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Luka “Perkz” Perkovic è un po’ il Cristiano Ronaldo degli eSports. Anche quando la sua stagione non è delle migliori, il croato riesce a essere l’uomo che scuote il mercato.

Con lui nel ruolo di midlaner i Cloud9 quest’anno hanno raggiunto meno di quanto ci si sarebbe potuto aspettare. La corazzata nordamerica è partita bene vincendo l’LCS Mid-Season Showdown, ma si è poi arenata al 5°-6° posto nel Mid-Season Invitational e al 3° nell’LCS Summer. Ai Worlds da poco conclusi a Reykjavík, i C9 hanno faticato le proverbiali sette camicie per arrivare ai quarti di finale, solo per essere spazzati via 3-0 dai sudcoreani Gen.G. Sei vittorie e otto sconfitte figurano male nello score conclusivo di uno dei team di LoL più competitivi al mondo.

Di certo l’organizzazione nordamericana si sarebbe aspettata qualcosa in più, vista la presenza del botlaner danese Jesper “Zven” Svenningsen e ovviamente quella di Perkz, il cui trasferimento dai G2 Esports lo scorso anno fu pagato 3 milioni di dollari.

Un accordo-record per il mondo degli eSports, reso ancora più clamoroso dallo stipendio del giocatore: 9 milioni di dollari spalmati nell’arco di tre stagioni.

Adesso, però, quel contratto è al centro di una diatriba che coinvolge tre società esportive, due leghe continentali e lo stesso publisher di League of Legands.

Luka “Perkz” Perkovic ai Worlds 2018 con la maglia dei G2 Esports. (Photo by Colin Young-Wolff/Riot Games via Getty Images)asq

E’ infatti emerso che nell’accordo tra G2 e C9, le sue società abbiano inserito una clausola per la quale il team nordamericano non avrebbe potuto rivendere il giocatore ai Fnatic. Il tutto all’insaputa del diretto interessato.

Perché proprio i Fnatic? Il motivo è abbastanza chiaro. Il team con sede a Londra è infatti un rivale storico dei G2 Esports (organizzazione tedesca) perché entrambi competono nella LEC, la lega europea di LoL. Mandare Perkz ai Cloud9, che partecipano invece alla LCS, è una mossa che non potenzia un concorrente immediato per la qualificazione ai Worlds. D’altra parte Carlos “Ocelote” Rodriguez, Ceo, fondatore e proprietario dei G2 Esports, ha sempre rifiutato di cedere il suo gioiello ai Fnatic.

Tutto bene, quindi, fino a quando Perks resta negli States. Il problema comincia se il campione croato chiede di tornare in Europa per motivi familiari. Esattamente quello che è successo subito dopo la fine dei Worlds.

A quel punto i Fnatic si sono fatti avanti e sia loro che lo stesso Perkovic sono venuti a conoscenza della clausola. A rivelarlo è stato il ben noto guru mediatico di LoL, il giornalista e blogger Jacob Wolf che ha scoperchiato la pentola su Dot Esports. La risposta, piuttosto “nervosa”, di Rodriguez non si è fatta attendere:

https://twitter.com/CarlosR/status/1458571273332793348

La situazione è diventata ancora più intricata quando i Fnatic hanno chiamato in causa la lega europea. Senza contare che i C9 giocano per la LCS, suolo americano quindi dove le leggi che regolano i trasferimenti di player professionisti sono diversi.

In ogni caso, nessun dei due regolamenti continentali impedisce questo tipo di clausole, come ha confermato la stessa Riot Games chiamata in causa dai dirigenti LEC. Il publisher ha chiarito che, stando all’attuale regolamento, né G2 ne C9 possono essere sanzionati. Tuttavia il trasferimento di Perkovic ad altro team è possibile in base alle leggi in vigore nello stato di appartenenza.

Ma quale? USA, UK o Germania (UE)?

Immagine credits Riot Games

Non si sa. Di certo c’è solo il chiarimento di Riot Games che le clausole di non trasferibilità da questo momento in avanti non sono più possibili.

A risolvere la questione è arrivato il mancato accordo economico tra giocatore, Fnatic e C9, motivo per cui i contendenti hanno optato per una soluzione trasversale. Perkz andrà sì in Europa ma non ai Fnatic. Dal 16 novembre 2022 sarà un giocatore dei Vitality, ottima organizzazione francese, ma non altrettanto competitiva nel campo di LoL.

Il “caso Perkz”, in un certo senso, ha fatto da spartiacque legale e non poteva che essere lui il protagonista così importante. Perkz rimane uno dei più grandi giocatori occidentali di sempre: più di 500mila dollari incassati con i piazzamenti nei tornei, tra i quali un titolo MSI, otto titoli continentali in Europa e uno in Nord America, due finali e due Top4 ai Worlds.

Resta l’interrogativo su chi ci abbia guadagnato e chi ci abbia perso. Quest’anno Perkz non ha brillato. A partire dalla fine del 2022 vedremo se con il midlaner croato i Vitality di LoL faranno il salto di qualità.

Fonte di riferimento: www.esportsmag.it

Immagine di testa: Luka “Perkz” Perkovic (Photo by Colin Young-Wolff/Riot Games)