora molto giocato e l’annuncio della Definitive Edition segna un ritorno alle origini per questa serie amatissima. In tutto, Relic e GW hanno pubblicato tre titoli principali e quattro grandi espansioni, per un fatturato di 7 milioni di dollari al 2013.

Il primo capitolo, Dawn of War (2004), ha stupito grazie a un gameplay rapido e spettacolare, incentrato sulla creazione e gestione dinamica delle unità e sugli scontri brutali, in piena sintonia con lo stile grimdark del wargame. Tra il 2005 e il 2009 sono uscite tre espansioni standalone di grande successo. Parliamo di Winter Assault, Dark Crusade (dotato di campagna strategica a mappa globale) e Soulstorm, che hanno aggiunto nuove fazioni al gioco.

Con Dawn of War II (2009), la serie ha invece cambiato pelle: meno costruzione base e gestione risorse, più focus sulla componente tattica e sulla progressione delle singole squadre, quasi in stile RPG.

Dawn of War III (2017), terzo capitolo della serie, è stato invece l’unico passo falso. Il tentativo di ibridazione tra RTS e meccaniche MOBA è stato coraggioso ma al tempo stresso divisivo per la community che gli ha riservato un’accoglienza più tiepida, portando di fatto alla pausa del franchise.

Immagine di testa: screenshot YouTube

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