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Il livello dell’eSport all’interno di un Paese si misura soprattutto dal numero e dalla qualità delle società che vi operano. Parliamo di organizzazioni strutturate in maniera abbastanza ampia per coprire le tante sfaccettature di questo mondo.

Non si tratta di semplici “club” che si dedicano all’ambito competitivo dei videogiochi, ma di vere e proprie aziende (più o meno grandi) che gestiscono uno staff, fanno marketing, stringono accordi commerciali e contribuiscono in tutti i modi alla promozione dell’eSport stesso. In altre parole, si occupano di un business dove bisogna investire per poi raccogliere i frutti in un periodo medio di tempo.

Se valutiamo la situazione italiana con questo approccio, dobbiamo ammettere che c’è ancora molta strada da fare prima raggiungere uno status esportivo adeguato per il nostro Paese. E’ sufficiente guardare all’Europa: Spagna, Francia, Germania e Regno Unito sono nettamente più avanti, in tutti i campi dell’eSport. Il motivo? In Italia, i videogame competitivi non godono ancora della giusta fiducia di istituzioni e famiglie.

E’ un argomento complesso che riguarda la società e la politica e del quale abbiamo parlato in altri contesti. Qui vogliamo sottolineare come questo sia un limite enorme per chi vuole investire. E infatti le organizzazioni esportive italiane si contano sulle dita una mano.

Quelle che ci sono, però, sono professionali, ben strutturate e riescono a competere su vari eSports a livello mondiale. Una di queste è Reply Totem.

Immagine per gentile concessione di Reply Totem

Fondata nel 2019 come Totem Esports da Fabio Cucciari, attuale CEO dell’organizzazione, Mirko Redi, Federico Morchio e con l’appoggio di Reply, azienda leader della consulenza digitale in Italia, Reply Totem è oggi una società esportiva che unisce impegno sul territorio a una forte impronta internazionale.

La maggior parte dello staff è formata da professionisti italiani, sia per quanto riguarda la gestione delle attività aziendali che a livello di esporters. A questi si affiancano alcuni staffer e giocatori stranieri. La sinergia si realizza non solo nell’ambito competitivo ma anche – e soprattutto – in quello della comunicazione e creazione di contenuti, settori sui quali l’organizzazione punta forte.

Grazie a un network di 20 content creator, fondamentali per le tante attivazioni commerciali, Reply Totem vanta oggi una delle community più vaste e attive in Italia.

Immagine per gentile concessione di Reply Totem

La visibilità si traduce in interesse da parte degli sponsor, è inevitabile. E infatti Reply Totem oggi può contare su collaborazioni e accordi con più di venti brand, tra i quali ASUS ROG, Isostad, Macron, ESL, Red Bull, Danone, giusto per citare i più noti.

L’elemento di internazionalità, invece, si esprime soprattutto nell’ambito competitivo.

La società è attiva su diversi videogame competitivi tra i quali spiccano, per risultati ottenuti, Warzone, Apex Legends (5 stagioni in Pro League), Fortnite (vittoria nella Gillette Bomber Cup più numerose qualificazioni alle FNCS), Rocket League e EA Sports FC 24 (l’ex FIFA).

Per quanto riguarda quest’ultimo titolo, nel 2022 Reply Totem ha partecipato alla eSerie A TIM in collaborazione con la Salernitana. In molti ricorderanno Andrea “Montaxer” Montanini con la maglia granata – prima di passare quest’anno al Lorient – raggiungere la semifinale del campionato italiano. Sempre quell’anno, il duo formato da Montaxer e da Antonio “Santill1” Santillo, ha portato i Reply Totem alla top 16 nel mondiale 2v2.

Ma il fiore all’occhiello è l’eSport di Brawl Stars. Da almeno tre anni, il team è tra i primi al mondo. Il palmares parla chiaro: una semifinale e due volte nella top 8 delle Brawl Stars World Finals, due titoli europei e uno mondiale vinti nelle SnapDragon Pro Series.

