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MIRAGE DOPO ORIGINS

Ubisoft ha recentemente annunciato che l’uscita di Assassin’s Creed: Mirage è prevista per il 2023, unitamente ad altri prodotti legati al franchise.

A stupire non è un nuovo capitolo della famosissima serie videoludica ma la dichiarazione degli sviluppatori riguardo la natura del titolo. Pare infatti che Mirage abbandonerà la linea da GDR (gioco di ruolo) per tornare, a grande richiesta dei fan (fattore più volte sottolineato), al passato della serie, dove la natura action e stealth del brand erano gli elementi più valorizzati.

Oggi il franchise di Assassin’s Creed conta 12 capitoli canonici, arricchiti da molti spin-off. Tuttavia nel 2017 con Assassin’s Creed: Origins (e poi con Odissey, 2018 e Valhalla 2020) la serie aveva preso una deriva marcatamente GDR. Lo sviluppatore aveva infatti introdotto meccaniche, per esempio di livellaggio e farming, che talvolta mortificavano l’aspetto stealth del gioco. Anche se l’intento di svecchiare una serie rimasta uguale a se stessa per anni, quella scelta non sempre è stata gradita dai fan.

ASSASSIN’S CREED: IL PRIMO CAPITOLO

Assasssin’s Creed (2007 PlayStation 3, Xbox 360, 2008 Windows) è ambientato durante la Terza Crociata. Il giocatore, nei panni dell’Assassino Altair, agisce ad Acri, Damasco e Gerusalemme.

Il gioco è un action-stealth, con alcune interessanti novità come il nascondersi in piena vista mescolandosi fra la folla, e qualche cenno d’investigazione. I due grandi difetti del titolo sono il combat system (che a lungo rimarrà il vero tallone d’Achille della serie) e l’eccessiva ripetitività (i bersagli infatti possono essere tutti eliminati seguendo lo stesso iter). Ma soprattutto per merito di ambienti molto spettacolari, il titolo ha il successo che merita e il publisher deciderà di produrre un sequel.

Assassin’s Creed (screenshot, credits Ubisoft)

L’EPOCA D’ORO: ASSASSIN’S CREED 2 E LA SAGA DI EZIO

Assassin’s Creed II (2009 PlayStation 3, Xbox 360, 2010 Windows, Mac OS X), ambientato durante il Rinascimento italiano, ci cala nei panni di Ezio Auditore da Firenze. La maggior parte della storia si svolge a Venezia, dove però si arriva al termine di un percorso che attraversa alcune famose città italiane.

Assassin’s Creed 2, che oggi può essere considerato uno dei capitoli più efficaci, migliora incredibilmente il titolo precedente sotto quasi ogni punto di vista.

I personaggi mostrati in Assassin’s Creed II sono curati, ben delineati e decisamente carismatici. È inoltre con questo secondo capitolo della saga che comincia la tradizione – viva ancora oggi – di inserire personaggi storici reali nella narrazione della serie, intrecciandoli alle vicende di una delle due fazioni coinvolte, Assassini o Templari. In questo modo si alimenta concretamente la tematica forte del gioco: quella del complotto e delle potenze nascoste che interferiscono nelle vicende del mondo, all’insaputa dei più. In questo caso, per esempio, Lorenzo de’ Medici e Leonardo da Vinci affiancheranno il protagonista, Ezio, nella lotta contro i Borgia.

Un altro dei punti di forza del franchise rimane senza dubbio la bellezza degli ambienti. Ad esempio, Venezia è stata riprodotta in maniera così accurata che un giocatore residente in città potrebbe ritrovare all’interno del gioco la sua abitazione, o addirittura orientarsi nella mappa meglio di altri.

Anche il gameplay vero e proprio è più ricco in questo sequel. Nel primo capitolo, la trama veniva raccontata attraverso le attività di indagine sul bersaglio da assassinare, le confessioni di quest’ultimo in punto di morte e le ricompense che il protagonista riceveva a missione compiuta. Lo schema si ripeteva quasi identico per ogni nemico da affrontare.

In Assassin’s Creed II è piuttosto la trama a veicolare la missione invece del contrario. In questo modo viene drasticamente ridotta quella ripetitività, per quanto sia possibile in un open world di grandi dimensioni.

Assassin’s Creed II (scrennshot, credits Ubisoft)

Ci sono anche nuove meccaniche. Ad esempio la fama di Ezio, elemento che lo rende riconoscibile e che ora diventa più difficile da eliminare. Altre nuove attività introdotte dal secondo capitolo sono l’esplorazione di alcuni edifici ricchi di enigmi ambientali (come ad esempio San Marco) al fine di sbloccare equipaggiamenti speciali (tradizionalmente un’armatura). C’è poi la ristrutturazione di Monteriggioni, dove sorge Villa Auditore, che incrementa i guadagni del protagonista e le merci disponibili nelle botteghe (in particolare armi, armature o pozioni di cura). Il grande pregio di queste piccole aggiunte è che sono ancora attività molto snelle, rimanendo parentesi all’interno del gioco.

Purtroppo il grande difetto del titolo rimane il combat system. Dopo qualche ora di gioco, questo non offre più alcun tipo di sfida o entertainment al giocatore, diventando solo una formalità.

A seguire Assassin’s Creed II, e a completare la storia della vita di Ezio Auditore, saranno Assassin’s Creed: Brotherhood (2010 PlayStation 3, Xbox 360, 2011 Windows, Mac OS X) ambientato a Roma e Assassin’s Creed: Revelations (2011 PlayStation 3, Xbox 360, Windows) ambientato a Costantinopoli (già chiamata Istanbul dagli abitanti). I due sequel introducono altre piccole meccaniche, come per esempio la possibilità di reclutare nuovi assassini a cui chiedere aiuto durante le missioni. Il gameplay rimane però più o meno lo stesso ereditando tanto i pregi quanto i difetti del capitolo veneziano.

Assassin’s Creed Origins (credits Ubisoft)

DOPO EZIO AUDITORE

Dopo i tre capitoli che vedevano come protagonista Ezio Auditore, seguiranno Assassin’s Creed III (2012), Assassin’s Creed IV: Black Flag (2013) e Assassin’s Creed: Rogue (2014), tutti ambientati nell’America coloniale. Assassin’s Creed: Unity (2014) si svolge invece a Parigi durante la Rivoluzione francese, mentre Assassin’s Creed: Syndicate (2015) sposta l’action nella Londra vittoriana.

Anche questi titoli mantengono più o meno la struttura base dei precedenti, offrendo piccole innovazioni e mappe più aperte. L’unica eccezione è Black Flag che, grazie all’ambientazione piratesca, impone un massiccio uso della nave.

Come abbiamo già accennato, è con Origins (ambientato nell’Egitto tolemaico) che il franchise tenta una svolta, quella dell’action-gdr. Qui entrano in gioco vere e proprie esigenze di livellaggio e crafting che permangono anche in Odissey e Valhalla. Il primo si svolge in Grecia durante la guerra del Peloponneso, mentre il secondo ha per protagonista un guerriero norreno del IX secolo d.C..

Sarà Mirage a riportare Assassin’s Creed non solo nel Vicino Oriente ma anche alle origini della serie?

Immagine di testa: screenshot Assassin’s Creed II (credits Ubisoft)

Si ringrazia Nicola Benetton per la collaborazione