Abbiamo contattato Maurizio “Maury” Tunno, player del team di Brawl Stars dal 2021, per conoscere dall’interno il competitivo di questo gioco, la sua esperienza personale di esporters e le ambizioni dei Reply Totem. Lo ringraziamo, insieme al CEO dell’organizzazione Fabio Cucciari, per la disponibilità.

Immagine per gentile concessione di Reply Totem

Ciao, Maurizio e grazie per essere qui con noi. Iniziamo dalle basi: che tipo di videogame è Brawl Stars e come si gioca?

Brawl Stars è un videogame d’azione multiplayer online per Mobile. Al suo interno ha diverse modalità di gioco – il 3 contro 3 è la più gettonata – ma in tutte i giocatori combattono tramite avatar chiamati Brawler. Ci sono più mappe a disposizione, ognuna con missioni differenti che i due team contrapposti devono completare per aggiudicarsi la vittoria.

Quali sono le skills implicate e quali suggerimenti daresti a chi si vuole avvicinare a questo titolo?

Le skills meccaniche che fanno la differenza tra un pro player ed uno amatoriale sono il movimento e la mira. Poi bisogna possedere buone capacità di decision making e problem solving, per visualizzare bene le situazioni e riuscire a prendere le decisioni migliori. Infine, trattandosi di un gioco di squadra, il teambuilding è essenziale per competere ad altissimi livelli .

A chi sta valutando se avvicinarsi a Brawl Stars, consiglio innanzitutto di farlo perché lo ritengo il miglior gioco da mobile del mondo. Per chi invece vuole provare a livello competitivo, suggerisco di fare come ho fatto io: trovare due compagni di squadra con i quali c’è intesa e partecipare a più tornei possibili. Ad esempio quelli organizzati dal mio team Reply Totem sul server Discord della community, per poi arrivare preparati ai tornei mensili del circuito ufficiale.

Dove si gioca maggiormente nel mondo? A che punto sta l’Italia?

Si gioca maggiormente in Europa. In Italia è uno dei titoli mobile più giocati di sempre e, adesso che il gioco ha probabilmente raggiunto il suo momento migliore, si nota la differenza: ci sono sempre più persone interessate a giocarci e a seguire la scena competitiva.

A proposito di eSport, quali sono e come si svolgono le competizioni più importanti di Brawl Stars?

Le competizioni più rilevanti del titolo sono il Brawl Stars Championship, organizzato esclusivamente dal publisher Supercell, e le Snapdragon Pro Series, che vede la collaborazione di ESL. Ci sono inoltre numerosi tornei più piccoli gestiti su varie piattaforme.

Il Brawl Stars Championship si svolge nel corso dell’anno ed è così suddiviso: le squadre si qualificano inizialmente tramite un evento speciale – disponibile direttamente in gioco – dove è necessario ottenere 15 vittorie con un massimo di 3 sconfitte. I team qualificati accedono poi alla fase successiva, strutturata con un tabellone a doppia eliminazione. Solo 8 squadre passano alla cosiddetta “Finale mensile”, in cui ci si sfida in un bracket a eliminazione diretta per aggiudicarsi il titolo di campioni mensili del relativo evento. Questo processo si ripete per 5-6 volte durante l’anno, durante le quali si accumulano anche punti preziosi per assicurarsi un posto all’evento più importante, le Brawl Stars World Finals.

La Snapdragon Pro Series, sono un’altra competizione che si svolge sempre durante l’arco dell’anno con varie qualifiche, gironi e fasi finali spesso in presenza, anche se le modalità cambiano quasi ogni anno.

Immagine per gentile concessione di Reply Totem

Di recente, il publisher ha annunciato di voler incrementare il montepremi attraverso il crowdfunding e di puntare soprattutto sulle aree Tier 1: come valuti queste scelte?

Per quanto riguarda l’incremento del montepremi tramite crowdfunding, ritengo si tratti di un fattore positivo poiché va a incentivare ancora più persone a competere e a dare il massimo per raggiungere la vetta.

Il focus sulle aree Tier 1 è anche un ottimo aspetto perché va a premiare le organizzazioni, come appunto Reply Totem, che investono da anni sul titolo. Al tempo stesso, non toglie nulla a nuove squadre che hanno il desiderio di approcciarsi al titolo, anzi le stimola tramite i vari vantaggi offerti e il supporto che Supercell propone.

Con tre partecipazioni su tre alle finali mondiali dal vostro ingresso in Brawl Stars, il team Reply Totem è uno dei più forti a livello mondiale. Come nasce questa attenzione per il titolo di supercell?

Reply Totem ha sempre cercato, in ogni titolo in cui si è investito per competere con continuità, di puntare al tetto del mondo. Oltre al team di Brawl Stars, ci sono altri giocatori che sono arrivati fino alla top 16 mondiale su altri titoli, ad esempio FIFA e Warzone. La dirigenza interpreta così l’eSport, e cerca di dare questa impronta ad ogni singolo o squadra che gioca per rappresentare l’organizzazione.

Parlando del team di Brawl Stars, c’è da dire che Reply Totem nasce su un gioco Supercell. Questo posizionamento così forte a livello di competitivo e di community è quindi solo l’evoluzione naturale della passione che ha fatto nascere l’azienda. 

Su cosa si basa la vostra continuità di risultati?

La nostra continuità nei risultati si basa su vari aspetti. Prima di tutto, serve avere passione per il gioco e mostrare costanza e impegno. A questi fattori si affianca l’essere amici sia “dentro che fuori dal campo”, perché solo in questo modo si crea quella sinergia unica che rappresenta il vero fulcro di una squadra e si trasmette poi durante il gioco. Di fondamentale importanza è anche avere alle spalle un’organizzazione come Reply Totem che ti supporta costantemente durante le varie competizioni, in modo tale che tu possa concentrarti e dare sempre il massimo.

Immagine per gentile concessione di Reply Totem

L’anno scorso siete arrivati tra le final 8 per la terza volta, i Crazy Raccoon erano superiori o c’è qualcosa che non ha funzionato?

Quando arrivi alle finali mondiali, sai che ad ogni partita affronterai una squadra di altissimo livello. In quell’occasione i Crazy Raccoon hanno avuto la meglio su di noi nonostante un match combattuto fino all’ultimo. Il livello è sempre molto equilibrato, lo dimostra il fatto che li abbiamo battuti in Giappone qualche mese prima, aggiudicandoci il titolo di campioni mondiali del circuito Snapdragon Pro Series.

Tu eri presente anche nel 2021, l’anno della grande cavalcata fino alla semifinale. Che ricordi hai di quella edizione? Rimane la soddisfazione per il risultato ottenuto o c’è qualche rimpianto?

Del Mondiale 2021 ho ovviamente solo bellissimi ricordi e nessun rimpianto. Per me era il primo vero anno di tornei competitivi e non mi sarei mai aspettato di arrivare a giocare dal vivo l’evento più importante e atteso. Ho raggiunto un picco nell’ambito che amo di più: le emozioni provate quei giorni me le porterò dietro per sempre.

Lasciamoci il passato alle spalle e guardiamo al futuro: come sarà il 2024 dei ReplyTotem? Qual è il programma competitivo e quali le ambizioni?

Nel 2024 ci saranno 5 finali mensili invece che 6, e ciò significa che ogni torneo sarà ancora più importante per conquistare abbastanza punti da assicurarsi un posto ai mondiali. La motivazione è altissima e tutti noi di Reply Totem sappiamo di avere le carte in regola per poter trionfare ai mondiali, ormai l’ultimo tassello mancante tra i nostri trofei.

Immagine di testa per gentile concessione di Reply Totem

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